Sullo svelamento del TELAMONE….per Agrigento-capitale della Cultura 2025
A margine dello svelamento del TELAMONE nella Valle dei Templi….Perché no, anche una Biblioteca ?
Da questo “mio Angolo” , anch’io voglio esprimere la mia profonda soddisfazione nell’apprendere lo svelamento ed il collocamento in piedi, nella Valle dei Templi, del Telamone del Tempio di Zeus, scelto come vero simbolo di Agrigento, onorata di essere capitale della cultura nel 2025.
Onore al merito! c’è da dire che davvero migliore scelta del simbolo non poteva essere fatta !
TELANOME che è quel “gigante di pietra” dell’antica Akragas, che, finalmente, dopo un paio di laboriosi decenni di pazienti ricerche e restauri, “si è rialzato”
“TELAMONE”, che mi ricorda durante i miei anni di studio nel Seminario di Agrigento, le tante passeggiate “lunghe”, sempre rigorosamente a piedi, da piazza don Minzoni, davanti alla Cattedrale di S. Gerlando, si concludevano nella Valle dei Templi, quasi sempre nelle adiacenze del tempio delle Tre Colonne, proprio vicino al TELAMONE , ammirato sempre disteso….e comunque sempre considerato da noi giovani seppur distratti…- (ma allora indisturbati, perché non c’era alcun custode….!mentre ci rincorrevamo giocando attorno….. ) – la testimonianza palpabile della maestosità davvero eccezionale, unica al mondo, che doveva costituire ed effettivamente maestoso lo era,.. il Tempio in onore di Zeus-Giove, considerato Padre degli Dei e degli uomini. Proprio così ! considerato in quel periodo dal Paganesimo, cioè da quella religiosità politeista, pagana.
Termine quest’ultimo ormai comunemente usato soltanto in senso storico, per indicare la religione dei Greci e dei Romani in opposizione al Cristianesimo. Pagana perché allora sopravvissuta soprattutto nei villaggi delle campagne (pagi).
Tempio a Zeus-Giove, considerato, (mi si consenta il termine!)- come il PADRE ETERNO, cioè Quel Vero Essere che l’umanità avrebbe conosciuto poi con la religione cristiana per mezzo della rivelazione di Gesù di Nazareth, uomo-Dio.
Insomma allora…..il tempio a Giove-Zeus di Agrigento era simbolo dell’onnipotenza, la più colossale delle immagini antropomorfe.
I Telamoni sostenevano l’architrave del maestoso tempio di Zeus Olimpio, che gli esperti, ritengono in assoluto proprio il più grande Tempio dell’antichità classica, che si trovava solo nell’antica Akragas, poi con i Romani, diventata Agrigentum, quindi con la dominazione araba Kerkent…Girgenti, ed infine, durante il ventennio, con regio decreto del 16 giugno 1927, Agrigento….. recuperando l’antico nome di città greco-romana.
Adesso, l’evento storico, dello svelamento e l’erezione in piedi del Tealmone che per tantissimi anni era rimasto a giacere disteso nelle vicinanze del Tempio di Castore e Polluce, cosiddetto delle Tre Colonne l’Olympieion, simbolo della Valle dei Templi, è stato riportato in posizione eretta.
E dopo quanto sopra……. – (non mi meraviglierei, anzi vorrei auspicare che, mettendo da parte ogni possibile condizionamento o pregiudizio di qualsiasi tipo, compreso quello, nel caso davvero nocivo,…di tipo moralistico), si riprendesse il confronto in merito alla polemica sul tipo di biblioteca che potrebbe pure nascere, nella Valle dei Templi nell’anno della “Cultura”…di cui già, alcuni mesi fa, da questo nostro Angolo ci siamo occupati.
Cioè, un grande, nuova biblioteca tematica sulla Sicilia, con manoscritti di Verga, Pirandello, Sciascia…ecc…ecc….ecc… Pure questa come omaggio alla Città, legandola perciò all’evento, davvero eccezionale e sommamente onorifico, di “Agrigento città della cultura 2025”.
Esprimendo la nostra opinione dicevamo che , senza mettere il nome del benefattore nell’intestazione pubblica….liberandosi da ogni tipo di pregiudizio, ma puntando unicamente al bene comune…. moralmente e giuridicamente, si può accettare ogni donazione, ricordando quello che ebbe a dire Giovanni Papini, un conosciuto intellettuale, controverso e discusso della prima metà del XX secolo, che certamente non è comunque un padre della Chiesa, ….. sì Giovanni Papini (Firenze 1881- Firenze1956) che ha avuto modo di dire che “il denaro è lo sterco di Satana,…. Che però serve, comunque a concimare le opere di Dio”.
Una frase questa, in qualche modo ripresa qualche tempo fa, dallo stesso Papa Francesco, che non lascia mai di sorprendere… specie i benpensanti……. Perché una Biblioteca ha come vocazione nativa quella di conservare “…memoria…” e di “ritrovare esempi di comportamenti ancora oggi proponibili.”
Ed esempi di ottimi comportamenti, i nostri avi davvero ce ne hanno lasciato tanti e che , però, ai nostri giorni, – dobbiamo avere il coraggio di dire che – quando non vengono pubblicamente derisi, più spesso vengono trascurati, se non volutamente messi talvolta addirittura in berlina. Si osservava pure che risulta assai importante, liberi da pregiudizi “ stare nelle cose ogni giorno, in un eterno presente di memoria, impegno e cultura”.
Diego Acquisto
01-03-2024