Quanta stima ed affetto per don Mimi’ Di Naro !
A Canicattì un’apoteosi di stima e di affetto i funerali don Mimì Di Naro. Presieduti dall’Arcivescovo S. E. Mons. Alessandro Damiano si è appena concluso a Canicattì, nella Chiesa di S. Diego, il funerale di Don Mimì Di Naro, 97 anni compiuti lo scorso gennaio.
Tutto si è svolto in un’atmosfera di raccoglimento e preghiera, dove però alla fine, pima della conclusione e procedere quindi al mesto pellegrinaggio verso il Cimitero, non è mancato il momento in cui alcuni hanno avuto facoltà di parlare e dare la loro testimonianza sull’esempio meraviglioso di spirito di servizio, umano e sacerdotale, che don Mimì Di Naro ha lasciato, nei suoi quasi 75 anni di ministero sacerdotale. Prima , subito dopo l’ordinazione, per due anni a Canicattì come vicario cooperatore alla Matrice ed a S. Domenico, poi come parroco a S. Antonio Abate a Cattolica Eraclea dal 1952 al 1975, e poi per 47 anni ancora a Canicattì, : 32 anni come parroco a S. Diego, e quindi, sempre nella sua Canicattì, negli ultimi 15 anni, come Rettore della Chiesa B.M.V. del Carmelo.
Presenti al funerale le massime autorità cittadine, dal Presidente del Consiglio Comunale Prof. Domenico Licata, alla dott.sa Patrizia Bennici Vice Sindaco, nonché Assessore alle Risorse Finanziarie con delega Bilancio, Finanze, Tributi e Pari Opportunità, in rappresentanza del Sindaco Corbo, assente per improrogabili impegni istituzionali.
Nell’omelia l’Arcivescovo mons. Alessandro Damiano, precisando di non aver personalmente conosciuto don Mimì, ha comunque testimoniato di avere raccolto dai social una serie di testimonianze, di diverse categorie di persone, tutte concordi nel sottolineare lo zelo e lo spirito di servizio che hanno segnato profondamente e con continuità, i tanti anni di presbiterato di don Mimì, sia a Cattolica che a Canicattì, così come dovrebbe avvenire per ognuno, specie se chiamato nel presbiterato al servizio dei fratelli, per edificare la Chiesa-Comunità con la Parola e con l’esempio.
Come dicevamo, alla fine, prima di iniziare il pellegrinaggio verso il Cimitero, sempre in chiesa, ci sono state tre testimonianza, da parte del dottor Giuseppe Notarstefano, (nella foto) attuale presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana. Il quale proviene proprio da Canicattì’, parrocchia S. Diego, dove è cresciuto, si è formato ed è stato “lanciato” – (come ebbe a dire, con semplicità e schiettezza, in un’occasione che è stata ricordata, lo stesso don Mimì) – per servire a più vasto raggio l’Azione Cattolica.
In effetti anche Giuseppe Notarstefano, se adesso vive a Palermo, dove è nato , in verità ha vissuto gli anni della giovinezza a Canicattì, in questa nostra arcidiocesi e provincia di Agrigento, dove ha incontrato l’A. C. attraverso la frequenza del gruppo ACR, proprio a S Diego in Canicattì; sin dalla prima media, dove pure è stato educatore parrocchiale e quindi membro dell’équipe diocesana dell’ACR. Insomma se adeso opera a livello nazionale, a Canicattì e nell’agrigentino sono le radici della sua formazione, della sua esperienza associativa, e in particolare del suo impegno educativo-sociale, che lo hanno formato e forgiato, essendo anche stato nella nostra diocesi responsabile diocesano dell’ACR (Azione Cattolica Ragazzi).
A seguire, sempre in Chiesa a S. Diego, c’è stata anche la testimonianza, semplice e breve, ma chiara ed incisiva della prof.sa Gabriella Portalone, che ha parlato di come don Mimì, negli ultimi suoi dieci anni di vita, ha saputo creare una Comunità nella Chiesa del Carmine, che era abbandonata in tutti i sensi.
Ma l’ultimo intervento è stato del Prof. Domenico Licata che ha voluto farsi voce dell’intera, massima Assise Comunale, come pure della stessa Amministrazione, per l’impegno nel sociale di questo sacerdote, nella cui scuola si sono formate tante personalità, di forte spiritualità segnata dalla passione per il bene comune.
Diego Acquisto
24-3-2022