Nella Chiesa sinodale si discute anche del ruolo della donna …..

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Se ne discute, si prega e si riflette…. E sicuramente, -(chi scrive ne è convinto)- se ne discuterà ancora di più  nella prossime settimane, e non solo…..specialmente dopo il commento  di Papa Francesco al Vangelo di oggi, 20 settembre, in cui la Chiesa ricorda il martirio  di più di un centinaio di coreani, fra cui anche tante  donne, che, nubili o  sposate, affrontarono coraggiosamente il martirio per non rinnegare la fede cristiana-cattolica.

E Papa Francesco  ha commentato il Vangelo di oggi Lc. 8,1-3, in cui, nelle predicazione itinerante di Gesù si fa espressamente notare che “…c’erano con Lui i Dodici ed alcune donne…” delle quali si fa anche espressamente il nome…“come Maria , chiamata Maddalena…Giovanna moglie di Cuza…..Susanna e molte altre”.

E  Papa Francesco  tiene a sottolinearne che “la specificità insostituibile del contributo femminile al bene comune è innegabile”. Una sottolineatura questa…non indifferente e  sicuramente non casuale.

Del resto dice sempre Papa Francescop…”Lo vediamo già nella Sacra Scrittura, dove spesso sono le donne a determinare svolte importanti in momenti decisivi della storia della salvezza. Pensiamo a Sara, a Rebecca, a Giuditta, a Susanna, a Rut, per culminare con Maria e le donne che hanno seguito Gesù fin sotto la croce, dove – notiamo – degli uomini era rimasto solo Giovanni, gli altri sono andati via tutti. Per concludere che Le coraggiose erano lì: le donne. Nella storia della Chiesa, poi, pensiamo a figure come Caterina da Siena, Giuseppina Bakhita, Edith Stein, Teresa di Calcutta e anche le donne “della porta accanto”, che sappiamo con tanta eroicità portare avanti matrimoni difficili, figli con problemi… L’eroicità delle donne.

Al di là di tanti  stereotipi di un certo stile agiografico, …. tante donne, come al tempo di Gesù, nella storia della Chiesa, sono persone davvero impressionanti per determinazione, coraggio, fedeltà, capacità di soffrire e di trasmettere gioia, onestà, umiltà, tenacia. E, per concludere sempre con Papa Francesco, ci sentiamo anche noi di  sottolineare che  :  La nostra storia è letteralmente costellata di donne così, sia di quelle famose, sia di quelle ignote – ma non a Dio! – che mandano avanti il cammino delle famiglie, delle società e della Chiesa.

Sicuramente a non pochi viene  da pensare  a quello che   scrivevano i Padri del Concilio Vaticano II, che “in un momento in cui l’umanità conosce una profonda trasformazione, le donne possono tanto operare per aiutarla a non decadere”.

Infine, riguardo a quello che ci hanno lasciato scritto alcuni Padri della Chiesa, è ovviamente doveroso ricordare che questi pensatori, (compreso lo stesso S. Paolo, che nega alla donne perfino il diritto di parlare…in assemblea…),  erano immersi in una società profondamente maschilista e portavano nelle loro riflessioni il retaggio di quella cultura.

Non solo ! Occorre anche ricordare  che il Cristianesimo dei primi secoli si collocava  sullo sfondo di quel tipo di paganesimo greco-romano, in cui la donna non aveva nessun diritto.

Ed in quella particolare  situazione  sociologica e culturale,  nulla in quel contesto poteva essere umanamente  ipotizzabile.

Diego Acquisto

20-09-2024

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