14-Edit.lun.27-4-2020–ore 11,15–15.15–21,15– SUI BUONI-SPESA POLEMICHE e CONTRASTI a Favara
Un cordiale saluto da parte mia don Diego Acquisto e per la parte tecnica da Lillo D’Anna
A margine dell’attuale scontro in corso tra il deputato regionale favarese Giovanni Di Caro e la Sindaca Anna Alba, per i buoni-spesa distribuiti dal Comune per portare sollievo nella gravità della situazione economica a tante famiglie in questo periodo di coronavirus, a me il monito che sembra di dovere subito cogliere, sicuramente in sintonia con la stragrande maggioranza dei cittadini è che Favara ha bisogno di essere aiutata, efficacemente nel momento presente e contemporaneamente essere aiutata a guardare positivamente e con speranza, al futuro.
Tutto questo a margine dell’attuale aspra querelle che, – come sappiamo – si è anche “arricchita” (si fa per dire) da una presa pubblica di posizione del presidente del Consiglio Comunale Totò Di Naro, che in un comunicato inviato alla stampa, ha tenuto a far sapere, essere del tutto fantasiose oltre che non vere, le affermazioni diffuse da alcuni social, che lo presentavano a “distribuire ticket da 25 euro ad amici e parenti a piacimento”. Tutto falso ed ignobilmente fantasioso, ha scritto il presidente del Consiglio Comunale favarese.
Una notizia quest’ultima forse messa in giro dopo quella, che già era stata deplorata anche dalla stessa Sindaca, della foto di un suo assessore-donna che consegnava un buono-spesa ad una persona incappucciata; il cappuccio naturalmente per tutelare la privacy della persona indigente, nel momento in cui consegnava il buono-spesa. Un fatto increscioso questo, ormai archiviato, dopo le parola della Sindaca e la spiegazione dell’interessata che ha fatto appello alla sua buona volontà travisata. Un gesto comunque questo che tra le tante voci, suscitava anche l’intervento del vicario foraneo, don Marco Damanti, che senza fare nomi, ricordava che sarebbe stato meglio donare in silenzio, senza ostentazione, perché ciò che si fa di bene, mai deve essere fatto per generare obbligo in chi si aiuta, né per promuovere se stessi. Cose che la persona interessata pare che metta sempre in pratica da privata cittadina……quasi a dire che si sia trovata impreparata al ruolo a cui è stata chiamata; e quindi il suo involontario comportamento che non avrebbe nulla a che fare con i giudizi politici che pure però hanno la loro ragione.
Riguardo allo scontro tra l’on. Di Caro e la Sindaca Alba, non riferiamo nulla delle richieste per iscritto, con lettera ufficiale, che l’on. Di Caro ha scritto alla Sinaca, come nulla come della risposta, a tamburo battente, “stizzita” della Sindaca all’on. Di Caro……Sindaca che evidentemente si è sentita “disturbata” (e chi instintivamente non avrebbe fatto lo stesso !) nel suo impegno amministrativo verso in più deboli in questo particolarissimo tempo di coronavirus.
Non ne parliamo perché la cronaca ne ha riferito abbondantemente e gli eventi comunque, essendo una lettera ufficiale, faranno il loro corso secondo le procedure previste.
Quello che a tutti o alla stragrande maggioranza sta a cuore, nessuno escluso, è che intanto si faccia tutto il possibile per tamponare la drammatica situazione di emergenza sociale che sollecita tutti all’impegno comune. Sbagliare è umano, e le persone intelligenti e di buona volontà non solo capiscono, ma all’occorrenza sanno comprendere anche al di là di ogni puro formalismo legale, per il quale la saggezza latina che in fondo non pochi hanno fortunatamente nel sangue, ha formulato il detto “summun ius, summa iniuria”. Che è una locuzione latina il cui significato letterale è “somma giustizia, somma ingiustizia”, oppure “il massimo del diritto, il massimo dell’ingiustizia”. Insomma un’espressione proverbiale per dire pure che il massimo della giustizia, e quindi un’esasperata ricerca di giustizia, può pure includere il massimo della malizia…….proprio se speciamente collegata al puro formalismo….
Ma a margine di tutto questo, nel popolo credo che sia largamente diffuso invece, il desiderio di guardare al futuro, per il quale gli spiriti più responsabili, pur nella babele di opinioni, specie su facebook e watths-app, fanno sentire il loro ammonimento: “Ahimé! – scrive qualcuno, di fonte all’attuale scenario – Non vedo proiezioni in avanti, ma sguardi all’indietro”. Chiaro quindi il monito a non guardare indietro con polemiche di cui si può fare a meno, mentre è preferibile, anzi necessario gradare avanti, al prossimo futuro, utilizzando meglio così tempo ed energie.
Ed in questo sforzo, il rilancio dell’impegno al dialogo, alla trasparenza, al confronto, al dialogo, franco e senza sterili furbizie. Scambio allargato di opinioni che è sale e sostanza della democrazia, finalizzata sempre ad eliminare furbizie comunque camuffate, ridurre, correggere abusi, privilegi, sperperi, inadempienze, omissioni, per mantenere le promesse del buon impegno amministrativo con cui si è ottenuto il consenso popolare.
Mi viene da ripetere quello che tante volte ho già detto, che con più dialogo e confronto, utilizzando al meglio la democrazia, tanti errori e danni a questa martoriata città sicuramente sarebbero stati evitati. E non guardare all’indietro significa anche guardare al prossimo futuro, dato che fra un anno, proprio in questo periodo, saremo in campagna elettorale. E Favara dovrà liberamente e con senso di responsabilità, democraticamente scegliere, …. Scegliere per confermare o rinnovare , persone e programmi, con senso del limite e della concreta realtà, senza inutili sogni avveniristici di aiuti che chissà da dove dovrebbero arrivare.
Radioascoltatrici e radioascoltatori, don Diego Acquisto e per la parte tecnica Lillo D’Anna cordialmente vi salutano ed anche a nome dello staff tecnico e giornalistico di Radio Favara 101, vi augurano buona settimana con i programmi della nostra emittente.
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