Problemi di ieri e di oggi…..Una Lettera aperta del 2009 offre non pochi spunti di riflessione sulla situazione di oggi
Mentre la Ciità si attende dal Sindaco Palumbo che recuperi e metta in atto quella grinta che aveva quando era all’opposizione…ricevendo poi, nelle ultime elezioni amminsistrative, ampia fiducia dal popolo e sostegno da ex-sindaci, come per esempio dall’avv. Mimmo Russello….sostegno unanime, per cui il popolo gli ha riversato una valanga di voti……nell’attuale situazione in cui versa la Città…..che ha bisogno di una ripresa di imegno concreto e fattivo….. mi è toccato di imbattermi, per caso, in una LETTERA APERTA del 2009…..allora sicuramente condivisa anche dal giovane Antonio Palumbo….adesso sindaco……
Ed oggi, mentre invochiamo la protezione della MADONNA IMMACOLATA, i n preparazione al NATALE che ci richiama a riflettere sul grande mistero dell’Incarnazione propedeutico alla Pasqua …… r.ipropongo questa LETTERA APERTA del marzo 2009,(allora in tempo di Quaresima) con la quale mi sono per caso imbattuto…….
Una LETTERA che può affire spunti di rilfessione in questo periodo, per una ripresa di impegno fattivo, nell’affronatre i problemi di oggi, ………….che sono tanti…. proprio tanti…a partire dal Centro storico…… Problema di cui recentemente si sono interssati i Parroci, e per cui si è pensato ad un apposito CONVEGNO che sarà organizzato dal CPC (Consilgio Pastorale Cittadino) , durante la prossima Quaresima ……….
++++
Lettera aperta ai Cristiani di Favara ed a i tutti i cittadini di buona volontà
Favara 23.3.2009
____________________________________________________________
Dalle onde di RF 101, ma anche tramite Sicilia TV, che mi sento di ringraziare per i suoi servizi informativi, mi permetto di far giungere a quanti vorranno ascoltarmi, qualche riflessione per il bene della città e gli auguri più fervidi per la prossima Pasqua.
Queste ultime due settimane di Quaresima ci sollecitano ancora alla conversione, in preparazione alla Settimana Santa che, ogni anno, ripropone il mistero di Cristo, che, addossandosi le colpe di tutti, si immola sulla Croce il Venerdì Santo, per risorgere poi glorioso il giorno di Pasqua.
In questo mistero, il fondamento infallibile della speranza cristiana di un futuro migliore.
Al fine di una comune assunzione di responsabilità di fronte ai numerosi problemi che affliggono la nostra collettività favarese, – (ognuno per la sua parte e nel suo ruolo) – con cristiano realismo e in spirito di serena obiettività, nessuno può sottrarsi al dovere di guardare in faccia la nostra realtà locale, che denuncia varie e gravi forme di degrado della vita, con servizi sociali che continuano a toccare records del tutto negativi o quasi, nel campo, per esempio dell’igiene pubblica e della viabilità, di degrado nel centro storico, con sempre incombente pericolo anche per l’incolumità fisica e la salute.
Nel nostro tessuto sociale si nota un progressivo allargamento dell’area del disagio e della povertà, mentre contemporaneamente, forse, una ristretta fascia sociale aumenta il proprio benessere. Se a ciò si aggiunge che la disoccupazione sembra colpire, soprattutto, le categorie sociali più deboli, il quadro diventa ancora più allarmante.
La carenza di valide forme di aggregazione, espone, soprattutto una buona fascia di giovani, al rischio della frustrazione e dell’alienazione, nella rete della droga, dell’alcol e della pornografia. Ecc.ecc…
Di fronte alla somma dei problemi che affliggono la Città, nessuno può continuare ad avere atteggiamenti elusivi, facendo finta di niente. Si richiede in tutti una forte presa di coscienza, con il conseguente impegno a fare la propria parte.
Per la verità, l’attenzione sui problemi della città, negli ultimi tempi, sembra essersi risvegliata ed il dibattito pare volersi fare vivace. Ma, per l’efficacia si richiede continuità ed impegno, superando definitivamente ogni forma di apatia, di appiattimento, di rassegnazione, e contemporaneamente però evitare ogni inutile asprezza, ogni caduta di stile, con la possibile diffusione di pericolosi ed inutili veleni, che sicuramente non gioverebbero né ai protagonisti, né alla Città.
