Ricordare giova ! Ieri ed oggi: Feste religiose a Favara a confronto, in un fecondo dibattito di un decennio fa….
Riportiamo esattamente il dibattito sui mass-media, con particolare attenzione da parte di Sicilia-TV, dell’agosto 2011, quando si parlava di “emergenza evangelizzazione…“…..da confrontare con quanto riportato quest’anno, nell’agosto scorso, dai mezzi di comunicazione sociale sulla festa di S. Giuseppe….come è stata impostata…..con la testimonianza dei Gruppi ed Associazioni che positivamente incidono sul tessuto sociale favarese………
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S. Calogero e S. Giuseppe: Due Santi a confronto. Emergenza evangelizzazione a Favara
agosto 8, 2011
FAVARA- (di don Diego Acquisto) – Mi pare che l’appello del Comitato dei Teologi, richiamato in un mio precedente servizio a proposito dei festeggiamenti di S. Calogero ad Agrigento, si dimostri drammaticamente attuale anche per altre feste religiose, che, soprattutto in questo periodo estivo, si organizzano in vari centri della nostra vasta arcidiocesi agrigentina, in occasione di feste patronali e di Santi, il cui culto è particolarmente sentito da larghe fasce di popolo.
A proposito di una festa siciliana di qualche anno fa, quell’autorevole organismo voluto dai Vescovi italiani, denunciava che l’impostazione generale rischiava di farla diventare una festa pagana, aggiungendo che costituiva un dovere per tutti “mettere in guardia da forme deviate della fede cristiana”.
Non solo. Si diceva che “la stessa enfasi posta su quel Santo …. rischiava di distogliere i fedeli dalla centralità ed essenzialità della figura di Cristo, scivolando spesso verso una forma di idolatria pagana”.
Forse, anzi penso che sicuramente ancora dalle nostre parti non si corra immediatamente questo pericolo, ma tuttavia credo che sia doveroso, per usare le parole di quell’autorevole appello, “mettere in guardia da una fede che diviene soltanto trionfalismo e teatralità esteriore, e che ha poco a che spartire con il messaggio evangelico autentico …”.
Al fine di mettere efficacemente “in guardia” i fedeli, non sembra sufficiente dividere, nell’unico manifesto che annuncia la festa del Santo, la parte liturgica e strettamente ecclesiale dalla parte ludica e “profana”, dove abbonda e sovrabbonda di tutto e di più : una variegata gamma di iniziative coinvolgenti che, se per un verso sono il segno di una vivacità e fantasia creativa ed organizzativa non indifferente, per un altro verso sollecitano un’attenta “governance” pastorale.
Perché si va dall’annuncio dei “botti” agli artistici e luminosi “giochi di artificio”, alle rappresentazioni teatrali e cabarettistiche di vario genere e natura, alle mostre d’arte sacra e non, di pittura moderna, contemporanea e futurista; all’esibizione di giocolieri improvvisati, a quella invece di barzellettisti di professione, ma di dubbio ed equivoco gusto; alle sfilate di cavalli, alle sfilate di gruppi folkloristici, di moda e di majorettes, alle serate canore e di intrattenimento, con organizzazione di festivals vari, per le varie fasce d’età; alle iniziative più diverse di svago, con tornei e gare sportive di tutti i tipi; alle benemerite iniziative di “solidarietà” e “integrazione”; all’inclusione nella fase preparatoria dei giorni precedenti la festa – (come è avvenuto a Favara per la festa di S. Calogero che si è conclusa ieri), anche, … (sentite ! sentite !) … di una tappa del concorso nazionale “Una ragazza per il cinema, moda e fotogenia”, inserita nel programma dei festeggiamenti. Così per ben venti, fortunate ragazze, definite dai mass media ”bellezza-mozzafiato”, si sono potute “spalancare” – sempre secondo cronisti – le porte per la finale regionale”. Ragazze che hanno potuto partecipare con successo, mostrando le loro bellezze ed armonie anatomiche ad un folto pubblico, devoto di S. Calogero ed “entusiasta”, ed ad una qualificata giuria di esperti.
