Il prezzo che pagano i piccoli all’infantilismo dei grandi
Riproponiamo alla riflessione questo articolo che ha già abbondantemete superato le 5000 visite, per l’importanza della rilfessione che propone su una tematica così delicata ed importnante.
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A margine di quanto successo a Mascalucia: “Il prezzo che pagano i piccoli all’infantilismo dei grandi”—-Un’espressione che colgo sui social e che attira subito la mia attenzione e non solo! Anche se non proprio di molti come mio desiderio. Perché la pesante e significativa affermazione, richiama subito a riflettere sul terribile fatto di cronaca che sta scuotendo la coscienza di molti in questo momento, pure mentre Papa Francesco non manca continuamente di parlare della “guerra in Ucraina non “abitudine”, ma martirio di un popolo”. E mentre a Mascalucia nel catanese, una mamma di 23 anni, non sa spiegare come e perché abbia commesso il delitto di uccidere la figlioletta Elena di appena cinque anni, appena prelevata dall’Asilo. Pare che abbia poi detto di avere agito senza capire quello che stava facendo, in preda a rabbiosi sentimenti contrastanti di forte rancore e gelosia verso il compagno che da lei si era allontanato, trovando pare una nuova ragazza.
Mascalucia che oggi avrebbe festeggiato il patrono S. Vito Martire, oggi si è fermata ed ha annullato subito tutti i festeggiamenti esteriori.
Il prezzo che pagano i piccoli all’infantilismo dei grandi. In questo caso l’immaturità della madre appare evidente. Per cui il parroco don Alfio Privitera dice: “C’è un angelo in paradiso e poi c’è o una mamma che non stava bene psicologicamente o qualcuno ha combinato qualche pasticcio. La nostra società ha gli eroi e i disgraziati. “Che questa vicenda – aggiunge – diventi un motivo per riflettere sul valore della vita e sull’assistenza da dare alle persone che non stanno bene con la testa”. E noi vogliamo aggiungere soprattutto a quelli che si devono assumere tutte le responsabilità che la formazione di una famiglia comporta.
I piccoli non possono pagare questo prezzo ! ed il fatto gravissimo fa scrivere al prof. Angelo Vita (nella foto) docente al Liceo Pedagogico “M.L.King” di Favara che, purtropp0, bisogna riconoscere che “La famiglia s’è sciolta insieme all’adultità…”. Cioè, sempre per usare le sue stesse parole: “Il prezzo che pagano i piccoli all’infantilismo dei grandi è a volte la vita. Il luogo della sicurezza per antonomasia era e non è più la ‘casa’ diventata un inferno camuffato da paradiso. È una ‘casa-famiglia’ abitata da grandi-piccoli uomini dismaturi che non riescono ad assumersi la responsabilità della genitorialità. Non è l’età che ci fa crescere, ma la responsabilità, l’autostima, l’autonomia economica, la mancanza… Avvicinarsi al matrimonio, alla genitorialità senza essere accompagnati adeguatamente è un rischio che non possiamo continuare a correre. In nome e per conto dei bambini è importante iniziare a fare qualcosa a partire dalla scuola, dalla chiesa, dall’associazionismo, dai mass-media impegnati questi a promuovere modelli nichilisti svuotati di senso e strapieni di uomini-robot da mettere a guinzaglio di un modello economico disumano dedito a trarre profitto dal disagio che loro stessi alimentano…”.
Come non essere d’accordo ! Il prof. Vita – ricordiamo – è una delle tante menti pensanti di Favara, autore anche di un volume dal titolo significativo “Didattica del dis-agio” che si propone di “provare a costruire una società sana, ecologica e a misura di esseri umani, in cui sia possibile vivere felici, insieme e non isolati nelle prigioni del cinismo e dell’egoismo”.
Diego Acquisto
15-6-2022
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