29-Editoriale–lunedì 10-12-2018…Non è una novità il Premier dimezzato…da Cavour ai nostri giorni….
A dare lo spunto per questa mia conversazione, una grande foto che casualmente ho notato nella rassegna stampa….una foto di Nicola Zingaretti (PD) e di Matteo Salvini (Lega) che si stringono cordialmente la mano …una foto del giugno scorso. Zingaretti, ricordiamo, Presidente della Regione Lazio e Salvini Ministro degli Interni…il primo figura di rilievo del PD ed il secondo leader indiscusso della Lega.
Questa foto ed altre del genere, unitamente alle caricature del bravissimo comico Maurizio Crozza su Conte (che prepara subito il caffè a Di Maio ed a Salvini), mi hanno spinto a leggere con attenzione – forse pensando anche a futuri e possibili accordi politici – a leggere un articolo che ho trovato interessante dal titolo “Ci siamo già passati: il premier dimezzato non è una novità”… ed il riferimento è naturalmente all’attuale Governo…si dice infatti in questo articolo che non c’è novità alcuna, a definire Conte, premier dimezzato, perché, per esempio, “anche Cavour era un presidente-garante,- (cioè dimezzato) – e fu la sua fortuna. Lo stesso non si può dire di Facta,( anche lui garante e quindi dimezzato) che finì però il mandato proclamando nell’ottob.1922 lo stato d’assedio, che però (come sappiamo) non ebbe seguito per la mancata firma del Re, per impedire la marcia su Roma”. —Premier dimezzato…. Cose che sono successe anche ai nostri giorni, prima di Conte….cose che succedono quando si forma una coalizione, specie se solo tra due forze politiche dai leader politicamente e mediaticamente forti e difficilmente compatibili. Per presiedere questo tipo di Governo, si sceglie una figura terza che garantisca equidistanza. Quella che proprio oggi è la figura del prof. Giuseppe Conte, che il senatore a vita Mario Monti sul Corriere della Sera ha definito “presidente di un patto di sindacato” tra due azionisti principali, come se si trattasse di un garante scelto per avviare un nuovo assetto aziendale.
L’attuale presidente del consiglio Giuseppe Conte quindi – ( a giudizio di Monti, a suo tempo scelto, ricordiamo, solo da Napolitano, dal quale però – diciamolo pure – prima di accettare ha preteso come contropartita, la nomina a senatore a vita) – servirebbe come collegamento tra il Movimento 5 Stelle e la Lega, due Partiti diversi ma che hanno trovato modo di accordarsi, per dar vita all’unico Governo politico possibile. Così, – si dice – dopo una stagione politica di premier forti e accentratori come, Silvio Berlusconi e Matteo Renzi, premier forti e accentratori, questo Governo, con un premier garante, sembra parecchio strano. Ma non dovrebbe essere così…perché nella Storia politica italiana questa formula ha funzionato tante e diverse volte. A cominciare dalla prima coalizione parlamentare, il famoso storico Connubio tra Cavour e Rattazzi; coalizione questa, chiamata appunto connubio perché formata da due forze politicamente diverse e varata –sentite- nel 1852, nel parlamento del Regno di Sardegna, ( così si chiamava … e poi Regno del Piemonte, con i Savoia, prima dell’Unità d’Italia … e poi, ancora, sempre con i Savoia, mutò il suo nome il 17 marzo 1861 in Regno d’Italia. ..). —-Un connubio, questo tra Cavour-Rattazzi, un Patto, che nel 1852 mise ai margini le due forze politiche antagoniste di allora, della Destra Thaon di Revel e dell’estrema sinistra, guidata da Brofferio.—-Cavour inizialmente era un politico di secondo piano che si poneva come mediatore tra le due tendenze, ma riuscì a stupire i contemporanei per la sua capacità di costruire un proprio profilo di statista. Nel periodo postunitario le forti personalità a guida delle fazioni parlamentari quali Francesco Crispi o Giovanni Giolitti spesso rischiavano di farsi intrappolare e distruggere in scandali di varia natura, come quello della Banca Romana o la disfatta delle truppe coloniali ad Adua. Per evitarlo a volte cedevano la poltrona di capo del governo a una figura secondaria che potesse mediare con la fazione avversaria di turno e barcamenarsi nell’accidentata navigazione parlamentare, dove i cambi di casacca erano molto frequenti e un governo poteva venire bruciato nel giro di pochi mesi.–Il caso più clamoroso fu- come abbiamo detto – la scelta di Luigi Facta, fedelissimo di Giolitti scelto per affrontare nel momento decisivo l’ascesa del movimento fascista. Una volta che questi avesse fallito, l’anziano statista piemontese, cioè Giolitti, sarebbe tornato in gioco e avrebbe ridotto i seguaci di Mussolini a una delle tante fazioni parlamentari. Sappiamo che non andò proprio così…..sappiamo come è andata !——–Siamo però ancora ben lontani dal vero precedente della situazione attuale, quello che si è prodotto – diciamo recentemente, appena 30 anni fa – dopo le elezioni politiche del 1987. I due principali partiti dell’area di governo, la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista, si erano profondamente rinnovati ed erano guidati da due politici ambiziosi quali Ciriaco De Mita e Bettino Craxi, che li avevano forgiati quali moderni partiti incentrati sul messaggio politico di rinnovamento incarnato dal corpo del leader, volto mediatico del Partito.–Sappiamo come è andata, dopo un periodo in cui i due si sono alternati nella guida del Governo, con la scelta di una figura terza, quella di Giovanni Goria, che già era ed era stato ministro con deleghe diverse …anche lui però un premier garante e quindi dimezzato… Che a differenza di Cavour, però Goria non seppe liberarsi dall’ingombrante tutela degli azionisti di maggioranza del suo governo …..Certo ci sono delle differenze sostanziali con la situazione attuale. Con il prof. Giuseppe Conte abbiamo a che fare con un neofita della politica…un neofita che deve affrontare quotidianamente due leader come Luigi Di Maio e Matteo Salvini che hanno il completo controllo delle proprie forze politiche e che attraverso i loro profili sui social network informano i loro seguaci sullo stato delle cose, formando così uno zoccolo duro pronto alle future battaglie.—Il compito di mediatore di Conte è perciò estremamente duro e difficile… ed è improbabile, ma non impossibile, che il suo mandato di Presidente del Consiglio arrivi sino alla fine della legislatura.
E con questo, Don Diego Acquisto e Lillo D’Anna per la parte tecnica, … anche a nome di tutto lo staff tecnico e giornalistico di RF 101 cordialmente vi salutano…. E vi augurano buona settimana con i programmi di questa nostra emittente.
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