S. Vito
Il continuo ricordo di S. Vito negli antichi martirologi, dà la più ferma sicurezza che egli ha coraggiosamente confessato Cristo col sacrificio della sua vita. Si tratta di un martire siciliano.
La tradizione ci dice che egli apparteneva ad una ragguardevole e ricca famiglia di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani.
Il padre, pagano non sopportò che il giovane figlio si fosse fatto battezzare e avesse abbracciato la religione cristiana e per questo, secondo la tradizione, fu lui stesso a consegnarlo al crudele governatore Valerio, affinché in tutti i modi lo riportasse all’adorazione degli idoli.
Così, Vito, giovanetto, morì martire intorno al 303, mentre era in corso l’ultima persecuzione scatenata dall’imperatore Diocleziano. La sua devozione si diffuse ben presto non solo in Sicilia, ma anche in Italia ed in Europa.
La Cattedrale di Praga sul Castello, affascinante come opera architettotica è dedicata a S. Vito ed è considerata una delle più belle e famose d’Europa , per lo splendore del gotico.
Popolarissimo nel Medio Evo, il giovane martire S. Vito fu inserito nel gruppo dei Santi Ausiliatori, i santi cioè la cui intercessione veniva considerata molto efficace in particolari occasioni e per guarire da determinate malattie. E’ invocato contro l’epilessia ed il disturbo nervoso chiamato ballo di S. Vito.
VITO = forse forte, virile, che ha in se vita, dal latino.