Qualche riflessione sul volume “Filippo Lentini-il politico e lo sportivo”.
Filippo Lentini, a Favara, primo sindaco in Italia, sostenuto da Comunisti ed ex-democristiani, …targati, quest’ultimi, MCL cioè Movimento Cristiano Lavoratori …..
Premettiamo solo qualche considerazione, invitando tutti alla Lettura.
Elegante ed interessante questo volume, fresco di stampa; un volume di piacevole lettura, frutto delle riflessioni di Biagio Lentini (nella foto) e Giuseppe Limblici, su una figura di notevole rilievo, come
Filippo Lentini, che tanto, proprio tanto, ha inciso soprattutto nella concreta storia umana e politica, di Favara,… ma non solo.
Già nel titolo si dice tutto, perché Filippo Lentini, politico di razza e davvero visceralmente amante dello sport, …. non solo per alcuni decenni ha profondamente segnato anzitutto, la politica favarese,… ma anche lo stesso tessuto sociale di questa nostra Favara, … anche con il suo amore per il calcio e per la sua squadra, la “Pro Favara” che amava visceralmente e di cuore, così come non pochi favaresi.
Dicevamo che ha positivamente influenzato la politica favarese ! ed anche, per la verità, quella dell’agrigentino, come anche, in qualche modo quella regionale, per gli incarichi importanti che politicamente è stato chiamato varie volte a ricoprire, come assessore regionale, in diversi settori, in un periodo politicamente assai travagliato, come quello degli anni successivi al 1968, che è l’anno rimasto famoso per la contestazione giovanile.
Anno che, a giudizio di non pochi, ha fatto nascere una nuova era.
1968 – Anno che ha dato origine ad una contestazione che ha interessato non solo il mondo della politica, ma, forse. prima e più ancora quello della società civile in tutti i settori, compreso quello ecclesiale; per cui proprio Favara, dato il coinvolgimento diretto anche di alcuni preti, stimati, colti e zelanti,… è balzata all’attenzione nazionale.
Ed allargando l’orizzonte, dobbiamo doverosamente ricordare che, tra i cattolici il Sessantotto è stato valutato molto diversamente. Tanti i giudizi anche agli antipodi.
E, se alcuni ne sottolineano gli aspetti negativi, … altri, tra cui chi scrive, parlano di un’occasione importante, che doveva forse essere meglio gestita, valutata e valorizzata da parte dell’Autorità. Perché…. originata questa “occasione” del ‘68, da spinte ideali ……spinte ideli di notevole valore…. e, addirittura, nel complesso, -giustamente si afferma – dal sincero desiderio di un nuovo approccio alla concretezza dell’esistenza umana nelle sue tante sfaccettature, non esclusa, …(anzi particolarmente chiamata in causa), soprattutto – in alcune esperienze e in alcuni momenti – la dimensione religiosa.
E per riferire, anche qualche lusinghiero giudizio, diciamo pure che c’è chi ha persino parlato, in questo periodo cosiddetto del ’68, … di “apertura rinnovata al trascendente”, …cogliendo questa apertura in diversi filoni della mobilitazione giovanile di fine anni sessanta.
Per ritornare al volume su Filippo Lentini, “politico e sportivo”, ….diciamo subito che si tratta di un titolo perfettamente indovinato….un titolo che coglie proprio bene, sinteticamente, i due aspetti profondi della personalità dell’uomo, …
Devo quindi precisare che il richiamo a queste considerazioni si rifà soprattutto a quanto leggo nelle pagine in cui , tra le tante problematiche, si parla del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL).
Movimento Cristiano Lavoratori, costituito subito allora…anche a Favara da elementi dell’Azione Cattolica, delle ACLI e da persone politicamente provenienti dalla Democrazia Cristiana, il Partito, erede del Partito Popolare, soppresso durante il ventennio fascista, che nelle famose elezioni politiche 1948 – ( è doveroso ricordarlo !) – con l’appoggio aperto e sicuramente determinante della Chiesa…si è imposto ampiamente sul Partito Comunista Italiano (PCI), in quel periodo simpatizzante, se non proprio collegato, con il Comunismo russo, dove regnava Giuseppe Stalin, che uscirà dalla scena, solo con la morte, il 5 marzo 1953.
La vittoria in Italia del PCI avrebbe, pericolosamente, potuto determinare l’entrata del’Italia nell’orbita politico-sovietica, così come è rovinosamente accaduto ad altri Paesi europei, non molto distanti .