Naturalmente non sono mancate le tre vincitrici, le cosiddette MISS, che, come d’obbligo, in queste circostanze, cioè in abiti succinti (si fa per dire !), (come del resto tutte le altre 17 ragazze che dovevano essere “esaminate” !), nella “commozione” generale (che soprattutto si è impossessata fino alle lacrime delle dirette interessate), sono state premiate ed incoronate “reginette”. Insomma una serata, che a Favara giurano non sarà facilmente dimenticata ed a cui anche il Sindaco non ha voluto mancare.
A festeggiamenti conclusi, l’interrogativo, che a Favara non poche persone responsabili e “pensose” si pongono, è se sia il caso di includere nei festeggiamenti di un Santo, anche questo tipo di manifestazioni, che, anche nella cultura corrente, sono in genere giudicate tipicamente mondane.
E proprio ieri un numeroso gruppo di 450 devoti di entrambi i sessi di S. Gaetano, che a Favara portano il nome, al maschile o al femminile, di questo Santo, non hanno voluto far passare sotto silenzio il loro onomastico. Hanno festeggiato il loro santo in modo però ben diverso : partecipazione ad una Messa solenne in Chiesa Madre e poi preghiere, con il seguito nella vicina piazza Cavour, davanti alla Chiesa del Purgatorio dove è conservata la statua di S. Gaetano: un intervento del bravo ed estroso cabarettista favarese Gaetano Schifano, a cui è seguito, come da alcuni anni, il lancio di una grande mongolfiera con la scritta “W S. GAETANO”. Una celebrazione di gioia semplice ed innocente, con un fascino tuttavia particolare , ben diverso dal tipo di festeggiamenti sopra descritto!
Non solo ! C’è da dire che a Favara prossimamente, – proprio a seguire – si svolgeranno in una diecina di giorni i festeggiamenti in onore di S. Giuseppe, con un’impostazione programmatica , mi pare, anche questa decisamente diversa.
I fedeli allora si interrogheranno sulla diversità di trattamento dei vari Santi e, in particolare, di questi due Santi, S. Calogero e S. Giuseppe, … con un certo ipotizzabile imbarazzo da parte di chi dovrà gestire gli eventi e potrà essere chiamato a fornire qualche spiegazione.
Ma, a parte tutto, – a mio giudizio – il problema sicuramente merita una qualche attenzione e sono sicuro che non sarà certamente sottovalutato dai nostri attenti pastoralisti, di concerto con le competenti autorità ecclesiastiche e curiali.
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PRECISAZIONE sul dibattito alla mia NOTA “S. Calogero e S. Giuseppe: Due Santi a confronto. Emergenza evangelizzazione anche a Favara”. —10-8-2011
Ringrazio Sicilia-TV per avere nuovamente pubblicato la mia NOTA integralmente, a seguito del servizio in cui , legittimamente, – dal giornalista che lo ha curato – il mio messaggio è stato inquadrato (a partire dal titolo) in una certa ottica e con un taglio giornalistico che, seppur legittimi, non colgono il mio pensiero o, in qualche punto, addirittura lo travisano del tutto . Niente di particolare, la cultura dei mass media ci ha largamente abituato a questo e la correttezza della Redazione e Direzione che ha pubblicato sul portale, integralmente, la mia Nota, offre ai lettori più avvertiti la possibilità di confrontare e verificare.
Il punto in cui il mio pensiero è stato completamente travisato è l’affermazione per cui io avrei dato l’ok solo per la festa di S. Gaetano, mettendo sullo stesso piano la festa di S. Calogero e quella di S. Giuseppe. A leggere più attentamente si nota che non è così. Dopo aver parlato di S. Gaetano, parlo della festa di S. Giuseppe “anche questa con un’impostazione programmatica decisamente diversa” rispetto a S. Calogero e quindi ne traggo la conseguenza, parlando di possibile “imbarazzo” che potranno avere gli organizzatori a spiegare come mai due pesi e due misure per i due Santi: sobrietà per S. Giuseppe e sfarzo, lusso, “leggerezza” per S. Calogero.
