Nella linea delle migliori tradizioni….un momento intenso di gioiosa fraternità tra il Clero favarese

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Sì, un momento intenso di gioiosa fraternità tra il Clero favarese,  promosso dai Frati Francescani, per onorare assieme la vigilia di  S. Francesco Patrono d’Italia nel Convento  di Favara…..un momento gioioso che ci ha visti tutti riuniti, per uno scambio di esperienze pastorali,  per un momento di preghiera comunitaria ed infine  anche attorno alla stessa  mensa….formulando auguri di buon compleanno a Don Matteo Perrone SDV  (vocazionista, cioiè della Società delle Divine Vocazioni).

Difficile, più o meno consapevolmente, sfuggire nel mentre, ma  sicuramente ancora di più successivamente…. ad alcuni spunti di riflessione……alla luce della Parola di Dio, pensando anche al Salmo 132………

Che è il Salmo dell’elogio dello stare insieme….Salmo che inizia con l’antifona latina, “Ecce quam bonum et quam jucundum, habitare fratres in unum!….”…………cioè “ Oh quanto buona e dolce cosa che è,  che i fratelli siano insieme uniti. !….”.

In questo salmo, composto per essere cantato dai Giudei quando, dopo il ritorno dalla cattività babilonese, essi si trovavano riuniti nella pace, non formando che un unico popolo; il Salmista celebra le dolcezze della concordia e dell’unione fraterna

Nel canto,  la melodia di queste parole è sì dolce , che anche coloro che non conoscono i salmi, amano cantare questo versetto. Essa è così dolce come dolce è la carità che fa che dei fratelli abitino in comune. (S. Agostino).

– E ci sono delle cose che sono belle,  anche senza essere piacevoli; altre sono piacevoli, ma prive di una vera bellezza, e queste due qualità si trovano difficilmente riunite.

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San Josemaría Escrivá de Balaguer (1902-1975) fondatore dell’Opus Dei, manifestò sempre un gran desiderio di rafforzare la fraternità presbiteriale.

Il presbitero, come ogni fedele cristiano, ha bisogno di aiuti spirituali che gli facciano vivere con fedeltà la grazia del ministero.

La fraternità sacerdotale costituiva per San Josemaría Escrivá una delle più grandi sollecitudini e zelo apostolico. Preoccupato della santità del sacerdote, fondò,  per disegno divino, la Società Sacerdotale della Santa Croce, una associazione di sacerdoti secolari destinata a offrire l’aiuto spirituale per la loro santificazione

La fraternità sacerdotale è il segno della comunione che lo Spirito crea in coloro che sono stati incorporati nell’unico sacerdozio di Cristo: “sono uniti tra di loro da un’intima fraternità sacramentale”. Riferendosi alle caratteristiche che definiscono la spiritualità del presbitero, Giovanni Paolo II, nella sua esortazione apostolica Pastores dabo vobis, n.31, scrive: “Occorre considerare come valore spirituale del presbitero la sua appartenenza e la sua dedicazione alla Chiesa particolare. Queste, in realtà, non sono motivate soltanto da ragioni organizzative e disciplinari. Al contrario, il rapporto con il Vescovo nell’unico presbiterio, la condivisione della sua sollecitudine ecclesiale, la dedicazione alla cura evangelica del Popolo di Dio nelle concrete condizioni storiche e ambientali della Chiesa particolare sono elementi dai quali non si può prescindere nel delineare la configurazione propria del sacerdote e della sua vita spirituale”.

Il presbitero, come ogni fedele cristiano, ha bisogno di aiuti spirituali che gli facciano vivere con fedeltà la grazia del ministero.

In tempi di rinnovamento ecclesiale il Signore ha sempre suscitato in seno al clero delle correnti di spiritualità, che si sono caratterizzate per il rinvigorimento dei vincoli soprannaturali che  hanno  diffuso e rafforzato sempre più l’unione….

Diego Acquisto

03-10-2023

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Il 4 ottobre , giorno della  Festa  di S. Francesco Patrono d’Italia,  nella  Chiesa di S. Antonio del Convento  di Favara,… presieduta da don Nino Gulli,  con la partecipazione di quasi tutti  i presbiteri che operano a Favara, alle ore 19,00 , si è tenuta una solenne concelebrazione, animata ottimamente per quanto riguarda ii canti , dalla Corale del Convento,… con la partecipazione di molti, proprio molti  fedeli……tanti dei quali però non sono riusciti, per l’affollamento, ad entrare in Chiesa.   

Nella foto sotto …  prima della conclusione  della celebrazione eucaristica, la preghiera a S. Francesco, recitata,  a nome dell’intera Città, dal Vice-Sindaco, dott. Antonio Liotta.

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