Perciò non mancano storici che affermano che l’illuminata guida del Papa di allora….Pio XII (Eugenio Pacelli)…..ha salvato in Italia la libertà e, con la libertà, la democrazia, perché , con il voto popolare, è stato brillantemente superato il pericolo di cadere, dopo la dittatura fascista, in quella non meno pericolosa della tirannide comunista-sovietica.
Il MCL anche a Favara, nato nel clima del ’68, sensibile ai problemi sociali, …..suscitando non poche perplessità nelle Gerarchia ecclesiastica…. si stacca dalla DC che era il Partito che (in genere) riuniva in massima parte i cattolici….si collega con quella parte della sinistra-moderata del Partito Socialista…. per avviare meglio e con più determinazione, una più incisiva politica di giustizia sociale in Italia.
A Favara il MCL è guidato da figure di prestigio e molto stimate dal popolo, come il dott. Stefano Urso e—-(…perchè noin dirlo !) – anche dall’Autore di questo volume Biagio Lentini, allora giovane dell’Azione Cattolica d ella parrocchia S. Vito; parrocchia in quel periodo servita da
un parroco eccezionale, come P. Giuseppe Seggio….che sicuramente qualche perplessità e soprattutto anche qualche problema con la Gerarchia ecclesiastica….l’avrà sicuramente avuto…
Comunque, come raccontano gli autori, l’incontro e l’accordo su un programma, tra PSI ed MCL –(MCL, che intanto in Consiglio Comunale a Favara ha eletto ben cinque consiglieri,) — consente a Filippo Lentini di essere eletto sindaco, in una amministrazione di cui faceva parte – (per la prima volta, in Italia) anche il Partito Comunista locale….in cui caratteristica …e quasi folkloristica…era la figura di Lillo Abate…..consigliere comunale del PCI,…..un uomo del popolo davvero molto impegnato ed attento ai problemi spiccioli e concreti della città ….ai prroblemi di immediata attenzione….spesso però trascurati…. E poi – la sua caratteristica affascinante, …. capace di esprimersi solo in siciliano….utilizzando espressioni dialetteali ….espressioni assai colorite e cartteristiche….che suscitavano, intanto attenzione…..unitamente anche a non poca ilarità….
Ricordiamo che il Sindaco, allora, veniva eletto dal Consiglio Comunale e durava in carica solo sino a quando aveva la fiducia della maggioranza del Consiglieri.
Non aggiungiamo altro…sollecitando a leggere l’interessante volume, … … per capire i cambiamenti avvenuti ed anche meglio la situazione politica attuale di Favara, con l’unico sindaco in Italia, proveniente da Rifondazione Comunista, di cui era e – continua ad essere- il segretario provinciale.
Diego Acquisto
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09-12-2024
Riceviamo oggi… e pubblichiamo, – (così come l’abbiamo ricevuto tramite whatsapp) …. la Nota del prof. Giuseppe Crapanzano……che si propone di aggiungere altro….e chiarire meglio, su PENNA SOTTILE, quanto avvenuto…soprattutto a Favara nel 1968.
“Ho letto con attenzione l’articolo del nostro socio fondatore di Penna Sottile, Don Diego Acquisto, a proposito del libro del Prof. Biagio Lentini, che leggerò, e devo precisare che ci sarebbe alquanto da ridire e commentare, cosa che, ovviamente, non può essere fatta in questa chat. Qui dirò solo che il ‘68 italiano ha avuto inizio a Favara già con le contestazioni alla classe politica favarese da parte di un folto gruppo di giovani studenti del neonato istituto magistrale di Favara, ancora succursale del Politi di Agrigento, già dal 1966, anticipando quel movimento che solo due anni dopo è diventato (seguendo le rivolte studentesche di Parigi) di carattere nazionale.
Tanti di quei giovani (buona parte dei quali ex seminaristi o ex collegiali) avevano creato da 2 anni l’Azione Cattolica di Favara che ha tentato di proporre alla dormiente ed interessata classe politica di Favara proposte e richieste che dovevano servire a fare svegliare il popolo dal torpore della indifferenza e del servilismo che è stata ed è ancora una caratteristica del popolo favarese.
Conclusa tale esperienza, a causa di certi comportamenti di alcuni prelati e della Chiesa favarese, quel folto gruppo di giovani costituì il primo nucleo del Movimento Studentesco che tentò di portare avanti, in modo indipendente ed apartitico, le giuste istanze per una rinascita di Favara.
Tale Movimento studentesco, però, nel giro di poco tempo venne inglobato nelle più esperte organizzazioni cattoliche e partitiche, facendolo diventare un movimento politico collaterale ad esse (MCL: Movimento Cristiano Lavoratori) e che fu anche definito “catto-comunista”.