Chiarito questo, ribadisco la mia contrarietà all’inclusione di concorsi di bellezza fisica per le feste dei Santi … cosa che io, sino ad ora, non avevo visto mai a Favara e in nessun altro paese della diocesi, dove pure, – come ho elencato – si svolge una variegata e talvolta discutibile serie di manifestazioni.
Un’altra precisazione che non sarebbe necessario fare, – ma che tuttavia forse è opportuno fare – è che non nego affatto tutto il bene spirituale che tanti fedeli traggono da queste feste dei Santi….. ed hanno tratto anche da questa festa di S. Calogero a Favara …. e per questo ho parlato non di “abolizione”, ma di “emergenza evangelizzazione anche a Favara” .
Riguardo ai post pubblicati dai devoti di S. Calogero … tutti esprimono la fisionomia spirituale di chi li ha scritto …. il proprio pensiero quando c’è … alcuni post si commentano da sé…. tutti avete scelto di trincerarvi nell’anonimato… Da parte mia pur rispettando la scelta di ognuno, consentitemi di dire, anche in questa circostanza, che Favara, per migliorare celermente ha bisogno di coraggio e di chiarezza.
Malgrado i miei limiti, credo di avere avviato un dibattito su un tema molto importante e delicato, partendo da principi che non sono farina del mio sacco, ma provengono da valori spirituali e teologici contenuti nel Vangelo e nei documenti magisteriali; valori che proprio per le feste in Sicilia, un organismo qualificato come il Comitato dei Teologi ha richiamato.
Su questo richiamo torno, umilmente, ad invitare tutti a riflettere, (liberandosi da inutili animosità e sterili ripicche che servono solo a distogliere dalla riflessione nel merito), per un percorso di fede di qualità.
I pastoralisti, anche con i vostri post di commento (soprattutto gli ultimi che si sono aggiunti…), hanno materia abbondante su cui riflettere… per dare orientamenti e direttive che possano incidere concretamente e positivamente anche sulla nostra realtà favarese …. Il servizio dell’Autorità potrà fare sentire la sua voce…
Consentitemi la franchezza…. Se direttive ci saranno, io non credo proprio che arriveranno a certe conclusioni … alcuni paletti sicuramente vanno posti, come postula la retta ragione e la fede …. e non si tratta di far prevalere la mia o la tua opinione …
In qualche post mi pare di notare qualche “graffiante” osservazione personale….. che accetto con rispetto e su cui rifletto, ma francamente … mi pare fuor di posto…. su qualche giornale ho letto di peggio … scomodando addirittura l’Inquisizione, così come si fa quasi sempre nei giornali laici (nel senso più negativo del termine), quando si è a corto di argomenti, per dare addosso ad un cattolico, laico o ecclesiastico che sia …. Un modo per volermi quasi imporre di stare zitto e non disturbare …. Ho trovato un certo conforto (è azzardato quello che dico !) in qualcuna delle beatitudini evangeliche, che però richiede ben altro …
Personalmente vi confesso ancora che sento il peso di portarmi dietro il privilegio e la responsabilità di una presenza ultraquarantennale a Favara come Parroco, con tutto quello che questo significa … e se ho parlato con quel messaggio… è stato solo e unicamente per un invito serio alla riflessione per il bene di questa nostra Comunità …. Utilizzando, tra l’altro, una riflessione non mia… ma di un autorevole collegio di Teologi su una festa siciliana,…. da adattare però anche a Favara, ma non solo….
Con sensi di stima, iniziando dalla Direzione e Redazione di Sicilia TV, saluto cordialmente quanti sono intervenuti in questo dibattito, augurando un prosieguo fecondo di riflessione “ad maiorem Dei gloriam”, e buone vacanze….
Favara 10.08.2011
Sac. Diego Acquisto
Parroco S. Vito
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