Il suicidio della giovane universitaria a Milano ed il disagio giovanile in Sicilia
Preoccupante anche in Sicilia l’onda del disagio giovanile. La notizia, che in queste ore si va diffondendo, del suicidio a Milano alla vigilia di un esame, di una giovane diciottenne all’interno dell’ Università nella facoltà di Arti e Turismo, suscita non poca preoccupazione sul disagio giovanile e merita molta attenzione da parte di tutti. Nel biglietto ritrovato, la ragazza chiede scusa ai genitori per i suoi fallimenti universitari e personali.
Siamo sicuramente in molti ad avere sperimentato prima le difficoltà ad entrare in un mondo nuovo come l’Università, e poi le paure, i timori, la tensione prima di ogni esame. Ma poi man mano si è trovata la capacità di sapere gestire meglio la situazione e comunque interiorizzare, magari gradualmente, la convinzione che soprattutto aveva senso e valore soprattutto la nostra vita, alla quale tutto doveva servire.
L’episodio di Milano è la spia drammatica di una situazione di disagio che è andata oltre i limiti. Ed in Sicilia proprio in questi giorni abbiamo appreso che proprio tra i giovani nell’anno appena trascorso si sono verificati 20 casi di suicidio, contro i quattro dell’anno precedente. Un aumento davvero preoccupante, che qualcuno spiega con le ripercussioni che sull’animo giovanile ha avuto il trauma dei due anni di lockdown a causa del Covid 19.
Lockdown che ha reso soprattutto i giovani più ansiosi se non proprio depressi , di fronte al loro futuro visto come minaccia e sfida, con ostacoli difficilmente superabili, nel contesto, soprattutto in Sicilia di una difficile ed assai più problematica situazione sociale, che pure nemmeno prima era florida.
Insomma una situazione che bussa alla coscienza degli adulti, genitori, insegnanti, operatori sociali vari su tutti i fronti, da quello religioso, sicuramente molto importante, a quello ginnico-sportivo, dove, per esempio, la deleteria logica di competizione, sempre negativa in tutti i campi, potrebbe risultare particolarmente dannosa.
Da parte di tutti, l’episodio di Milano e, – dalle nostre parti – , la situazione siciliana, obbligano tutti a pensare, proporsi e veramente determinarsi , ad occuparsi dei giovani, come una vera ed urgente necessità.
E la politica,…- (di destra e di sinistra, che spesso anche in Sicilia non ha dato esempio di correttezza, come pare stia chiaramente mostrando il processo Montante) -, è bene che rifletta seriamente.
Specie in questo momento in cui, anche in Sicilia, si parla dell’utilizzo dei fondi dei PNRR. Che, senza assoluta trasparenza, non pochi pensano, che possano finire in mano ad interessi privati, aggravando così ulteriormente la situazione socio-economica ed il disagio giovanile.
Diego Acquisto
3-2-2023
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