Con la scelta di Palumbo, Favara avanguardia di un esperimento di politica nuova, rapportata ai tempi.
Per Favara l’augurio di un nuovo percorso col Sindaco Palumbo. Un augurio che fa sintesi e raccoglie i sentimenti di preoccupazione, ansia, desiderio, da tempo coltivati nel cuore di tanti, al punto che adesso si colgono quasi plasticamente anche nell’aria che si respira a Favara. Sentimenti particolarmente palpabili in tutti quei favaresi che sono andati a votare al primo turno per la scelta del nuovo Sindaco e del Consiglio Comunale. E di quei favaresi che poi sono tornati al votare al secondo turno di ballottaggio, il 65 per cento dei quali ha messo una croce sul nome di Antonio Palumbo, mentre il restante 35 per cento la croce l’ha messo sul nome di Salvatore Montaperto. Una persona stimata e benvoluta quest’ultima, ma che dalla maggioranza del 65 per cento, sicuramente per un intreccio di motivi diversi, che magari non riguardano direttamente la sua persona… (un dato che sicuramente non mancherà di essere meglio capito ed approfondito …e non solo dal diretto interessato) ! -, è stata ritenuta meno adatta alla particolare, gravissima situazione di Favara in questo momento, da diversi punti di vista.
Intanto ieri è avvenuto l’insediamento ufficiale del nuovo Sindaco, Antonio Palumbo, impegnato da sempre in tutte le lotte popolari, e sino a qualche mese fa segretario provinciale di Rifondazione Comunista, le cui prime parole, subito dopo avere indossato la fascia tricolore sono state queste: “Questa fascia sembra leggera ma è pesante per le responsabilità. Da subito al lavoro con l’Ente per la Città. Oggi è l’inizio di un nuovo percorso”.
Antonio Palumbo, persona semplice e cordiale, amato e benvoluto da larghe fasce della popolazione in tutti i quartieri della Città, dato che al primo turno è risultato primo in 32 sulle 35 Sezioni dove a Favara si votava, e al ballottaggio invece sempre primo in tutte e 35, con largo scarto sul pur bravo e stimato Montaperto. E alla fine Palumbo 8.557 voti – Montaperto 4656.
Palumbo sindaco di Favara pare che in tutta Italia sia l’unico sindaco di Rifondazione Comunista. A Favara dove il Centro-destra, seppur diviso, fa registrare una forte presenza, con la Democrazia Cristiana che , rilanciata adesso solo nei suoi valori, da Totò Cuffaro, è risultata il primo Partito, seguito immediatamente anche se solo con qualche voto di differenza, da “Diventerà bellissima” del Presidente Musumeci, che tra i suoi molteplici impegni ha pure trovato qualche ora per venire a comiziare a Favara, in favore di Montaperto, pur nella contestuale presenza di un altro raggruppamento di centro-destra che sosteneva l’ex deputato regionale Giuseppe Infurna, che anche con una buona affermazione, non è arrivato al ballottaggio.
Intanto a Favara oltre alla soddisfazione diffusa per l’elezione di Palumbo, anche l’ovvia espressione di meraviglia che fa dire a tanti: “ Come sono cambiati i tempi.….!”. Un sentimento generale colto anche dall’on. Angelo La Russa (nella foto), storico esponente della Democrazia Cristiana favarese , che si è pubblicamente congratulato con il comunista Antonio Palumbo. Non solo ! si è messo pure a disposizione per il bene della città.
Il segnale che viene da Favara è che davvero tutti i muri sono caduti , anche se ancora c’è chi non vuole o preferisce non capirlo.
Il messaggio chiaro è poi che si può e si deve lavorare assieme per il bene della Città; a Favara come altrove, ognuno nel suo ruolo. Auguri !
Assurdo parlare di opposizione quando, dalla legge al Sindaco scelto direttamente dai cittadini, è totalmente affidato il potere esecutivo.
Quanto avvenuto a Favara, col voto disgiunto, apre nuovi scenari. C’è il dovere non di fare opposizione ma di dialogare, confrontarsi, puntare unicamente al bene della Città. E su questo comportamento si verrà giudicati dal popolo sovrano (o da quelli che andranno a votare)… e che sicuramente aumenteranno se il clima cambierà in positivo.
A Favara come altrove la responsabilità dell’astensionismo ricade su quanti da un decennio a questa parte hanno governato o amministrato.
Da Favara, con questa scelta del popolo sovrano responsabile, parte un segnale forte contro ogni chiusura, con l’invito a capire il vento nuovo che soffia e che travolgerà quanti si ostineranno a non volere capire.
Favara, come l’avanguardia di un esperimento, di rinnovato impegno di politica davvero nuova, rapportata ai tempi. Come tirocinio di una politica a servizio esclusivo del bene comune e dei cittadini, senza né padrini né padroni.
E non solo a parole ! Non serve, anzi forse danneggia la presenza dei potenti al momento delle elezioni, quando il popolo deve decidere e dopo che questi potenti magari sono stati totalmente assenti nei momenti davvero di grande difficoltà. Come è avvenuto a Favara.
Intanto a Favara da parte di tutti, proprio tutti, bisogna essere all’altezza di questo messaggio e di questa situazione che apre scenari nuovi. Tutti, proprio tutti : cittadini, compreso il primo, cioé il Sindaco e tutti e 24 i Consiglieri Comunali. Auguri !
Diego Acquisto
27-X-2021
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