Affidiamo al Signore il Papa emerito Benedetto XVI
Omaggio a Benedetto XVI – (nella foto con l’Abate OSB favarese, adesso emerito, don Benedetto Chianetta, proveneinte dalla nostra Parrocchia di S. Vito) – , grande uomo di grande fede, di pazienza e di coraggio.
Sì, proprio a Lui, Benedetto XVI, Papa emerito dal 28 febbraio 2013. Un omaggio che, con grande affetto e stima vogliamo rendergli, anche come grande famiglia di Agrigento oggi, in questo ultimo giorno del 2022, apprendendo della sua morte avvenuta stamattina alle ore 9,34.
Un omaggio ad un grande uomo di cultura e dalla straordinaria, raffinata sensibilità umana, per la sua grande pazienza ed il suo eccezionale coraggio.
Pazienza e coraggio due virtù di cui c’è sempre bisogno. Anzitutto oggi ! perché nei tempi che viviamo caratterizzati dalla velocità, e quindi della cultura del “tutto e subito”, tocchiamo con mano che abbiamo anzitutto bisogno di pazienza. Che è capacità di sopportare di più, a partire dall’ambito familiare, per evitare tante disastrose conseguenze di cui spesso si viene a conoscenza.
In questo senso vogliamo ricordare l’insegnamento di Papa Benedetto, che ha direttamente governato la Chiesa dal 2005 al 2013. E che proprio rivolto ai coniugi ha avuto modo di dire: “Chi ama è paziente. Chi è paziente sa amare. La pazienza è buona se benigna, cioè finalizzata al bene del partner…rispettosa dell’altro/a secondo i suoi ritmi. Chi ama sopporta che i tempi del partner siano diversi dai propri. La crescita umana ha bisogno di tempo. Imparare l’arte della pazienza. Chi ama lascia alla persona amata il tempo per crescere e rinuncia a plasmare totalmente l’altro come lo vorrebbe”. Quanta saggezza e sapienza evangelica in queste parole.
Papa di grande coraggio, mostrato anzitutto, quando, benché emerito, nel 2019, non ha esitato a prendere la parola sullo scandalo degli abusi sessuali nella Chiesa, verso un crimine orrendo come la pedofilia, figlio di un “collasso morale”; tracciando un’analisi approfondita e impietosa su come è nato e si è diffuso questo crimine anche nel mondo ecclesiastico. Da collegare, almeno in parte, con la cosiddetta rivoluzione morale del 1968, per il fatto che la pedofilia, in quel periodo, è stat astata diagnosticata come quasi permessa e conveniente. Quantomeno per i giovani , ma non solo per loro! E questo fu per molti versi, un tempo davvero molto difficile.
“Mi sono sempre chiesto – scrive Papa Benedetto – come in questa situazione i giovani potessero andare verso il sacerdozio e accettarlo con tutte le sue conseguenze. Il diffuso collasso delle vocazioni sacerdotali in quegli anni e l’enorme numero di dimissioni dallo stato clericale furono una conseguenza di tutti questi processi”.
Grande coraggio infine quando nel 2013, vedendo che i problemi nella Chiesa aumentavano e contemporaneamente le sue forse venivano meno, senza consigliarsi con nessuno, ma davanti a Crocifisso, mettendo al primo posto la sua coscienza personale,… pigliava la decisone di dimettersi, perché la Chiesa appartiene a Cristo…e quindi aveva fiducia.
Se si fosse consigliato, i suoi collaboratori sicuramente gli avrebbero suggerito di no ! perché sicuramente si sentivano – o forse anche pregustavano la possibilità – di potere decidere e fare tutto loro; assicurando magari, di agire secondo le indicazioni ricevute.
Ma Papa Benedetto ha detto no ! ed in coscienza ha avvertito il dovere di dimettersi. Il suo gesto perciò, più che una rinuncia è stato un grande atto d’amore, non “il gran rifiuto” dantesco.
E quindi annunciate le dimissioni il 28 febbraio 2013, il 13 marzo successivo è stato eletto il suo successore, Papa Francesco.
Papa Francesco, davvero un grade dono dello Spirito alla Chiesa ! Papa Francesco, adesso è considerato la massima autorità morale dell’umanità ed il punto sicuro di riferimento per tutte le autorità politiche e religiose del pianeta, indipendentemente dalla loro ideologia politica . E sul piano religioso, di differenza di religione.
Diego Acquisto
31-12-2022
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