Messaggio papale per questa Quaresima 2024…tempo di decisioni sinodali, cioè comunitarie
Davvero forte e ricco di contenuti il messaggio di Papa Francesco per questa Quaresima 2024, -…….Quaresima appena iniziata , …. Ieri, Mercoledì … con l’austera e significativa funzione delle benedizione ed imposizione delle ceneri.
Un messaggio quello di Papa Francesco non generico ….. – ma, a me pare – sicuramente, con uno sguardo di particolare attenzione per il mondo…. per questo tipo di mondo che abbiamo tutti davanti con lo scenario di violenza di cui ci informano ogni giorno i socials….. Notizie e spesso anche immagini….immagini che dicono e parlano di più…anzi molto di più delle parole …Un mondo – per dirla col Papa – che brancola nel buio ….nel buio dei conflitti, ma….aggiunge il Papa… un mondo, in cui, malgrado tutto, che in tanti campi, pure, registra episodi di fraternità…….Bisogna cioè prendere atto…che ….fortunatamente – c’è da aggiungere -….. si registrano episodi di solidarietà…di fraternità……..E dobbiamo tutti pregare….lottare….impegnarci perché si allarghi ….si allarghi sempre più la dimensione della fraternità…..
Nel messaggio per questa Quaresima 2024…Papa Francesco riconosce che l’umanità di oggi ha raggiunto “livelli di sviluppo scientifico, tecnico, culturale, giuridico in grado di garantire a tutti la dignità”, ma il rischio è che senza rivedere gli stili di vita si ceda alla “schiavitù” di pratiche …a pratiche che rovinano il pianeta e alimentano le disuguaglianze.
“Ripensare insieme gli stili di vita“ per rendere migliore la parte di mondo che abitiamo ed evitare che rimanga in noi quella “inspiegabile nostalgia della schiavitù”, ovvero una condizione che viene dal cedere a modelli di vita e di crescita falsi…..che non aiutano a crescere in umanità…. modelli di vita e di crescita falsi che producono eventi come quelli di Caivano….e di Caivano, in diverse parti d’Italia, ce ne sono altri…per non andare lontano, quello che è successo a Palermo e più recentemente, per restare sempre in Sicilia, a Catania, nel giorno in chi si festeggiava la patrona S. Agata…lo stupro delle tredicenne……eventi tutti che denunciano una povertà educativa spaventosa….quello che è successo mortificano i più elementari e nobili e sentimenti… Insomma sono troppi…toppo numerosi i modelli di vita che dividono, mortificano, escludono, rubano futuro.
Questi che abbiamo citato…sono alcuni dei concetti che attraversano il Messaggio del Papa per la Quaresima di quest’anno —-un Messaggio che ha come titolo …(sentite !)… “Attraverso il deserto Dio ci guida alla libertà”.
Come Israele guidato da Mosè, nel deserto rimpiangeva l’Egitto, così “anche oggi il popolo di Dio” e le nostre società mantengono “dei legami oppressivi” ….. legami oppressivi e negativi che aspettano di essere recisi, eliminati.
“A differenza del Faraone – scrive ancora PapaFrancesco – Dio non vuole sudditi, ma figli”, ….figli liberi e coraggiosi, dignitosi……ma la libertà è “una chiamata al coraggio…al coraggio della verità su Dio e sull’uomo…. e sulla donna ……… una chiamata vigorosa a rompere legami oppressivi maturati nel tempo che hanno inquinato tante menti. Quaresima quindi come tempo di rinnovamento e di grazia.
Un segnale del perdurare della schiavitù in noi è, per il Papa, – come scrive – la diffusa mancanza di speranza, il vagare “senza una terra promessa verso cui tendere insieme”.
Il tempo forte della Quaresima ci offre un’occasione per iniziare un cammino di libertà. E’ “il tempo di grazia in cui il deserto torna a essere – come annuncia il profeta Osea – il luogo del primo amore. Dio educa il suo popolo, perché esca dalle sue schiavitù e sperimenti il passaggio dalla morte alla vita”.
