Don Luigi STURZO….il dovere della politica….un dovere civico, ma non solo….
Editoriale di Radio RF 101—6-5-2024
Radioascoltatrici e radioascoltatori…Un cordiale saluto a tutte ed a tutti da parte mia, don Diego Acquisto e per la parte tecnica da Alberto D’Anna….
In questa nostra conversazione, anche in relazione ed in aggiunta a qualche nostra precedente considerazione sull’attuale scenario politico di questa nostra Italia,… vogliamo offrire adesso alla riflessione dei nostri radioascoltatori, qualche considerazione su qualche figura di spicco del recente passato…figura che ha non poco positivamente influito…..non nel passato remoto dell’Italia….ma nel passato più recente….
Per necessità di cose andiamo però un po’ più indietro…a partire da un secolo fa, anni ‘20 del secolo scorso…quando finalmente anche in Italia si introducono forme di democrazia diretta, …con Partiti che si presentano con una precisa fisionomia culturale e politica, chiedendo fiducia agli elettori….Elettori che prima erano solo uomini… poi, dopo un bel po’ di anni.. come abbiamo detto la volta scorsa,… a partire, per la prima volta dal Referendum istituzionale del 2 giugno 1946 e poi per le elezioni politiche….di quelle del famoso 18 aprile 1948, per la prima volta, nell’una e nell’altra data, fu concesso di poter votare anche alle donne……Prima – ripetiamo- votavano solo gli uomini……E, tra gli uomini più influenti della nascita e quindi della strutturazione della vita democratica in Italia, alla fine del primo decennio del secolo scorso…..c’è sicuramente una figura che merita di essere ricordata….DON LUIGI STURZO ……sì, don Luigi Sturzo verso il quale….adesso, poco più di qualche decennio fa, ha suscitato profonda soddisfazione in molti, proprio molti…. anche in larghi strati della popolazione della nostra provincia, la notizia che presso la sede del Vicariato a Roma, era stata aperta ufficialmente la fase diocesana della causa di beatificazione….possibile beatificazione del Servo di Dio don Luigi Sturzo, fondatore del Partito Popolare, nobile figura di studioso e sociologo cristiano, la cui azione, nel campo politico e sociale, tanti, tanti seguaci ha avuto in terra agrigentina, tra il laicato ed il Clero, soprattutto negli anni difficili dell’ultimo dopoguerra.
La causa è ancora in corso…. e sappiamo quale mistero accompagna questo tipo di cause e con quale tipologia di cautela, in questo campo, procede la Chiesa….
Per avere un’idea…lo ricordavo in questi giorni a Canicattì per alcuni che espressamente mi chiedevano su P. Gioacchino Lalomia…..(francescano cappuccino di santa vita, con tanti devoti non solo a Canicattì , ma anche in tanti altri paesi, come anche a Favara)….dicevo che mistero… facendo notare che S. Rita, da sempre dal popolo considerata Santa…la Chiesa l’ha ufficialmente canonizzata, parecchi…ma proprio parecchi anni dopo….Infatti, morta il 22 maggio 1457…è stata beatificata da Papa Urbano VIII nel 1628….e canonizzata da Papa Leone XIII (Gioacchino Pecci, il Papa della Rerum Novarum 15-maggio 1891)… S. Rita …nell’Anno Santo del 1900, cioè ufficialmente proclamata santa dal Magistero della Chiesa più di 400 anni dopo la sua morte, esattamente 443 anni dopo …. Questo ci fa capire con quale prudenza, in questo campo, procede la Chiesa…. …. Un mistero questo….a mio modo di vedere….un mistero…ma ritornando a don Luigi Sturzo…diciamo solo che comunque si è concluso l’iter preliminare ed è stata quindi solo aperta ufficialmente la causa di possibile canonizzazione…con i passaggi necessari che eventualmente ci potranno essere….dichiarazione di venerabilità….poi beatificazione…ed infine canonizzazione….per S. Rita…ritornando all’esempio che abbiamo fatto ….la beatificazione è avvenuta oltre 70 anni dopo… e la canonizzazione quasi tre secoli dopo…esattamente 272 anni dopo….…. Un mistero questo….a mio modo di vedere….un mistero…ma ritornando ancora a don Luigi Sturzo…diciamo che nato a Caltagirone il 26 novembre 1871… è morto a Roma l’8 agosto 1959.
Don Sturzo è stato un protagonista della vita pubblica italiana. Un prete che ha considerato suo dovere “esercitare il suo ministero sacerdotale” per cercare di “ricondurre la politica alla sua finalità naturale di carità e di servizio”, mettendo sempre al centro l’uomo e la sia dignità.
Come ha detto S. Giovanni Paolo II, nella sua prima visita in Sicilia, Don Sturzo è stato l’uomo che ha saputo infondere nei cattolici italiani il senso del diritto-dovere della partecipazione alla cosa pubblica, al servizio della verità e dei più deboli.
Il processo di beatificazione che è stato aperto a Roma, —-…perché, come prevedono le norme canoniche attualmente in vigore, la prima ricognizione sulle virtù spetta sempre alla diocesi in cui è morta la persona che si vuole indicare come modello di santità…..così è stato per il giudice Livatino……
Don Sturzo, sacerdote di Caltagirone, fondatore del Partito Popolare, non sarà però valutato per il suo pensiero politico o per la spiritualità dei suoi scritti, ma per l’“eroicità delle sue virtù”,… così come prevede la procedura per la beatificazione. Potrà cioè essere proclamato beato, se il processo canonico dimostrerà che, nella sua vita, egli ha dato prova di particolare impegno nella carità, nella fede, nella speranza, nella fortezza e nell’obbedienza.
Per questo, continuano a lavorare due commissioni: la commissione storica, incaricata di analizzare tutti gli scritti e stendere una biografia critica, e la commissione teologica, a cui spetterà il compito di dare la valutazione spirituale.
Per questo i membri del tribunale si recheranno anche nei luoghi dove Don Sturzo, per motivi politici…durante il ventennio fascista di Mussolini… è stato in esilio, ….in esilio dal 1924 al 1946, prima a Londra e poi, negli Stati Uniti.
Alcuni storici sostengono che fu mandato in esilio dalle Gerarchie Vaticane, per rendere più facile l’intesa tra il Vaticano ed il Fascismo,….intesa – come sappiamo – sfociata poi nella firma dei Patti Lateranensi l’11 febbraio 1929.
Questo non consta storicamente…di sicuro c’è che il rapporto di Don Sturzo con la Autorità Ecclesiastiche non è stato sempre facile e comunque Don Sturzo è stato sempre obbediente alla Chiesa.
Nel 1997, era stata ottenuta l’autorizzazione ad iniziare il processo di beatificazione, ma tutto poi si è fermato per un intervento specifico della Conferenza Episcopale del Lazio, che ritenne i tempi non maturi per procedere. Ci sono voluti perciò altri cinque anni di ricerche per ottenere la luce verde dalla CEI e dalla Segreteria di Stato.
La Conferenza Episcopale del Lazio ha rinviato l’apertura del processo perché nel 1997 si era appena consumata la frammentazione della Dc ed i Vescovi vollero evitare strumentalizzazioni politiche.
Oggi la situazione è cambiata…ma di questo continueremo a dire altro e comunque a parlarne la prossima settimana…lunedì prossimo…. Radioascoltatrici e radioascoltatori…un cordiale saluto a tutte ed a tutti da parte mia, don Diego Acquisto e per la parte tecnica da Alberto D’Anna….con tanti auguri di buona settimana con i programmi di questa nostra emittente Radio Rf 101