Favara si prepara ad affidarsi ancora a S. Rita
Una festa quella di quest’anno del prossimo 22 maggio, che cade ancora nel vivo di una guerra nel cuore dell’Europa; una guerra che sta provocando tante distruzioni, tanti morti e sofferenze di ogni genere. Nel mentre, – in questo contesto così preoccupante – Papa Francesco continua instancabilmente ad invitare alla preghiera , perché nel dialogo si ritrovi la via più giusta per la pace, sollecitando tutti ad una nuova forma di umanesimo davvero rispondente ai problemi sul tappeto, a livello europeo e mondiale. Con l’invito ad eliminare talune rughe di falsa modernità che – come ripete spesso – “non appartengono all’anima dell’Europa, né soprattutto dell’Italia”.
In questo contesto, per Santa Rita, al secolo Margherita Lotti, santa cosiddetta della spina e della rosa,
la Parrocchia di S. Vito , – come di tradizione – organizza i festeggiamenti della Santa, proponendo un triduo di preghiere.
Il PROGRAMMA del triduo , stilato dal coordinatore del Consiglio Pastorale Parrocchiale Lillo Montaperto, prevede per venerdì 19 e sabato 20 maggio ore 18,30 recita dal Santo Rosario ed a seguire S. Messa–Domenica 21 maggio Ss Messe ore 11,15 ed ore 19,00.
Lunedi 22 maggio – Festa di S. Rita, nella Chiesa di S. Vito, S. Messa ore 11,15 con benedizione delle rose alla presenza della dott.sa Miriam Mignemi, Presidente della Consiglio comunale. Mentre la S. Messa conclusiva delle ore 19,00 presieduta dal don Saverio Pititteri, oltre alla benedizione delle rose, ci sarà preghiera ufficiale per la Città, recitata dal vice-sindaco dott. Antonio Liotta, alla presenza del Sindaco Antonio Palumbo.
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Santa Rita, vissuta tra il 1381-1457, (un tempo ancora più difficile del nostro!) è stata una donna di forte caratura umana e spirituale, impegnata nella preghiera e nel campo sociale, sempre amando e perdonando.
L’esempio della sua vita richiama tutti ai valori della solidarietà, della famiglia, della legalità, nonché al grande valore di una vita profondamente segnata dal valore del primato di Dio e quindi generosamente e silenziosamente spesa a Sua gloria, con la logica conseguenza di un instancabile ed anche concreto servizio al prossimo, così come ha fatto lei, anche nel periodo in cui a Cascia imperversava la peste.
16-5-2023
Diego Acquisto
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