PARROCCHIA : Porta aperta a tutti
Notiziario di Telepace – martedì 30.11.2004
PARROCCHIA : Porta aperta a tutti
servizio di don Diego Acquisto
“Fare rinascere nei fedeli il senso della propria appartenenza ecclesiale”. Questo l’obiettivo al quale deve tendere ogni processo di formazione cristiana all’interno delle nostre parrocchie, per rispondere alla tendenza culturale attuale che considera la fede “sempre più come un fatto strettamente privato”. Un modello, questo, che “ha presa su non pochi cristiani di oggi per i quali l’appartenenza alla Chiesa diventa un’adesione fra le tante, del tutto irrilevante per la vita, e nei quali si affievolisce sempre più il senso della propria identità di battezzati”.
E ancora. In un’epoca di “crisi” dei “legami sociali” come la nostra, la parrocchia può diventare un “luogo di ricostruzione” di questi legami per la “fecondità” del Vangelo. La “socialità cristiana” di cui per tradizione è portatrice la parrocchia può “riflettersi su tutte le realtà sociali in crisi e contribuire a rigenerarle”: a cominciare dalla famiglia, per spingersi alle “numerose reti di solidarietà locali” ed arrivare fino a raccogliere “sfide sociali e politiche sempre più vaste”.
Ed ancora. “Se una parrocchia è viva, è movimento”, perché “il tema del movimento non è alternativo in nessun senso all’istituzione, ma indica la modalità con cui l’’istituzione diventa vivente, missionaria”.
Si tratta di alcune idee, emerse nel recente Convegno, dal tema “Riscoprire il vero volto della parrocchia”, organizzato dal Pontificio Consiglio per i laici, che si è concluso a Roma. Ma al di là di tutte le idee emerse e di tutte le proposte, in cui non è difficile scorgere anche una certa carica di provocazione, l’idea di fondo ci sembra che sia stata quella per cui “la parrocchia è da considerare la cellula vitale nella quale trova naturale collocazione la partecipazione dei laici all’edificazione e alla missione della Chiesa nel mondo”. A ribadirlo è stato il Papa – nell’udienza riservata ai Convegnisti. La parrocchia – ha sottolineato il Santo Padre – “è porta aperta a tutti, luogo dell’educazione alla fede”, che ha bisogno di rinnovarsi costantemente per divenire capace di un’azione missionaria incisiva”. Infine Giovanni Paolo II ha definito uno “strumento prezioso” il “Repertorio delle associazioni internazionali dei fedeli”, elaborato dal Pontificio Consiglio per i laici ed ora pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana. Si tratta di un “elenco” delle 123 associazioni di fedeli, con milioni di aderenti in tutti i Paesi del mondo, che hanno ricevuto l’approvazione ufficiale della Santa Sede. Cristiani che si spendono in diversi campi di impegno e di azione fino alla creazione di importanti opere assistenziali, culturali, educative e sociali.
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