Vedere la realtà è il primo passo da compiere per rendere concreto il cammino quaresimale, scrive il Papa, “vedere la realtà”. Così come fa Dio che a Mosè dice: “Ho osservato la miseria del mio popolo (…), ho udito il suo grido”. “Anche oggi – prosegue Papa Francesco – il grido di tanti fratelli e sorelle oppressi arriva al cielo. Chiediamoci: arriva anche a noi? Se abbiamo ceduto all’indifferenza, dobbiamo confessare che “ancora oggi siamo sotto il dominio del Faraone”.
È un dominio che ci rende esausti e insensibili. È un modello di crescita che ci divide e ci ruba il futuro. La terra, l’aria e l’acqua ne sono inquinate, ma anche le anime ne vengono contaminate. Infatti, sebbene col battesimo la nostra liberazione sia iniziata, rimane in noi una inspiegabile nostalgia della schiavitù. È come un’attrazione verso la sicurezza delle cose già viste, a discapito della libertà.
Un dominio che spegne la capacità di sognare….il Papa cioè – osserva -che il dominio che ci opprime spegne perfino il desiderio di un cambiamento del mondo in cui viviamo. C’è un deficit di speranza, oggi che va denunciato, afferma,….. un “impedimento a sognare”, “Un grido muto” che arriva a Dio.
Somiglia a quella nostalgia della schiavitù che paralizza Israele nel deserto, impedendogli di avanzare. L’esodo può interrompersi: non si spiegherebbe altrimenti come mai un’umanità giunta alla soglia della fraternità universale e a livelli di sviluppo scientifico, tecnico, culturale, giuridico in grado di garantire a tutti la dignità brancoli nel buio delle diseguaglianze e dei conflitti.
Se questa è la realtà, l’altra certezza è che “Dio non si è stancato di noi” e vuol ancora condurci alla libertà. “A differenza del Faraone, Dio non vuole sudditi, ma figli”, sottolinea Papa Francesco, e la Quaresima “è tempo di conversione, tempo di libertà”, in cui maturare una personale decisione di non ricadere più schiavi. Quaresima quindi come liberazione…liberazione dagli idoli del potere,… dagli idoli del denaro…. dagli idoli che portano a mettere l’io sopra ogni cosa e su tutto…. Idoli che paralizzano……Che parole chiare e dirompenti, quelli del Papa…..Ed a questo punto del testo, Papa Francesco descrive un altro laccio che ci tiene legati: si tratta degli idoli che, scrive, potremmo considerare come la voce del Faraone in noi, che ci seduce spingendoci a coltivare una vita basata sul “potere tutto, essere riconosciuti da tutti, avere la meglio su tutti”. Il Papa osserva: È una vecchia strada. Possiamo attaccarci così al denaro, a certi progetti, idee, obiettivi, alla nostra posizione, a una tradizione, persino ad alcune persone. Invece di muoverci, ci paralizzeranno. Invece di farci incontrare, ci contrapporranno. Esiste però una nuova umanità, il popolo dei piccoli e degli umili che non hanno ceduto al fascino della menzogna.
La Quaresima è Fermarsi davanti a Dio e al fratello, … scrive ancora il Papa nel messaggio ,…. La Quaresima ci chiede di fermarci: fermarci in preghiera alla presenza di Dio e fermarci, come il Samaritano, alla presenza del fratello ferito. Preghiera, elemosina e digiuno, sono tre espressioni dello stesso “movimento di apertura e di svuotamento” di sé a cui il tempo quaresimale ci invita. Davanti a Dio ci riscopriamo tutti fratelli e sorelle, “invece di minacce e di nemici troviamo compagne e compagni di viaggio. È questo il sogno di Dio, la terra promessa verso cui tendiamo, quando usciamo dalla schiavitù”. INSOMMA …..La QUARESIMA è anche ripensare insieme gli stili di vita….Sì … Ripensare insieme gli stili di vita…e tutto all’interno del percorso sinodale che la Chiesa sta percorrendo ,… la Quaresima,…, è anche un “tempo di decisioni comunitarie”, che incidano sul luogo che abitiamo…dove abitiamo, attraverso piccole e grandi scelte.