In una Parrocchia della diocesi di Roma, un diacono come Parroco
Non si tratta di un diacono permanente, magari già nonno e vedovo, già a servizio di diverse parrocchie, che viene ordinato sacerdote.
Casi di questo genere la cronaca ne ha registrato diversi in Italia, e anche uno nella nostra diocesi di Agrigento, quando, anni fa, dopo maturo discernimento, l’arcivescovo Ferraro ha ordinato sacerdote un diacono permanente celibe, che adesso da diversi anni svolge lodevolmente il suo ministero di parroco, stimato e benvoluto, in un piccolo ma popoloso e caratteristico borgo della nostra arcidiocesi agrigentina.
La novità che irrompe in Italia in queste ore, è che nella diocesi di Roma, in cui è vescovo il Papa, una parrocchia è stata canonicamente affidata con nomina di Parroco, ad un diacono permanente sposato, e quindi con moglie e figli.
Si tratta cioè del primo diacono-Parroco, Andrea Sartori, al quale è stata affidata la Parrocchia San Stanislao a Cinecittà.
Sarà lui da ora in poi, dopo la cerimonia ufficiale avvenuta l’altro ieri, domenica scorsa 16 settembre u.s. la nuova guida pastorale, per la catechesi e l’evangelizzazione, battesimi, matrimoni, ministero della distribuzione dell’Eucaristia agli ammalati ed in Chiesa fuori della celebrazione della Messa.
Una innovazione di tipo organizzativo-pastorale, questa di un diacono nominato parroco, certamente storica, che potrà e sarà sicuramente ripetuta in altre diocesi italiane. E chissà, anche nella nostra Agrigento.
La responsabilità del diacono-parroco Andrea Sartori, data la complessità della parrocchia in un quartiere particolare di Roma come Cinecittà, – come riferiscono le cronache – sarà affiancata da un amministratore parrocchiale, Don Roko Celent presbitero e da un altro diacono, Enrico Valletta.
A parte la gestione amministrativa, risulta indispensabile la presenza di don Roko per la celebrazione della Messa e del sacramento della Confessione.
Diego Acquisto