LINOSA oasi incantevole e specchio in miniatura dei problemi socio-religiosi di oggi
Immagini, pensieri ed emozioni di ritorno dall’incantevole Linosa ….
Una comunità di poco più di 400 persone semplici e cordiali, con un parroco stimato e benvoluto, come l’amabile don Nazareno Ciotta che inizia il suo secondo anno di presenza nell’isola e che già conosce tutto e soprattutto tutti, con i loro nomi, cognomi ed anche rapporti stretti di parentela. Che si intrattiene abitualmente anche a parlare con chi incontra e comunque sempre a salutare.
E’ questo l’aspetto umano che immediatamente ti colpisce e ti emoziona, dopo l’emozione dello sbarco e sapere che ti trovi in una piccola affascinante isola del Mediterraneo, di poco più di 5 Kilometri quadrati, di origine vulcanica con crateri vulcanici ben evidenti, in perfetta equidistanza dalla Sicilia e dalla Tunisia, il cui centro abitato con strade pulitissime, è formato da una serie di tante tipiche abitazioni, tutte messe a nuovo e variamente colorate con manutenzione rigorosamente annuale.
Una manutenzione a cui non sfugge fortunatamente neanche la Chiesa dedicata a S. Gerlando, il cui edificio sacro è davvero ben curato non solo all’esterno, ma anche all’interno con preziosi quadri ed artistiche vetrate.
E questo pur in un’economia basata solo sulla pesca e soprattutto sul turismo, che abbonda però solo nel periodo estivo, mentre l’agricoltura che interessa il consumo solo interno, oltre ai fichi e fichidindia, riguarda quasi esclusivamente i capperi e le tipiche lenticchie, molto più piccole rispetto a quelle delle nostre parti e particolarmente nutrienti e saporose.
Dal punto di vista socio-religioso, ci dice il parroco, sono tutti cattolici, senza presenza di altre confessioni cristiane che non riescono a penetrare e praticanti nella quasi totalità però solo nelle principali solennità; con i sacramenti dell’iniziazione cristiana che quasi tutti ricevono ed a cui tutti in genere tengono, frequentanti ordinariamente la Messa festiva in una percentuale tra il 25 ed il 30 per cento. Per quanto riguarda il matrimonio però è purtroppo diffusa la pratica della convivenza, con celebrazione del matrimonio civile spesso solo dopo la nascita del primo figlio, a cui segue talvolta anche la celebrazione religiosa del sacramento.
L’ampio salone parrocchiale dell’Oratorio, accanto alla Chiesa è il luogo di ritrovo per tante feste non solo della Comunità e non solo religiose, ma anche familiari varie.
Una Comunità viva questa di Linosa, ricca di umanità che segue le vicende ed i temi che più interessano a vasto raggio, come quelli dell’emigrazione a cui è però interessata solo la vicina Lampedusa del cui Comune Linosa fa parte e dove nell’edificio vicino alla Chiesa con la scritta “Municipio”, risiede un “Pro-Sindaco” nominato dal primo cittadino del Comune capoluogo.
Ci ha colpito sentire in uno dei tre bar dove ci siamo recati per sorbire un buon caffè, qualche battuta d’attualità sul forte messaggio di Papa Francesco, che condannando l’aborto, tre l’altro si è posto la domanda “È giusto affittare un sicario per risolvere un problema?”.
Mi è venuto subito di pensare e dire, con soddisfazione, che l’eco del forte messaggio papale , grazie ai mezzi di oggi, è stato colto anche nella piccola, sperduta e spesso ingiustamente dimenticata Linosa, oasi incantevole di pace, che naturalmente stimola alla riflessione ed all’interiore serenità.
Diego Acquisto