Ricordare giova….siamo nel 2015…Favara controcorrente….un “Patto del Nazareno” per salvare i precari
Mentre in Sicilia, al Parlamento Regionale, un fronte trasversale fortissimo bipartisan, di tutti i Partiti ha decisamente bocciato la norma che avrebbe sancito i tagli alla casta, a Favara invece, nella massima assise cittadina, si assiste in questi giorni ad una gara di solidarietà nella rinuncia ad ogni emolumento da parte di Amministratori e Consiglieri Comunali. Un vero e proprio Patto del Nazareno…..questo sì davvero positivo. E ciò, per potere salvare, si spera, il contratto di lavoro a 68 precari, da anni impegnati a curare diversi servizi in favore della collettività favarese.
In questa gara lodevolissima, nei mesi scorsi, le prime voci sono venute dai Consiglieri dell’opposizione, quando, soprattutto a fine gennaio è apparso chiaro che le entrate non avevano coperto la spesa corrente e le casse comunali registravano un notevole disavanzo. Di conseguenza l’Amministrazione Manganella è stata costretta a chiedere al Consiglio Comunale l’approvazione di un piano decennale di riequilibrio finanziario, inoltrato subito agli organi superiori. E subito è sorto il problema dei precari…..e, concretamente, è iniziata la lodevolissima gara , tra i componenti della Giunta, a partire dal Sindaco e poi tra i Consiglieri Comunali, a partire dal Presidente Pitruzzella; gara a rinunciare ad ogni forma di remunerazione per venire incontro alle disastrate finanze comunali e potere mantenere in servizio i precari …..e attraverso di loro non mettere alla disperazione le loro famiglie.
Di ora in ora, anche mentre stiamo scrivendo, la gara continua e la Segreteria del Comune va ricevendo e protocollando le singole dichiarazioni in questo senso … ed al momento, pare che intanto sia stata già raggiunta tra i Consiglieri quota 19 su 30…..mentre tra i sei Assessori solo due ancora devono consegnarla. Perché anche il neo-assessore Messinese, subentrato l’altro ieri al dimissionario Enzo Agrò, contestualmente all’accettazione ha firmato la rinuncia. C’è da precisare che per Angelo Messinese si tratta di un rientro nella Giunta Manganella, in quanto si era dimesso da Vice-Sindaco solo per potersi presentare alle elezioni regionali, ricevendo a Favara una larga messe di voti, senza riuscire però ad entrare a Palazzo dei Normanni. Adesso nel suo rientro in Giunta e con la rimodulazione annunciata dal Sindaco, alcuni prevedono per lui un sicuro ritorno nella carica che aveva lasciato.
Un momento assai difficile e particolare quello che Favara sta vivendo, con i precari che rischiano il licenziamento in conseguenza dello stato di predissesto finanziario del Comune, con l’incognita che deve essere giudicato soddisfacente dagli organi superiori di controllo il piano disposto dall’Amministrazione con l’avallo del Consiglio Comunale.
Comprensibile perciò la trepida apprensione di tanti comuni cittadini, ma non solo, che si auspicano che l’Amministrazione ed il Consiglio, predispongano tutto nel migliore dei modi, con tutto il coraggio necessario e la professionalità di cui sono ampiamente capaci.
Perché oltre alla rinuncia al proprio emolumento, appare chiaro che bisognerà approvare misure di risparmio non transitorie, ma strutturali e credibili, mirate ed efficaci ……..tutelando senza tentennamenti le fasce deboli, sicuramente incolpevoli, già tartassate…., e oltre tutto non in grado di sopportare altri pesi….
Il nostro arcivescovo cardinale don Franco, lo scorso Venerdì Santo diceva nell’omelia conclusiva, che spesso dalle nostre parti “si stenta a percepire l’interesse della politica per il bene comune…..immobilista sui problemi di vecchia data, è capace di correre veloce quando deve occuparsi di interessi di parte”.
Il bene della nostra Favara, delle famiglie più povere … di queste 68 famiglie immediatamente interessate, sicuramente sarà considerato “un interesse di parte”…. non solo per velocizzare , ma soprattutto per risolvere tutto al meglio ed in maniera sicura.
26.04.2015
Diego Acquisto