Problemi sociali e politici, oggi lunedì 10 feb. su Radio RF 101 ore 11,15–15,15–21,15
4 –Editoriale-Radio RF 101-lun.10-2-2020—Manif.-Assisi…P.Sorrento nel 1965 ammonisce “La DC troverà la sua tomba nella corruzione dilagante….”, “ Si organizzi anzitutto, la campagna contro i tanti, e sono moltissimi, giovani invecchiati dall’arrivismo e dal carrierismo…..Si organizzi una crociata per la moralizzazione della vita politica
Lunedì scorso abbiamo parlato del Manifesto di Assisi per un’ economia a misura d’uomo e d’ambiente. Un Manifesto a cui ha anche collaborato il Presidente del Consiglio prof. Giuseppe Conte che ad Assisi ha concluso i lavori ed ha pure parlato, firmando il Manifesto ed indossando anche il “Tau verde“, simbolo della nuova alleanza per l’ambiente e per l’uomo. —-E ad ascoltarlo c’era – come dicevamo – pure il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, entusiasta dell’iniziativa, definita “uno dei grandi segni di speranza”, per scuotere le coscienze della classe dirigente, dato che le questioni economiche e ambientali rappresentano oggi il cuore di una nuova questione sociale che va affrontata con sapienza, carità e lungimiranza. .—–E Padre francescano Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento ha parlato del sogno di un umanesimo fraterno, dicendo che «Se per crescere e sviluppare dobbiamo inquinare, non è sviluppo, non è crescita, è imbarbarimento. Se per arricchirci dobbiamo creare più disuguaglianza, non è arricchimento, è disonestà». Ebbene…vogliamo ancora riprendere quelle parole, guardando ad Assisi e quindi concretamente alla nostra particolare situazione. Perché quelle parole ci sembrano parole decisamente forti ed incisive, che fotografano la situazione proprio nel nostro ambiente, a conclusione di quell’ incontro promosso dall’Associazione Symbola con la promulgazione di un Manifesto. Parole che, intanto, ci fanno capire il senso ed il clima in cui si sono svolti i lavori di quel Convegno e che testualmente, forse è bene ancora ripetere : “Se per crescere e sviluppare dobbiamo inquinare, non è sviluppo, non è crescita, è imbarbarimento. Se per arricchirci dobbiamo creare più disuguaglianza, non è arricchimento. è disonestà”.
Battuta cruda e davvero inusuale specialmente l’ultima quella sulle diseguaglianze, sicuramente per dire a tutti che il popolo non ne può proprio più dei bla-bla-bla, perché davvero è stato superato ogni limite.—Battuta che quasi sicuramente poi scaturisce dalla situazione italiana, dove anche le ultime statistiche, se hanno certificato una qualche limitata riduzione del numero dei poveri per il reddito di cittadinanza, nulla di positivo invece per quanto riguarda le diseguaglianze che risultano niente affatto ridotte, anzi pare proprio che anche con questo governo cosiddetto giallo-rosso le spinta in crescita delle diseguaglianze comunque continui.
Inoltre sempre in riferimento alle parole del Padre francescano, Custode del Sacro Convento in cui riposano le spoglie mortali del poverello d’Assisi, credo proprio che non potessero essere usate parole più dure e più chiare. E ciò anche in vista del prossimo Convegno di Marzo voluto da Papa Francesco, per tentare di avviare, con i maggiori esperti tra gli economisti dei cinque continenti, un nuovo tipo di economia che abbia al centro non il “dio-denaro” ma l’uomo, per un’economia a misura d’uomo e d’ambiente.
Intanto la situazione in Italia è quella che è, anche se il recente voto in Emilia Romagna e Calabria non ha provocato quell’effetto che a Palazzo Chigi si temeva di più.—-Sarebbe errato un ottimismo esagerato, soprattutto perché, a parte il fatto che comunque non è di poco conto che nelle zone più povere della regione tradizionalmente rossa sia prevalsa la Lega. A conti fatti la differenza tra il Pd, che è risultato sì il primo partito con il 34,7% dei consensi e 744mila voti, non è che sia incolmabile con il principale competitor, cioè la Lega, che è subito dietro, con il 32% e 685mila voti……cioé in cifre meno di 60mila voti.
I numeri spesso, specie ai nostri giorni, parlano sempre più chiaro delle parole. E perciò il clima politico continua ad essere instabile ed inquieto, con ripercussione anche dalle nostre parti in Sicilia ed in provincia di Agrigento in particolare. Dove proprio qualche giorno fa’ si è svolta una marcia di protesta molto partecipata e sentita per le tante, troppe lentezze e problemi, su cui anche la Chiesa Agrigentina non ha esitato ufficialmente a metterci la faccia al massimo livello.—-Mentre continua senza sosta lo spopolamento dei nostri paesi per la partenza dei giovani in cerca di lavoro. Ed a chi scrive questa nota è capitato, quasi per caso, – vedi un po’ – di leggere una lettera aperta proprio di un parroco di Agrigento che nel 1965, quando c’erano i primi sintomi della crisi morale prima che politica dei Partito a cominciare dalla DC, che ancora oscillava tra il 30 ed il 35 per cento, e che comunque, anche lei, faceva emergere chiari sintomi di crisi etica, scriveva: “La DC troverà la sua tomba nella corruzione dilagante….”, ed ancora sempre rivolgendosi a tutti e soprattutto alla DC, “ Si organizzi anzitutto, la campagna contro i tanti, e sono moltissimi, giovani invecchiati dall’arrivismo e dal carrierismo…..Si organizzi una crociata per la moralizzazione della vita politica della DC e, per riflesso, di quella italiana….Occorre con urgenza la riforma interiore principalmente nelle alte sfere…”.—Così P. Giuseppe Sorrento, parroco agrigentino nel 1965….. lo stesso che qualche anno prima era pubblicamente intervenuto sull’apertura a sinistra della DC, pure con una pubblica lettera che da Agrigento era rimbalzata all’opinione pubblica di tutta l’Italia….lettera rimasta famosa che aveva come titolo “Quo vadis Moro, comite Fanfani ?”. In questa lettera P. Sorrento, in nome dei principi in cui profondamente credeva e che prima mai erano stati messi in discussione, combatteva l’apertura a sinistra, che per lui era unicamente un’ideologia atea, materialista, negatrice dei diritti della persona umana e della libertà.—–
Ma parte tutto questo, validissimo il suo appello contro la corruzione dilagante e contro i tanti “giovani invecchiati dall’arrivismo e dal carrierismo”… Un monito da accogliere ed adattare all’attuale situazione, dove in tanti paesi una classe politica scelta a furor di popolo desideroso di cambiamento, sta provocando e continua a provocare danni ed amare delusioni.
Radioascoltatrici e radioascoltatori, don Diego Acquisto e Lillo D’Anna per la parte tecnica cordialmente vi salutano ed anche a nome di tutto lo staff di Radio RF101 vi augurano buona settimana con i programmi della nostra emittente.
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