FIACCOLATA ANTIMAFIA a FAVARA con INVITO al CORAGGIO
A Favara la fiaccolata antimafia si conclude con la Messa e l’esortazione al coraggio.
Alla manifestazione silenziosa della fiaccolata, organizzata dalla Chiesa favarese tramite l’Area “P. Puglisi” del CPC (Consiglio Pastorale Cittadino), ha dato subito la sua adesione l’Amministrazione Comunale con un comunicato ufficiale firmato dalla Sindaca Anna Alba.
Il raduno è avvenuto ieri nel tardo pomeriggio, davanti alla Parrocchia dei Ss. Pietro e Paolo, da dove è partita la fiaccolata silenziosa che ha attraversato alcune strade del popoloso quartiere, con ritorno al punto di partenza.
Presenti oltre alla Sindaca, diversi Assessori ed alcuni Consiglieri Comunali, tra cui il Presidente Totò Di Naro. Circa un migliaio i partecipanti alla fiaccolata, che dopo il giro si sono ritrovati ancora nello stesso punto di partenza, ancora davanti al sagrato della stessa Chiesa, per ascoltare, prima della Benedizione Eucaristica, una riflessione dell’Arciprete don Giuseppe D’Oriente. Che non poteva non parlare dell’ultimo gravissimo fatto di sangue, avvenuto a Favara nella prima mattinata di venerdì u.s., cioè l’omicidio del quarantenne Emanuele Ferraro.
Don Giuseppe con parole semplici ma incisive, in maniera colloquiale, polarizzando visibilmente l’attenzione di tutti, ha avuto parole chiare di condanna per quanto avvenuto, Condanna per una logica di faida che non pochi giudicano essersi innescata, ripetendo a più riprese che la violenza produce solo altra violenza, la vendetta genera vendetta, e che la strada da percorrere è quella del perdono e della riconciliazione, per una convivenza serena e civile, dove nel dialogo e nella ragionevolezza comporre e risolvere eventuali problemi.
L’invito pressante quindi a chi ha intrapreso una strada sbagliata a ritornare sulla retta via e ad abbandonare progetti di vendetta. Come cristiani dobbiamo ascoltare le parole del Signore, formarci una retta coscienza, con una fortezza d’animo che porta a vincere il male col bene. Favara rifiuta la violenza e non merita di essere ulteriormente mortificata con episodi di morte. Perciò con l’impegno di tutti vuole crescere nei valori della concordia, giustizia e solidarietà.
Dopo la benedizione e eucaristica, sciolto il raduno oltre la metà dei partecipanti alla fiaccolata, è entrata in Chiesa, ed ha partecipato alla Santa Messa concelebrata da tutti i Sacerdoti della Città.
Una concelebrazione presieduta dal Parroco della parrocchia dei Ss. Pietro e Paolo, don Marco Damanti. Che nell’omelia, oltre a riprendere alcuni spunti di riflessione già suggeriti dall’arciprete D’Oriente, ha soprattutto scosso l’attenzione richiamando all’impegno concreto e fattivo, che da buoni cittadini e buoni cristiani, bisogna mettere in campo per contrastare la cultura dell’omertà, dell’indifferenza e del disinteresse, specie quando è in gioco il bene comune.
Un vero obbligo morale e civile, che deve portare a rifiutare la cultura del “non vedo, non sento, non parlo” tipica di un camaleontismo di comodo, che è tanto ignobile, quanto immorale.
Perciò la richiesta sincera al Signore di avere coraggio, sempre e soprattutto al momento giusto. Al Signore bisogna chiedere – ha concluso don Marco – il “Coraggio di avere coraggio….Amen”. Un amen conclusivo che tutta l’affollata assemblea ha sommessamente ripetuto.
Diego Acquisto