Il sindaco a cui la sovranità popolare ha affidato il governo della città, per la sua parte, dopo le scelte che, nell’ambito dei suoi poteri ha ritenuto di dover fare nel novembre scorso, è chiamato ad una verifica, con il coraggio delle decisioni più appropriate, per il bene comune , che sempre deve essere prioritariamente considerato.
Poi, non c’è dubbio che il giudizio complessivo sul suo operato e su quello della Giunta da lui scelta, spetta al Consiglio Comunale, l’unico organo rappresentativo dell’intera Comunità, in cui si esprime e manifesta costantemente la sovranità popolare.
Le difficoltà amministrative, come altrove, certamente non mancano nemmeno a Favara, ma la prassi politica dello struzzo non va bene in nessuna parte.
Il Consiglio Comunale, nel suo dovere di giudizio e di controllo dell’operato del sindaco, è quasi naturalmente chiamato ad essere una spina al fianco dell’amministrazione. Una spina con la naturale vocazione di pungere, ma sempre e unicamente nel superiore interesse della collettività.
Come ho avuto modo di dire più di una volta, nel periodo 2002-2007 della precedente Amministrazione, il Sindaco eletto ha ricevuto sul programma, direttamente dai cittadini, anche se con l’avallo di alcune forze politiche minoritarie, un mandato popolare, così come il Consiglio Comunale, che – ricordiamo – allora, in larga maggioranza, era di segno opposto.
Senza bisogno di compromessi , né di “inciuci”, Favara, oggi come ieri, ha il diritto ad essere governata, con il raggiungimento dei traguardi possibili e nel rispetto della volontà presunta degli elettori.
Mi chiedo: mentre si riprende il dibattito, perché non pensare ad alcune iniziative concrete, per stare a contatto con la base ? Perché non sperimentare forme dirette di democrazia ?
Cioè, al fine del coinvolgimento della gente, perchè da parte dell’Amministrazione, (o in alternativa e/o assieme al Consiglio Comunale) non attuare, quello che è sempre stato detto e mai realizzato, cioè incontri di quartiere per dare alla gente la possibilità di esprimersi, verificare, controllare l’operato di tutta la macchina amministrativa, che è a servizio della Città ?
Alcune delle ultime, recenti leggi approvate dal Parlamento non vanno in questa direzione del controllo e della soddisfazione dei cittadini ?
Ancora, nel prossimo periodo, dato che siamo quasi a metà legislatura, perché non pensare ad un CONSIGLIO COMUNALE aperto, adeguatamente preparato ed allargato a tutte le forze vive della Città, per una verifica generale, in grado di offrire maggiori elementi di valutazione. Da considerare che problemi e difficoltà, potrebbero forse ripresentarsi anche in futuro e negli stessi termini. Perciò il dovere per il Sindaco e per i sigg. Consiglieri comunali di tutti i Partiti, a vivere più a contatto con la gente, valutare e interpretare la volontà popolare, per le decisioni più sagge per la Città, che ognuno per la sua parte potrà avere il dovere di prendere.
La vera democrazia è fondata sul pluralismo delle associazioni e delle varie forze politiche, dove si confrontano le opinioni ed i progetti di servizio alla Comunità, nel rispetto delle persone, delle idee, delle culture e delle sensibilità diverse, ma con la determinazione di arrivare ad una sintesi responsabile ed a conclusioni operative.
Per porre le premesse credibili di un modo nuovo di amministrare, bisogna impegnarsi a valorizzare sempre le migliori energie esistenti, soprattutto tra i giovani e comunque tra quanti sono animati da spirito di servizio e disinteresse.
I cittadini, con maturità e responsabilità, accolgano tutte quelle iniziative in grado di incidere positivamente nel cammino di questa nostra amata Città.
Ed accanto agli impegni civili e sociali, nella luce del RISORTO l’impegno cristiano di condivisione, di preghiera e di offerta quotidiana, di quanti anche silenziosamente, vivono, soffrono ed operano, per un continuo miglioramento del nostro tessuto sociale. A tutti saluti ed AUGURI.
Favara 23.3.2009
Sac. Diego Acquisto
Parroco S. Vito
Direttore RF 101