Favara- Festa di S. Giuseppe il primo di settembre
Favara si prepara alla Festa di San Giuseppe
Festa ogni anno fissata all’ultima domenica di agosto, e che quest’anno alla prima domenica di settembre, perché quest’anno è domenica proprio il primo giorno, dato che il mese inizia proprio di domenica.
E quindi ecco che per domani, martedì 13 agosto, è fissata da parte dell’apposita Associazione Culturale dedicata questo grande Santo, una conferenza stampa per illustrare il programma di massima, sicuramente con la disponibilità ad accogliere, previo il necessario discernimento, eventuali proposte ed iniziative finalizzate alla migliore riuscita anche delle manifestazioni religiose esterne, dove pure si esprime la religiosità popolare.
All’ interno della Chiesa del Rosario, una delle Chiese artisticamente più interessanti di Favara, dove è custodito il venerato simulacro del Santo e da dove inizia perciò la processione, in questa domenica del primo settembre ci saranno Ss. Messe ogni ora a partire dalle 5 del mattino per tutta la mattinata e tutti i parroci e sacerdoti della città, in spirito di comunione, si alterneranno nelle celebrazioni, offrendo spunti di riflessione, per una crescita comunitaria nella fede.
Sicuramente, anche se la situazione è assai diversa, si terrà conto del forte ammonimento del Pastore della Diocesi, l’arcivescovo don Alessandro Damiano, che nelle ricorrenza della festa di S. Calogero, nella Chiesa-santuario del capoluogo, nel corso dell’omelia ha voluto testualmente ricordare che :“San Calogero non è un amuleto da tirare fuori quando abbiamo un problema, è un modello di vita“. E che perciò la sua statua, come tutti i simulacri – non è un amuleto da tirare fuori tutte le volte che abbiamo un problema da risolvere, delle paure da esorcizzare. È un modello di vita secondo il Vangelo”.
Parole che valgono per S. Calogero e che vogliamo ricordare, anche se pensiamo che a Favara non ce ne sia tanto bisogno, anche per S. Giuseppe, che davvero, durante la sua vita terrena, per tanto tempo, vicinissimo al Verbo Incarnato, di cui è padre putativo, cioè da tutti ritenuto padre, in realtà è davvero un modello esemplare di vita, collaborando umilmente in silenzio con il piano di Dio, nel tutelare l’onorabilità delle Vergine Maria.
Ci poteva essere una missione più delicata ed impegnativa di questa ?
E così tutti i Santi, nel loro tempo, S. Calogero come S. Giuseppe, sono un modello di vita secondo il Vangelo, per chi vuole essere davvero cristiano, nel tempo in cui vive, valorizzando appieno i suoi talenti, nell’assoluta fedeltà alla vocazione a cui ciascuno viene da Dio chiamato.
L’augurio del nostro Vescovo, monsignor Alessandro Damiano era ed è, sicuramente rivolto a tutti. Adesso, anche utilizzando il suo ammonimento per S. Giuseppe a Favara, l’invito è finalizzato a vivere, sempre più e meglio, una corretta e forte devozione, che deve però tradursi in un impegno concreto di vita di fede.
Perciò, senza ombra di dubbio, le sue parole dette ad Agrigento per S. CALOGERO, valgono anche per noi a Favara per S. Giuseppe. E cioè S. Giuseppe: “Ci insegni la piena docilità allo Spirito, ci accompagni nell’ascolto dell’umanità sofferente, in cerca di sollievo e di ferma speranza”.
E ancora: “La misura di un’autentica devozione è data dall’impegno di ogni devoto a superare il ‘canto delle sirene”.
Quanto c’è da approfondire in questa immagine delle sirene,…quelle proprie delle civiltà tecnologica di oggi…….
Un richiamo, questo del nostro Vescovo, fatto a cuore aperto, ed un augurio: “…perché la devozione ai Santi, ci conduca alla piena docilità allo Spirito”.
Non solo ! Anche l’ammonimento preciso, perché la devozione “ci accompagni nell’ascolto dell’umanità sofferente, in cerca di sollievo e di ferma speranza”.
12 agosto 2024
Diego Acquisto