Che situazione politicamente ingarbugliata in Italia
Preoccupazione per lo scenario socio-politico, con qualche punta di speranza e magari d’ironia. Uno scenario preoccupante a livello nazionale e locale, intanto per l’espandersi , anche negli ultimi giorni, della pandemia coronavirus di cui non si capisce se si tratta del colpo di coda o dell’inizio virulento di una nuova, temuta terza ondata. Quando invece ci si aspetterebbe un sensibile contenimento, specie man-mano che si procede alla somministrazione del vaccino. Che, in prospettiva coinvolgendo gradualmente un sempre maggior numero di persone dovrebbe portare all’agognata eliminazione del pericolo.
Invece, in atto oltre all’acuirsi dell’incubo pandemia-coronavirus, c’è da fronteggiare una situazione sociale che di giorno in giorno si fa sempre più problematica, sia dal punto di vista economico che sociale e psicologico, perché in tante fasce , soprattutto giovanili, la stanchezza porta ad allentare sull’osservanza delle norme di sicurezza.
Così raduni ed assembramenti vietati, in luoghi pubblici e privati, fanno registrare ogni giorno un aumento di contagi anche in Sicilia e nella nostra provincia , rischiando di passare subito in zona rossa con tutte le limitazioni previste e le possibili sanzioni che potranno aggiungersi.
Sul piamo politico nazionale una crisi inspiegabile ! per tutto quello che questo comporta. Sconcerto generale soprattutto per il momento particolare, che invece richiederebbe il massimo di concentrazione e di fecondo dialogo tra le forze politiche, al fine di utilizzare al meglio le risorse economiche che l’Europa mette a disposizione dell’Italia. Che in questa fase cruciale della sua storia, sfruttando al meglio quelle risorse, dovrebbe aspirare a modernizzare la sua tecnologia, superando vecchie politiche clientelari unicamente finalizzate a creare effimeri consensi elettorali.
Mentre scriviamo non sappiamo esattamente come andrà a finire. La preoccupante crisi politica nazionale, sta intanto registrando sui social un’impressionante serie di epiteti ed aggettivi di valenza negativa su chi l’ha provocata. Si va dal “bullo egocentrico” al “Coso-virus” rancoroso, infantile e velenoso”; “rottamatore”, alla più elegante definizione del personaggio come uno che “il potere lo vuole, non tanto per adottare una certa politica, quanto per esserne in testa”.
Ma che stavolta si è auto-rottamato, sperando di riuscire a contagiare altri, mentre l’opinione pubblica più diffusa auspica in questo momento che soprattutto in Senato possano esserci dei “responsabili-costruttori”, con la decisa volontà di puntare al bene comune ed alla tutela degli ideali europei di pace e reciproca collaborazione.
A margine del dramma della situazione italiana, registriamo pure che non manca qualche spunto di ilare comicità, sia a livello nazionale, ricordando qualche evento del recente passato, che locale nell’ingarbugliata situazione presente.
Succedeva ieri, nel 2014, quando quel segretario politico del maggiore Partito della sinistra, eletto dalla base, non perdeva occasione per rivendicare la sua “diversità” e rottamava, alla svelta ed in maniera disinvolta, non pochi capi-bastone storici del suo Partito. E quando, sempre allora, sulla scena politica parlamentare c’era anche il caso di una coppia speciale, formata da una moglie di destra ed un marito di sinistra, entrambi con ruoli di grande rilevo all’interno dei loro “contrapposti Partiti”. Una coppia speciale, formata da una moglie che in Parlamento si trovava a destra ed il marito contemporaneamente invece sempre in Parlamento era in un Partito di sinistra; ed entrambi con ruoli di grande rilevo all’interno dei loro “contrapposti Partiti”. Il riferimento è all’on. Francesco Boccia del PD, oggi ministro, ed alla moglie Nunzia Di Girolamo, allora in Forza Italia e poi nel NCD di Alfano
Oggi forse non c’è nessuna situazione proprio identica, ma non manca qualche spunto di pungente ilarità.
Infatti, a livello locale, pur in mezzo a tanti problemi, nei giorni scorsi l’ironia ha condito una vicenda che attirato non poca attenzione. La nomina di Zambuto ad assessore regionale in quota Forza Italia, nella Giunta regionale siciliana del presidente Musumeci, ha suscitato l’ira di dell’on. Giambrone. Che testualmente ha dichiarato: “Come può un uomo come me, con una lunga militanza in Forza Italia, essere sostituito da uno che è stato presidente del Pd regionale e ha cambiato più partiti che mutande. Nulla contro la persona ma Zambuto con Forza Italia non ha nulla che spartire”. Ed è stato ricordato che il giovane Marco Zambuto, già sindaco del capoluogo, con un lungo passato Dc, dopo un breve passaggio nel PDL, un rientro nell’ UDC , quindi nel PD, del quale anzi è stato Presidente del Comitato Regionale e candidato non eletto al Parlamento europeo.
Diego Acquisto
15-1-2021
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