Festa ieri sera a Favara per i 90 anni di  Suor Grazia Rizzuto, discepola del Redentore

A margine della festa per i 90 anni di  Suor Grazia Rizzuto (nella foto accanto), sulla collina Belvedere di  Favara, dovre troneggia la monumentale statua di Gesù-Sacerdote con le braccia spalacate.

Una festa di ieri sera, molto  semplice ed esclusivamente familiare, nei locali della Casa dell’ “Accoglienza Papa Giovanni” (ex-Seminario Vescovile Minore di Favara ),  sulla collina Belvedere, dove si trova una delle sedi della Comunità religiosa delle Discepole del Redentore, di cui fa parte suor Grazia.

Una festa però davvero molto  semplice, per la delicata situazione pandemica, in questo momento particolarmente preoccupante. Una festa quindi per niente paragonabile a quella davvero grande  dell’ottobre  2019 per i 100 anni di Madre Margherita Riolo – (nella foto, la terza (seduta)  partendo da destra). Madre Margherita, che adesso comunque, non solo   è stata presente, ma anche, a suo modo, anche Lei coscientemente partecipe perché  in più che discrete condizioni fisiche.

Una festa comunque, visibilmente e  particolarmente sentita dalla Comunità, con la presenza anche di tre preti, che,  per ragioni varie di ministero,  fanno pure parte della famiglia.

Anzi,  dobbiamo precisare che la lieta ricorrenza dei  90 anni di Suor Grazia , non è stata ricordata solo a Favara, perché in mattinata è stata vissuta con gioia e celebrata anche   in Tanzania, ad Ipogolo-Ismani, dove c’è pure  una  Comunità in cui   Suor Grazia è stata per ben 17 anni dal 1999 al 2016. Perciò   in mattinata quella Comunità ha voluto pregare e festeggiare, comunicando questi sentimenti, come  ha tenuto a far sapere, anche tramite un vivace video,   suor Maria Anna Ferri, dal settembre scorso Madre Generale delle Discepole del Redentore, che in atto si trova momentaneamente là, essendo anche Lei legata a quella terra, dove pure  per tanti  anni ha lavorato.

Suor Grazia Rizzuto, nata a Canicattì il 13 gennaio1932, seconda  di cinque figli  in una famiglia profondamente religiosa, partecipando attivamente nella parrocchia S. Diego all’Azione Cattolica ed alle varie attività formative, diventando anche terziaria francescana con i voti e da adulta, conseguito il titolo di studio richiesto,  per tanti anni in diversi Comuni dell’agrigentino,  impegnata nel lavoro educativo più delicato come docente nella scuola dell’infanzia. Adesso,   da un buon ventennio  in pensione, e comunque finché ha potuto,  continuando a lavorare  per i ragazzi,… ieri,   in assai  buone condizioni di salute, con  un abbondante trentennio di vita religiosa, come consacrata con voti perpetui tra le discepole del Redentore, nella Comunità cristiani nel mondo,…  ieri    ha compiuto 90 anni. Un’età   davvero rispettabile !

Ed a prescindere dall’età, una presenza la sua, sempre  discreta, umile, serena, umanamente affabile e cordiale, richiamando così,  sempre silenziosamente e quasi perciò naturalmente, quanti l’avvicinavano e l’avvicinano  al  dovere  di vivere nella normalità ordinaria la vocazione alla vita  cristiana e/o religiosa. Nella  semplicità del suo esempio, una  testimonianza preziosa di impegno cristiano  nel quotidiano ordinario.

Solo il Signore sa  quanto sia oggi necessario tutto questo, nella concreta  realtà moderna  della vita,  così come caoticamente in genere si vive  nell’agrigentino e non solo !   dove  perciò  davvero  appare necessaria una nuova stagione di  spiritualità, per vivere in tutti i campi con  coscienza i propri doveri.

Per il bene comune, ci dice l’Apostolo che “a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito”. E quando Dio pone sui nostri passi persone come Suor Grazia, c’è pure  da capire.  Perché siamo colpiti dal fascino di un certo esempio di vita,  che scardina alla base ogni cultura che porta a tensioni nei rapporti  sociali,  suscitando – per dirla  con l’apostolo – “forme di asprezza, sdegno, ira”, talvolta  sino alla “maldicenza”. Una situazione che si verificava al tempo di S. Paolo. L’apostolo che coumque teneva a ribadire che, malgrado errori e debolezze umane,- (che bisogna umilmente sempre riconoscere) – la Chiesa è guidata dallo Spirito.

E tutti, ma proprio tutti, abbiamo il dovere costante, non solo  della conversione, ma anche di sapere riconoscere i doni e le opportunità che lo Spirito ci offre nel cammino ordinario della vita.

Allora da Favara,  dal luogo dove pare che si innalzi davvero un inno alla vita, data la longevità  che, per  grazia di Dio, vi fiorisce, -(con Madre Margherita Riolo che ormai ha superato felicemente  i 102 anni e che continua  tranquillamente….con adesso una  novantenne in ottime condizioni relativamente all’età…..…ed altre in età abbastanza superiore ai 70  oppure 80 anni…..) –  davvero c’è da rivolgere un augurio a tutti.

Un augurio anzitutto  di gratitudine al Signore per il grande dono della vita, che non bisogna mai minimamente sciupare, anzi sempre più e meglio valorizzare, arricchire, senza mai appiattirla su valori effimeri,   che certa cultura oggi, a buon mercato, offre.

Diego Acquisto

14-1-2022

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