Papa Francesco condanna il fondamentalismo

 

No al fondamentalismo perchédietro la rigidità, non c’è lo Spirito di Dio”—-Lo ha affermato ieri Papa Francesco continuando, così come aveva promesso,  la catechesi sulla lettera ai Galati, dopo aver condannato la settimana scorsa ogni forma di legalismo ipocrita; pigliando lo spunto dal richiamo “sorprendente” che Paolo  fa a Pietro, il quale ultimo,  sicuramente a fin di bene, era rimasto vittima del richiamo di alcuni predicatori  fondamentalisti giudaizzanti.

 E che dietro la rigidità, non c’è lo Spirito di Dio”,non è una cosa nuova”,  perché  – dice testualmente Papa Francesco – “è quello che disse San Paolo in un conflitto molto serio ai Galati.  E’ anche parola di Dio, perché entra nella Bibbia. Non sono cose che qualcuno si inventa, è qualcosa che è successo a quel tempo e che può ripetersi. E’ una catechesi sulla parola di Dio espressa nella lettera di San Paolo apostolo ai Galati”.

San Paolo – dice ancora  Papa Francesco –  vuole  mettere in guardia i Galati dal rischio di “cadere nel formalismo – che è una tentazione che ci porta all’ipocrisia – e di rinnegare la nuova dignità che essi hanno ricevuto, la dignità di credenti in Cristo”.

Una precisazione chiarissima ed autorevole, questa di Papa Francesco,  nel suo solito stile di estrema semplicità,  per cui è davvero consigliabile leggere per intero il testo della catechesi, così come pubblicato sul sito ufficiale www.vatican.va

I termini con cui l’apostolo si rivolge ai Galati non sono termini di cortesia”, ha volutamente sottolineato Papa Francesco: “Nelle altre Lettere è facile trovare l’espressione ‘fratelli’ oppure ‘carissimi’, qui no, perché è arrabbiato. Dice in modo generico ‘Galati’ e per ben due volte li chiama ‘stolti’, che non è un termine di cortesia. Lo fa non perché non siano intelligenti, ma perché, quasi senza accorgersene, rischiano di perdere la fede in Cristo che hanno accolto con tanto entusiasmo. Sono stolti perché non si rendono conto che il pericolo è quello di perdere il tesoro prezioso, la bellezza della novità di Cristo”.

Credo basti anche solo questo passaggio per una riflessione utile. Utile proprio  per tutti non solo sul tema  dell’argomento che il Papa intende affrontare,  cioè il rapporto complesso tra “Legge e libertà”, ma anche di riflesso per talune posizioni, che mi pare di poter definire  scandalosamente sorprendenti” Posizioni che, specie negli ultimi tempi,  affiorano e magari arrivano a  fare  qualche rumore,  anche all’interno del mondo cristiano-cattolico, turbando quanti si trovano impreparati.

In questo contesto inseriamo anche le voci diffuse nei giorni scorsi da qualche giornale su possibili dimissioni dei Papa Francesco. Che a causa della sua malferma salute, dopo la recente operazione al colon, da cui però  è perfettamente guarito, hanno ipotizzato che avesse in mente di ripetere quanto in coscienza  ha deciso, a suo tempo,   Papa Benedetto.

Cioè che  al compimento nel dicembre prossimo del suo 85mo anno di età, avrebbe comunicato le sue dimissioni dal servizio petrino.

 Una notizia che proprio ieri Papa Francesco, con la sua solita chiarezza, ha voluto decisamente smentire.

Affermando che un’ipotesi simile, “mai gli è passata dalla testa”.

Diego Acquisto

2-9-2021

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