Irrompe l’ironia in preparazione al ballottaggio per l’elezione del Sindaco a Canicattì
Proprio così ! irrompe anche con un premio Nobel concesso da parte della famosa Accademia del Parnaso.
Irrompe proprio adesso, dopo la prima fase delle elezioni, in preparazione al ballottaggio, fissato per domenica 24 e lunedì 25 ottobre p.v, tra Vincenzo Corbo e Cesare Sciabarrà, per iniziativa della secolare Accademia canicattinese, che è un’ istituzione unica nella storia dell’umorismo siciliano.
Fondata nel 1922, questa Accademia in atto presieduta dal prof. Gaetano Augello, si è resa spesso protagonista nel tempo di un’audace satira non solo politica, ma soprattutto del costume.
E quindi da precisare che l’intervento di ieri, è da considerare in perfetta sintonia con le originali e singolari trovate del suo passato. Perché – (“sentite un po’ !”) – è stato assegnato un particolarissimo “premio”, cioè un “ NOBEL per la “Stupidità congenita e irreversibile”.
Il Presidente Gaetano Augello (nella foto) assicura che la comunicazione gli è pervenuta la notte precedente – (alla chiusura delle urne, prima dello spoglio ndr) – dal (fondatore nel 1922) “PRESIDENTE ETERNO ED INFALLIBILE dell’Accademia del Parnaso Canicattinese don Ciccio Giordano”.
Importante capire il senso del premio nella motivazione, spiegata con queste parole usate nel verbale che è stato pubblicato, in cui si dice: “Gli arcadi maggiori e minori del Serenissimo Parnaso Canicattinese – guidati dal Presidente Eterno ed Immortale don Ciccio Giordano – hanno attribuito il Premio Nobel per la “Stupidità congenita e irreversibile” a chi durante le elezioni amministrative canicattinesi ha parlato di “CANDIDATO STRANIERO”.
E naturalmente non si manca subito di offrire un lungo dettagliato elenco di esemplari personaggi e anche di Sindaci di Canicatti, che pur non essendo originari del luogo, ma provenienti da altri Comuni, hanno lasciato, un segno davvero molto positivo, a partire da Giovanni Guarino Amella (1872-1949) che proveniva da S. Angelo Muxaro e che fu uno dei padri dell’autonomia regionale siciliana, contribuendo tra l’altro anche alla stesura dello Statuto, sino ai tempi più recenti, cioè al sindaco Nazareno Vitali, che anche lui non era di Canicatti, così come, per ,esempio non era canicattinese il commendatore Carlo Calvi che realizzò la Villa Comunale o lo stesso notaio Giorgio Zalapì che diede vita a un concorso ippico di rilevanza nazionale.
Quindi il “premio”, “ NOBEL per la “Stupidità congenita e irreversibile” a chi, a proposito di uno dei quattro, adesso per il ballottaggio diventati due, ha voluto dare la qualifica di “CANDIDATO STRANIERO” per invitare a non votarlo.
Naturalmente con scarsi risultati, perché il riferimento era a Cesare Sciabbarrà.
Adesso è ormai ufficiale che il prossimo Sindaco di Canicatti, dopo il quinquennio dell’avv. Ettore Di Ventura che ripresentatosi non è stato confermato, i cittadini dovranno scegliere tra Vincenzo Corbo, canicattinese doc, che ha ottenuto 6.012 preferenze e già in passato due volte sindaco, e Cesare Sciabarrà, giornalista, originario di Porto Empedocle, ma da tanti anni impegnato come giornalista nel difficile mondo dei mass- media e dell’informazione locale, denunciando tante omissioni delle Amministrazioni locali, soprattutto per quanto riguarda una città travagliata come Canicattì, dove egli ha vissuto, perfettamente integrato nel tessuto sociale, e dove ha ottenuto invece 4.913 preferenze.
Per concludere l’informazione, ricordiamo che il sindaco uscente avv. Ettore Di Ventura si è fermato a 4.525 preferenze, mentre 1.509 preferenze sono andate a Fabio Falcone del Movimento 5-Stelle .
Diego Acquisto
13-X-2021
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