Basta HALLOWEEN ! Festeggiamo i Santi e commemoriamo i defunti ! No al colonialismo culturale.
HALLOWEEN: un miscuglio pericoloso di occulto e di senso del macabro, con “dolcetto o scherzetto” oppure, causa coronavirus, “scherzetto o infetto?”. Eppure HALLOWEEN pare che non arretri. E sui social, qualcuno che non condivide – a partire da qualche Parroco attento che si trova anche in terra agrigentina – comunica che i commercianti sono già da qualche settimana all’attacco, complice anche o soprattutto la Tv. Anzi si parla proprio di “assalto per cancellare la nostra FESTA dei SANTI e dei MORTI”, definendo Halloween una “americanata”. Festa dei Commercianti, propagandata unicamente per spendere soldi, a tutto danno delle nostre tradizioni che il primo i novembre festeggiano i Santi e l’indomani commemorano i defunti.
Due ricorrenze, la festa ei Santi e “dei Morti”, tanto sentite e tanto amate in genere dal popolo italiano e soprattutto siciliano in particolare; e vorrei dire in modo particolarissimo dalle nostre parti nei Comuni dell’agrigentino.
Ed è da alcuni anni, che da più parti è stato denunciato il rischio di una contaminazione di queste due ricorrenze, vittime di un’abile strategia di colonialismo culturale, ancora più grave e deprecabile perché fondato su interessi di carattere economico, che poi incidono negativamente sul sociale.
Insomma un certo tipo di colonialismo culturale che suggerisce continuamente l’immagine di un mondo di plastica, senza valori, proteso solo al divertimento, sempre e comunque, secondo regole e tempi che altri hanno stabilito per noi, per raggiungere i loro poco nobili scopi.
Qualche anno fa, le cronache hanno riferito della lettera inviata alle famiglie da parte di qualche parroco della nostra diocesi, mentre la stampa nazionale ha dato rilievo all’ammonimento di diverse personalità, anche laiche, a livello nazionale proprio sulla festa di Halloween.
Il cui nome significa letteralmente “Vigilia”, ed indica il 31 ottobre ultimo giorno del mese e quindi vigilia di tutti i Santi. Una vigilia che ha assunto negli Stati Uniti forme spiccatamente macabre e commerciali
Una vigilia che dovrebbe far pensare ad una festa tipicamente cristiana, per onorare gli eroi della virtù dell’amore, vissuto con generosità facendo crescere la cultura della solidarietà e dell’amicizia sociale.
Ma che invece riflettendo la cultura delle popolazioni celtiche pre-cristiane, voleva festeggiare all’inizio solo il passaggio dall’estate all’inverno, uscendo dalla dimensione temporale e consentendo per questo l’abolizione del confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Nella notte di questo passaggio, fra il 31 ottobre e il 1° novembre secondo il calendario celtico, in un tempo strappato al tempo e in uno spazio abitato contemporaneamente dalla vita e dalla morte, i Celti credevano che i morti uscissero dalle tombe per far visita ai vivi, mentre fate, fatine ed elfi, creature mitologiche considerate nemiche degli uomini, si pensava che si intromettessero per fare scherzi; scherzi macabri e pericolosi per i vivi.
A questa credenza e a questo sistema culturale e religioso, tipici dell’Irlanda e della Scozia e diffusi successivamente negli Stati Uniti e in Canada, si collega l’usanza di far vestire i bambini da streghe, zombie, fantasmi e vampiri. Tutte figure che, in un modo o in un altro, richiamano lo stato di non-morte, il mondo dell’occulto e la dimensione del male. Non solo! da parte dei bambini bisogna andare a bussare alle porte delle case a chiedere “dolcetto o scherzetto?”. Oggi, data la pandemia di coronavirus, si potrebbe dire, accogliendo il suggerimento di qualche comico: “Infetto o scherzetto?”
Insomma, a margine di tutto, in Halloween, c’è tutto un miscuglio pericoloso di occulto e di senso del macabro, che, contamina ed umilia le nostre tradizioni a favore dell’occulto e del consumismo.
E non ci si può aspettare altro da una festa a base di zucche, streghe e diavoli.
Accogliendo l’invito che viene da una sana pedagogia, l’augurio è che genitori ed educatori respingano e rigettino ogni illusione circa la valenza puramente ludica di halloween. E considerino invece il rischio concreto, soprattutto sui bambini, degli effetti negativi, insiti in una festa, che fa dello spiritismo e del senso del macabro il suo centro ispiratore.
Elementi tutti che nulla hanno a che vedere con la visione concreta, reale e cristiana, della vita e della morte.
Diego Acquisto
29-X-2020
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