A Favara il Calvario richiama molti alla fede ed all’impegno
Favara sente il richiamo del Calvario, quest’anno riportato all’antico fascino
Lo sente e ne avverte il bisogno, in modo particolare durante la Settimana Santa e specialmente il giorno del Venerdì Santo, quando verso le 13, il Cristo viene solennemente esposto sulla grande Croce. E ne segue subito un fiume di gente che ininterrottamente per oltre otto ore, fa la fila per rendere omaggio al Crocifisso.
Si tratta di un viaggio devozionale, radicato nel cuore e nella coscienza dei favaresi, che vogliono deporre ai piedi dalla grande Vittima dell’ingiustizia umana, problemi e angosce, speranze e propositi, che toccano non solo la sfera personale e familiare, ma anche e soprattutto quella pubblica e sociale.
Perché non mancano mai nei momenti comunitari, preghiere e riflessioni che sollecitano ad avere particolare attenzione per i bisogni e le emergenze della Comunità tutta.
Insomma Favara, davanti al Calvario, luogo-simbolo, cuore e centro morale della città, si ritrova davanti al Crocifisso che è anche il Risorto, per vivere quasi un rito di purificazione collettiva e contemporaneamente di speranza e fiducia per i problemi che non mancano mai.
Questi i pensieri che vengono in mente a me, come penso a tanti in questi giorni.
Intanto a Favara – come da tradizione unica in diocesi – l’altro ieri, lunedì santo, la statua della Madonna Addolorata, accompagnata da un nutrito gruppo di fedeli e dal Clero locale, si è recata al Calvario per una visita.
Quasi un sopralluogo quello della Vergine, che, accompagnata da tanti devoti, si è recata sul luogo dove Gesù consumerà il suo sacrificio. Cioè al Calvario che ha ripreso l’antico fascino, perché ancora quest’anno restaurato e riportato in pietra anche all’interno, con lavori a cura della Confraternita, tra il palpabile compiacimento dei cittadini.
Ed in questo clima di attesa del Venerdì Santo e della Pasqua di Risurrezione, non manca il desiderio di riflettere sui tanti problemi.
Tra questi, qualche discussione propria di queste ore, sui problemi anche della Giunta di Governo della Città, monca da qualche tempo di un assessore con numerose ed importanti deleghe, oltre alla carica di vice-sindaco.
Argomento delicato questo, di cui, dopo tanto silenzio ha scelto di parlare la Sindaca Anna Alba proprio all’inizio di questa Settimana Santa, annunciando la possibile nomina prima di Pasqua, unitamente forse ad una rimodulazione generale dell’assetto amministrativo per tamponare falle e rispondere meglio alle esigenze della città.
Anche questo – ci piace pensare – come un segno positivo di questi giorni, in cui l’attenzione particolare al Calvario sintetizza l’anelito comunitario di positività della comunità favarese. Con quel coraggio auspicato nella recente fiaccolata antimafia, per eliminare quei semi antievangelici di cultura velenosa, che provocano solo disagio sociale e pure deprecabili fatti di sangue che mortificano la città.
L’augurio di una buona Pasqua di Risurrezione sollecita tutti, cittadini ed Autorità a curare di più e meglio il bene comune come dovere civico e di coscienza.
28-3-2018
Diego Acquisto