Amicizia e convivialità nella riunione prenatalizia del Clero favarese
Succede anche questo a Favara ! una riunione conviviale del Clero, mentre entra nel vivo l’ attuazione del ricco calendario di iniziative, così come programmato col Consiglio Pastorale Cittadino, per questo periodo natalizio e di fine d’anno.
Un calendario davvero pieno e ricco di impegni di vario genere: dalla raccolta alimentare cittadina in tutti i supermercati della Città, in favore delle classi più disagiate, alla rappresentazione del presepio vivente curata, in alcuni giorni, dai frati francescani, ai tanti altri momenti di forte impatto formativo e culturale già ufficialmente annunciati.
Incontri e raduni con preghiere e tradizionali nenie canore marcatamente natalizie, secondo le nostre migliori tradizioni, che oltre che all’interno delle varie Chiese, si terranno anche all’esterno nei vari quartieri, con tanta partecipazione popolare.
Tra gli incontri di carattere specificamente culturale e formativo, quello, per esempio, del 28 dicembre alle ore 19 in Chiesa Madre, quando ci sarà la presentazione del libro di Gaetano Scorsone, dal titolo significativo “Nel segno di S. Giuseppe”.
Intanto alla viglia dell’attuazione di questo intenso calendario di lavoro, la riunione conviviale del Clero favarese in uno dei locali tipici della città, in cui tra una risata ed una condivisione divertita di esperienze recentemente vissute, e l’assaporare le varie pietanze, lo scambio franco e fraterno di pareri ed opinioni, per una migliore riuscita di quanto programmato con il laicato.
Da rilevare la presenza all’incontro conviviale di tutti, proprio tutti i chierici, dal diacono uxorato Lillo di Pasquale ai Padri Francescani Minori Fra Alfio e Fra Michele, al parroco vocazionista P. John, agli altri otto parroci, tra cui, il più giovane, don Calogero Lo Bello, parroco dell’Itria, incaricato dal Presbiterio a presiedere il Consiglio Pastorale Cittadino (CPC)…. a don Veneziano, parroco emerito,… ognuno con una sua esperienza personale diversa già maturata alle spalle; e poi ai due giovani vice-parroci don Giuseppe Gucciardo e don Salvo Casà, quest’ultimo, già laureato in medicina, che sta frequentando anche un corso particolare di specializzazione per la qualifica di terapeuta.
Ed alla luce di quanto sopra, penso che a tutti, così come a me , sia venuto spontaneo notare il variegato e ricco panorama psicologico-culturale, oltre che umano e spirituale, delle personalità diverse del Clero favarese. Ognuno con una sua specifica peculiarità e maturazione, ma tutti in comunione nel volere offrire il migliore servizio per far crescere la logica del Regno di Dio, a servizio del Popolo di Dio di questa nostra Favara, ricca di tante positive potenzialità, dove però non mancano mai i problemi.
Così, per esempio, mi pare opportuno ricordare che, con la presenza del Sindaco Palumbo, ne giorni scorsi, è stato inaugurato all’interno della Chiesa Madre, il presepio, benedetto dall’arciprete don Giuseppe D’Oriente, dove, per la prima volta fa parte dei personaggi del Presepe la statuina di “ lu carusu”. Questo per ricordare quei tanti ragazzi favaresi, a volte anche bambini, che lavoravano duramente, in condizioni proprio di semi-schiavitù, trasportando lo zolfo all’interno delle gallerie della miniere, come quella della “Ciavolotta”; dove sicuramente si vivevano scene come quelle descritte da Verga, di quel ragazzo, Ciaula che scopre la Luna .
Una serata allora, quella di ieri sera, – se vogliamo – di chiacchiere e relax, di buon vino e di ottime pietanze, con gustoso, dolce finale, … ma anche occasione di una più specifica reciproca conoscenza, per affrontare anche meglio nel prossimo futuro, alcuni temi pastorali pure importanti, con benefico influsso anche sul piano civile, dove un clima di positiva collaborazione con le autorità cittadine e le tante realtà positive della città, e risulta già – mi pare – bene avviato per un migliore 2023.
Diego Acquisto
15-12-2022
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