Favara – una riunione congiunta di tutte le Associazioni locali
A Favara “La cura di prendersi cura”—–Il titolo dice tutto, sul tipo di riunione che si è svolta ieri sera in Chiesa Madre, con la presenza dell’arciprete don Giuseppe D’Oriente, per iniziativa dell’infaticabile Gaetano Scorsone, nella sua qualità di responsabile parrocchiale per i problemi sociali, all’interno del Consiglio Pastorale Cittadino.
L’invito di convocazione diceva: “ La Chiesa Madre, in collaborazione con l’A.I.D.O. Comunale, il Centro Culturale R.Guttuso, la “Pro loco Castello”, l’Unitrè Empedocle, l’Accademia Comunale Arte, Cultura e Legalità, l’Ass. Cavalieri della Repubblica, l’Istit. Studi e Ricerca “C.Marrone”, l’A.N.P.I. Comunale, l’A.N.F.F.A.S.Onlus Comunale, l’Associazione “Favara per il Futuro” e le Scuole Cittadine” propone “La cura di prendersi cura”, cioè un’apposita riunione di tutte le associazioni elencate per un “Percorso condiviso, per cogliere i vantaggi della cultura del vicendevole prendersi cura, espressione di una nuova cittadinanza collaborativa, propositiva e migliorativa”.
La riunione unitaria di ieri sera, abbastanza partecipata (vedi foto), è avvenuta dopo che nei giorni precedenti c’erano stati incontri per gruppi, delle stesse Associazioni sopra elencate.
Come è facile notare si tratta di un progetto a vasto raggio, da un po’ di tempo “in itinere”, nato dalla spinta del Consiglio Pastorale Cittadino (CPC), (l’unico che da tempo esiste e funziona in diocesi), per utilizzare a valorizzare al meglio anche tutte le esperienze maturate da queste Associazioni cittadine. Associazioni che, sorte nel silenzio, con sacrificio si impegnano e lavorano per il bene comune, in una città come Favara sempre carica di problemi, ma contemporaneamente anche ricca di potenzialità di bene che, forse altrove, – bisogna dirlo – difficilmente si trovano.
Da tempo la Chiesa locale, segue, incoraggia ed apprezza il servizio che queste Associazioni rendono alla Comunità favarese, per migliorare la qualità della vita e la stessa immagine della Città. Questa Favara che ha dato i natali ad uomini illustri come, per esempio, il barone Antonio Mendola, uomo di fede e di grande carità, l’on. Gaspare Ambrosini, uno dei padri della nostra Costituzione Repubblicana, Mons. Filippo Iacolino, prima rettore della Chiesa di S. Vito e poi vescovo di Trapani, di venerata memoria.
Intanto nelle discussioni di ieri sera, l’impegno concorde ad individuare, – come sintetizza bene Gaetano Scorsone (nella foto) – sempre percorsi “percorsi, approcci, strategie, collegamenti e quant’altro possa risultare utile per una pacifica rivoluzione civile capace di risvegliare quelle quiescenti coscienze che dovessero ritrovarsi ancora in uno stato di preoccupante deriva socioculturale, per prospettare loro l’inderogabile necessità di diventare TUTTI divulgatori di Bene, promotori di Pace, costruttori di Futuro”.
Immediatamente intanto, un impegno collegato anche alla memoria dell’eroe-martire favarese Calogero Marrone, che funzionario dell’Ufficio Anagrafe di Varese rilasciò centinaia di documenti falsi per salvare tante persone dalla persecuzione razziale nazista, sino a quando scoperto, concluse la sua vita Dachau il 15 febbraio 1945. Presente ieri alla riunione il nipote diretto di Calogero Marrone, il prof. Gaetano Schifano, figlio della sorella dell’eroe Calogero, “Giusto tra le nazioni”,
Poi, impegno a festeggiare, secondo l’invito di Carmelo Castronovo presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) in piazza Cavour, il prossimo 25 aprile, Giornata della Liberazione d’Italia” ed “Anniversario della Resistenza“. Quando allora nel 1945, i partigiani che erano uomini, donne, giovani, anziani, militari ed anche alcuni preti,… tutti si unirono, mettendo da parte le loro idee ed ideologie, per lottare assieme, per la conquista della libertà, contro il pensiero unico proprio di ogni dittatura.
Diego Acquisto
15-4.2023
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