Grande gioia nella Chiesa Agrigentina per la nomina a vescovo ausiliare di Roma di don Baldo Reina

Stretto ed ancora più visibile il legame con Roma della Chiesa Agrigentina.- Ci viene proprio da dire così, dopo che il nostro  don  Franco Montenegro, completato il suo servizio alla nostra Chiesa Agrigentina, è stato chiamato  da Papa Francesco a particolari servizi  nella Curia Vaticana. Ed  adesso dopo  la nomina  di ieri da parte di Papa Francesco di tre nuovi  vescovi ausiliari per la Sua diocesi, tra cui c’è anche   don Baldo Reina della nostra arcidiocesi.

Don Baldo Reina 52 anni, agrigentino doc, originario di S. Giovanni Gemini dove è nato il 26 novembre 1970,  ordinato presbitero  da S. E. Mons. Carmelo Ferraro  l’8 settembre 1995, lo stesso anno in cui  ha conseguito il Baccalaureato in Sacra Teologia, a cui è seguita nel 1998 la Licenza in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma.

Sì, don Baldo Reina,  che tante delicate mansioni ha svolto all’interno del nostro presbiterio ed a servizio della Chiesa Agrigentina, tra cui per quasi un decennio come   Rettore del Seminario maggiore di Piazza don Minzoni nel capoluogo.

Una scelta  questa di don Baldo, (come comunemente da noi chiamato, non Baldassare!)  che –  dobbiamo dire –  da qualche tempo era un po’  nell’aria;  al punto che proprio ieri quando le voci si sono fatte più precise ed insistenti, perché l’Arcivescovo Damiano aveva convocato una riunione straordinaria di Clero per comunicazioni alle ore 12, – malgrado il segreto pontificio sino a quella data ed a quell’ora –  qualche giornale  non solo locale, aveva anticipato,  pubblicandola,  la notizia.

Una notizia diventata poi, secondo le norme,   ufficiale solo però  alle ore 12, perché  pubblicata  in Vaticano e contemporaneamente  in Agrigento.

Una notizia che ha provocato nell’agrigentino una lunga ondata di  gioia e soddisfazione, a cui non ha mancato subito di unirsi, tempestivamente,  la grande famiglia  di Agrigento-Oggi.  Ed in questo senso, la data del  27 maggio 2022 difficilmente nell’agrigentino potrà essere dimenticata.

Una notizia che rinsalda e rende ancora più intenso,  visibile e concreto il legame tra la nostra Chiesa e quella di Roma, che “presiede nella carità” al servizio di tutte le Chiese del nostro Pianeta-Terra, per volontà del Suo divino fondatore.

Sì ! don Baldo Reina, è stato nominato vescovo ausiliare di Roma, assegnandogli, cosi come stabilito dal diritto, l’antica Sede titolare di Acque di Mauritania,  che potrà però seguire solo con la preghiera, perché il suo impegno di servizio specifico è  quello di affiancare  quello dell’Ordinario nella diocesi di Roma;  e precisamente della parte di diocesi  che ricade nel territorio italiano che costituisce il  cosiddetto Vicariato di Roma.

E’ bene ricordare che Papa Francesco, Vescovo di Roma, nel governo della diocesi è assistito da un Vicario da Lui scelto che è il card. Angelo De Donatis;   vicario generale che, a nome e per mandato del Papa,  “esercita il ministero episcopale con potestà ordinaria vicaria”, coadiuvato da un arcivescovo vicegerente e dai vari vescovi ausiliari nei vari settori delle sue funzioni di governo.

Ricordiamo che un  Vescovo si chiama  ausiliare perché  assegnato ad una diocesi come supporto al  vescovo diocesano titolare, o perché  impossibilitato a svolgere il proprio compito o come ausilio per le diocesi molto estese e/o densamente popolate, come in questo  caso di Roma.

Ed è bene considerare che la diocesi di Roma, di cui è vescovo titolare il Papa, successore di Pietro,  ha oltre tre milioni di fedeli.

Una diocesi particolare  allora quella di Roma, il cui vescovo titolare viene sempre scelto dal Conclave dei Cardinali; che  è   Papa, in quanto vescovo di Roma, e presiede a tutte le altre Chiese particolari del Mondo: diocesi, arcidiocesi, metropolìe,   patriarcati, legazie apostoliche  ecc. ecc.

Ricordiamo che, prima di ieri,  negli ultimi  trent’anni,  due sono stati i vescovi scelti dal Papa  dal presbiterio agrigentino: don Ignazio Zambito, nativo di S. Stefano Quisquina , eletto vescovo di Patti il 12 maggio 1989 da Giovanni Paolo II ed adesso dal gennaio 2012 emerito;  e don Salvatore Muratore, nativo di Campobello di Licata eletto vescovo di Nicosia il 22 gennaio 2009 da Papa Benedetto XVI,  ed adesso da poco più di un mese, anche lui per ragioni di età,  vescovo emerito.

Diego Acquisto

28-5-2022

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