Una serata indimenticabile esalta il valore pedagogico del Teatro
La famiglia al centro dell’attenzione nella Sala del Teatro S. Francesco di Favara.- Una serata davvero assai interessante e spassosa, quella vissuta ieri sera a Favara da un qualificato e numeroso pubblico di fascia culturale medio-alta, sollecitato abilmente a riflettere, mentre si susseguivano incalzanti le situazioni di comicità che polarizzavano al massimo l’attenzione.
Molto importanti gli aspetti trattati, riguardanti la famiglia, come la necessità di sapere padroneggiare i sentimenti, i temi della vecchiaia e della solitudine, il pericolo di lasciarsi illudere e schiavizzare dalla ricerca del denaro, considerato fonte unica e sicura di felicità.
Una serata abilmente presentata da Giuseppe Moscato e saggiamente introdotta dalla Presidente Lina Urso Gicciardino.
Una serata che difficilmente sarà dimenticata di questa XXI edizione del Premio di arte e cultura siciliana “Ignazio Buttitta”, promosso dal Centro artistico, culturale, editoriale “Renato Guttuso” di Favara. Una Settimana – (come abitualmente viene chiamata, ma che in realtà quest’anno è durata 9 giorni) – che si concluderà stasera, nella Sala del Collare del Castello Chiaramontano.
La Compagnia “L’uno completa l’altro” (nella foto), il cui nome è tutto un messaggio, del Centro “R. Guttuso” ha presentato la commedia “Nonno arzillo …. Cerca compagna”, commedia brillante in due atti di Calogero Maurici, liberamente adattata in dialetto siculo-favarese da Lucia Milia e Nancy Mannino, per la regia di Lillo Montaperto.
Il titolo della commedia è significativo ed intanto rievoca situazioni concrete di vita siculo-agrigentina, come quelle di cui parla Leonardo Sciascia, quando negli anni Quaranta, nel circolo sociale di Racalmuto si giocava a carte, si leggevano i giornali, ma soprattutto si parlava di donne e di sesso senza eufemismi, con crudezza. Non solo ! andando un po’ indietro il riferimento è a quel “gallismo” tipico – a suo dire – dell’esuberanza del maschio siciliano di cui parla il catanese Vitaliano Brancati, segno di una sessualità morbosa, presentato in maniera grottesca ed ironica.
Proprio quello del “Nonno arzillo”, che vittima della solitudine “cerca compagna” ad ogni costo, guardando però solo all’aspetto fisico, e perciò assolutamente incurante ed anzi seriamente infastidito, in un primo tempo, dei consigli delle due figliuole con i loro mariti, dove però non mancano pure, al di là dell’affetto familiare, gli interessi di tipo economico.
Il nonno arzillo ed impulsivo – che però alla fine trova la forza per ravvedersi e smaschera il falso amore della compagna (sulla scena Nancy Mannino) che l’Agenzia “Cuori solitari” a caro prezzo gli aveva procurato – sulla scena è Lillo Montaperto, il personaggio che nei due atti rimane per più lungo tempo sulla scena.
Ma tutti i personaggi sono stati veramente bravi ed hanno veramente regalato una serata indimenticabile, esaltando il grande valore pedagogico del teatro, che aiuta a far crescere e maturare l’umanesimo autentico, all’interno della famiglia che resta il perno fondamentale di una buona società civile. Di una società in grado di confrontarsi positivamente con la più raffinata sensibilità e le sfide della nuova era tecnologica.
Ecco i personaggi e gli interpreti della Commedia: Turi Conforto –Lillo Montaperto; Cuncetta Sempreviva – Nancy Mannino; Carmela Sempreviva – Iole D’Alessandro; Monica Conforto – Pina Zambito Marsala; Giulia Conforto – Concetta Licata; Calogero Lanza – Peppe Mendolia; Nino Mira – Federico Ceresi; Olga Cavalla – Lucia Milia; Peppe Fuso – Vincenzo Bullara; Giovanni – Giovanni Maria; – Andrea – Andrea Vullo; Gloria – Gloria Vullo; Agente matrimoniale Orazio – Lillo Limblici; Agente matrimoniale Pancrazio – Gaspare Zambito Marsala. Suggeritrice Dina Vetro, Direzione consolle, Giovanna Crapanzano, Direttori di Scena Antonio Urso e Mimmo Costa; Effetti, luci e suoni Lillo Grova; Costumi: Lucia Milia e Nancy Mannino; Scenografia a cura di Lillo Todaro e Enzo Patti; Trucco e Parrucco Giusy Bellavia; Intervento artistico di Claudia Rizzo.
Diego Acquisto
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