Vescovi siciliani fermano le processioni-2022

Covid. I vescovi fermano le processioni: saltano Misteri, Giovedì e Venerdì Santo

venerdì 26 Novembre 2021

Questo il comunicato della Cesi, Conferenza Episcopale Sicilia: “I Vescovi delle diocesi di Sicilia, riuniti a Roma per la Sessione straordinaria della Conferenza Episcopale Italiana, hanno svolto anche una seduta straordinaria della CESi. I lavori sono stati presieduti da S.E. Mons. Salvatore Gristina. È stato trattato un unico argomento concernente l’eventuale modifica dell’attuale normativa circa le processioni. Dopo ampia discussione, allargata anche ai Vescovi assenti, è stato deciso con voto unanime di confermare la sospensione delle processioni, permanendo peraltro lo stato di emergenza”.

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Attenzione – Intanto riprendiamo da Aleteia e dalla stampa cattolica

I vescovi italiani in pressing sui preti no vax: “Invito morale a vaccinarsi”

Gelsomino Del Guercio – pubblicato il 26/11/21 – aggiornato il 26/11/21

C’è soddisfazione per le celebrazioni in chiesa “disciplinate”, che non hanno generato casi o focolai covid, ma nessun cenno all’introduzione del super green pass. Appello del card. Bassetti: non esisto solo io, bisogna vaccinarsi per il bene comune

I preti no vax sotto pressione. I vescovi italiani li invitano “moralmente” a vaccinarsi ed esercitare «liberamente» il ministero.

Chiudendo la 75.ma assemblea generale, il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, ha ribadito l’appello alla vaccinazione e ha sottolineato che le regole per partecipare alle celebrazioni in chiesa restano immutate.

“Il tampone non risolve tutti i problemi”

Il cardinale Bassetti ha ribadito l’importanza di vaccinarsi «Il tampone è un rimedio estremo che non risolve tutti i problemi», ha detto il presidente della Cei.  «L’unica cosa da fare è vaccinarsi e non possiamo che aiutare tutti a fare questo passo, sulla base del bene comune. Non esisto soltanto io, esiste anche chi mi sta accanto, e nei suoi confronti ho dei doveri». 

Le regole in chiesa—Naturalmente poi «il distanziamento, la mascherina e tutte le precauzioni che abbiamo adottato devono continuare ad essere osservate». Così come – con specifico riguardo alle funzioni religiose, «le regole che abbiamo stabilito firmando il protocollo con il governo, che, negli allegati, comprende anche le regole per il culto non solo per la comunità cattolica, ma anche per gli ebrei, i musulmani e gli appartenenti ad altre religioni. Bisogna rispettare le norme che ci siamo dati». 

Celebrazioni “molto disciplinate”—«Se qualcuno entra nelle nostre chiese – ha fatto notare il presidente della Cei – si accorge che le nostre celebrazioni sono molto disciplinate, sia per la distribuzione dei posti sia per le mascherine. Non abbiamo avuto segnalazioni negative a questo riguardo, non solo i sacerdoti ma anche gli animatori e i catechisti hanno fatto il loro dovere per garantire la sicurezza dei luoghi di culto».

I no vax—A chi gli chiedeva poi come intendono comportarsi i vescovi con la minoranza di preti no vax, il presidente della Cei ha risposto: «Il nostro è un invito morale, soprattutto a chi ha responsabilità ministeriali, a vaccinarsi e a mettersi in condizione di poter esercitare con libertà questo ministero» (Avvenire, 24 novembre). 

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