RICORDARE GIOVA, se si vuole riflettere per il bene di Favara,….siamo nel giugno 2011–Don Acquisto scrive a Sasà Manganella, invitando adesso il sindaco Palumbo e non solo…a riflettere sulla situazione attuale della città …….

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Don Acquisto scrive a Sasà Manganella……invitando il sindaco Palumbo a riflettere……e mi viene, da aggiungere un’osservazione ovvia…..cioè, che Favara, eleggendo il seghretario provinciale di Rifondazione Comuinista, … più a sinistra non poteva andare….

lntanto ritorniamo al  giugno 2011, giorno festivo dal santo patrono di Favara, S. Antonio, cioè giorno  13…………ecco la  lettera allora inviata  al sindaco  Manganella, neo – eletto………

In democrazia la maggioranza decide  ed a Favara la maggioranza di coloro che si sono recati a votare al turno di ballottaggio, ha deciso di affidarti la guida della Città per i prossimi cinque anni.
Onore al tuo competitore dott. Carmelo Vitello, che ha sfiorato il 50% dei consensi; adesso a te l’onore e l’onere non indifferente di dare puntuali e tempestive risposte alla città, trasformando in realtà il sogno, da tempo coltivato, di “un giorno diverso”. Per questo non ti deve mancare, – e sono sicuro non ti mancherà – la collaborazione piena e leale degli assessori che le forze politiche della “Coalizione di responsabilità” ti hanno messo accanto, ed ai quali, nel più breve tempo possibile, darai la delega nel settore ad ognuno più congeniale per potere servire meglio la città. L’assegnazione delle deleghe, il modo e la tempistica di attuazione, sarà per la cittadinanza il primo e concreto banco di prova di responsabilità per l’inizio di questo “giorno diverso”, così come dovrà successivamente avvenire per il Consiglio Comunale che dovrà pure celermente darsi i suoi organi di funzionamento e di governo.
Favara ha davvero bisogno di voltare pagina, mettendosi decisamente alle spalle atteggiamenti e comportamenti del recente passato, che hanno negativamente caratterizzato la recente vita politica ed amministrativa, con i problemi sul tappeto ben esaminati durante la campagna elettorale, che, comunque, sono sotto gli occhi di tutti e che attendono di essere da tutti affrontati con spirito nuovo e decisa volontà di avviarli a soluzione.
Caro Sindaco, il tuo entusiasmo, la tua sincera volontà di servizio, la tua competenza e dirittura morale, saranno il titolo con il quale potrai esigere da tutti – cittadini, dirigenti, burocrati, dipendenti comunali ai vari livelli, ognuno per la sua parte e per il suo ruolo per il bene ed a servizio della collettività – l’impegno necessario ad avviare sensibilmente il cambiamento per costruire una città a misura d’uomo, nel rispetto della pari dignità di tutti. E se una preferenza deve essere data, questa deve essere riservata alla fasce sociali più deboli e socialmente svantaggiate.
La democrazia è un valore prezioso, anche perché è un modello di vita sociale basato sul consenso e sulla partecipazione, con la guida di chi è stato liberamente scelto dal popolo. Credo che a Favara ogni tanto non sarà del tutto inutile richiamare alcuni principi fondamentali di convivenza democratica.
Ed anzitutto nella particolare nostra situazione favarese – dopo il travaglio delle ultime esperienze consumate nella precedente sindacatura dell’avv. Domenico Russello, persona integerrima e stimata –  si impone subito la priorità di un tempestivo e deciso recupero del primato del politica sulla burocrazia. Ciò, anche al fine , per esempio, di contribuire a migliorare taluni servizi, che non si capisce per quale motivo, per esempio sul piano del decoro del luogo sacro del cimitero o della riparazione di alcune buche stradali e dei conseguenti pericoli indicati da transenne, si trascinano da mesi e mesi.
Conoscendo il tuo stile popolare di vita ed il tuo modo di fare efficace e concreto, mi auguro che tu prima di chiuderti nel tuo ufficio, ogni giorno farai un giro per la città, accompagnato sempre da un’agenda, per accogliere possibili richieste di cittadini, o, ancora meglio segnarti tu stesso quanto di tua diretta osservazione, e che può subito essere riparato nel giro di qualche giorno, e non costituire, inspiegabilmente, disturbo e pericolo per settimane e mesi.
Tante trascuratezze, che costituiscono la povertà del Comune, possono essere davvero evitate ed il buon governo di una Città, oltre che dalla progettualità a lunga scadenza, sicuramente necessaria ed importante, è fatto pure – e forse soprattutto – dalle tante piccole cose, che sono poi quelle che intanto danno immediatamente fiducia e speranza ai cittadini. Nei tuoi frequenti interventi televisivi sarà perciò meglio che le parole trovino concreto riscontro in opere concrete.
Sicuramente non dimenticheremo mai che la tua elezione sul filo di lana nei riguardi del tuo valido competitore, si concretizzava, sul finire della giornata festiva del Santo Patrono di Favara, S. Antonio da Padova. Questo santo nei suoi discorsi infuocati al popolo sui problemi concreti del tempo, ebbe, tra l’altro, a dire un pensiero che dovrebbe fare riflettere tutti i predicatori ecclesiastici, ma non solo : “La predica è efficace quando parlano le opere. …Purtroppo siamo ricchi di parole e vuoti di opere, e così siamo maledetti dal Signore, perché egli maledì il fico, in cui non trovò frutto, ma solo foglie”.
Durante la tua Sindacatura, valorizzando anche i sacrifici dell’avv. Russello, con il rapporto che vorrai e saprai sicuramente instaurare, con gli Assessori, con il Consiglio Comunale, con le varie forze politiche, si possa riprendere la voglia ed il gusto della dignità e della rettitudine per il “nuovo giorno” a cui Favara ha diritto. AUGURI.

 Sac. Diego Acquisto

Parroco S.Vito-Favara (AG)

NOTA aggiunta in data 24.8.2024,  su Facebook, ripubblicando la lettera del 2011….ecco , ripredendo, tra l’altro, un passaggio…..che ritengo di grande attualità ……..su cui vorrei che l’Ammnistrazione in carica, guidata dal Sindaco Palumbo, prestasse una particolare attenzione…..in perfetta consonanza col suo passato, di abbondante Sua positiva contestazione….

“..Conoscendo il tuo stile popolare di vita ed il tuo modo di fare efficace e concreto, mi auguro che tu prima di chiuderti nel tuo ufficio, ogni giorno farai un giro per la città, accompagnato sempre da un’agenda, per accogliere possibili richieste di cittadini, o, ancora meglio segnarti tu stesso quanto di tua diretta osservazione, e che può subito essere riparato nel giro di qualche giorno, e non costituire, inspiegabilmente, disturbo e pericolo per settimane e mesi.”……………

Vorrei suggerire all’Amministrazione in carica….ed “in primis” all’attuale sindaco, …..il caro Antonio Palumbo…..eletto – lo ricordiamo tutti – quasi a furor di popolo…. e perciò ….mi pare …..ancora più popolare di Manganella …….

Palumbo apprezzato…e votato…. per le sue continue “battaglie” … tante battaglie………….. credo e … crediamo….soicuramente  in tanti…. che debba  riflettere su questo passaggio….. -mi pare-…… valido, e di scolttante attualità………A U G U R I…………

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