A Favara-S.Vito, una VIA CRUCIS x la PACE
Dovunque in questi giorni, al centro come in periferia, si vivono ore di lancinante angoscia per quanto sta succedendo in Ucraina, invasa dalle truppe russe. Ore di trepidazione e di grande dolore di fronte alla crudeltà delle immagini, in cui a soffrire sono molti, pure tanti anziani e proprio tanti, tanti bambini.
Non c’è chi non resti stupefatto e contemporaneamente sgomento nel constare come appelli alla pace anche di Papa Francesco, vadano a vuoto, ignorando l’esperienza del secolo precedente, che ha fatto toccare con mano come davvero la guerra, “è un’avventura senza ritorno ed un male per tutti ed in ogni epoca”.
In tutto l’agrigentino, – (dove operano 194 Chiese parrocchiali ed oltre 150 Rettorie) – dovunque si sono elevate e continuano ad elevarsi preghiere per ottenere da Dio il grande dono della pace, esorcizzando davvero il pericolo dell’estendersi del conflitto con la disastrosa conseguenza – Dio non voglia ! – di diventare mondiale e segnare davvero la fine del mondo.
In questo senso fa davvero pensare e viene raccolto l’appello di Papa Francesco che, con forza e sofferenza, domenica scorsa all’Angelus ha gridato “È l’ora di abolire la guerra, di cancellarla dalla storia dell’umanità prima che sia la guerra a cancellare l’umanità”. E ancora: “Prego per ogni responsabile politico di riflettere su questo, di impegnarsi su questo e, guardando alla martoriata Ucraina, di capire come ogni giorno di guerra peggiora la situazione per tutti”.
E per la martoriata Ucraina anche a Favara, oltre alle preghiere che si elevano nel silenzio di tante case, dove si recita il Rosario, anche diverse iniziative di preghiera pubblica per la pace.
Forse l’ultima iniziativa nel tempo, oggi a Favara nel centro storico, zona-Calvario, Chiesa di S. Vito, per iniziativa del Gruppo Catechiste e Mamme dei ragazzi che frequentano la catechesi per completare l’iniziazione cristiana.
Centro storico che – è bene precisare – abbraccia quattro delle nove parrocchie ! e cioè oltre a S. Vito, la Chiesa Madre, il Transito e la BMV del Carmelo. Tutta una zona ormai questa che è la meno popolata di Favara, dove abbondano le case vuote perché scomode, vetuste e magari pericolanti. Mentre in periferia tanti hanno avuto la possibilità di case moderne e più comode; e quindi si sono stabiliti nelle zone periferiche dove ormai si concentra la stragrande maggioranza della popolazione favarese.
Dovunque a Favara ed anche (o forse anzi !) nel centro storico, si vivono ore di vera trepidazione e di grande angoscia per la sorte dell’Ucraina.
Tutti, a Favara come altrove, stupefatti e pure sgomenti nel veder sorgere un nuovo conflitto bellico in questo XXI secolo. La guerra che – come ha detto Giovanni Paolo II – “è un’ avventura senza ritorno , un male per tutti e in ogni epoca”.
A S. Vito, nell’incontro i preghiera, chiaramente ci si è voluti riferire all’appello di Papa Francesco, attraverso una “Via Crucis”, preparata dalle Mamme e dalle Catechiste Mariagrazia, Mirella, Franca, Sarina, Margherita, Maria, Antonio… ecc.
Una preghiera solidale con le comunità dei cristiani, cattolici ed ortodossi, dell’ Ucraina, i cui colori della loro bandiera erano presenti in un grande drappo davanti all’altare, così come in due nastri che pendevano da quella Croce dell’Anno Santo del 2000.
CROCE che è servita per la benedizione finale ed in cui c’è una scritta con l’indovinato incrocio verticale ed orizzontale che dice “Cristo TI ama e TI salva”, dove l’incrocio avviene nel TI, scritto perciò una sola volta.
Diego Acquisto
01-4-2022
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