COMUNICATO – 3 maggio ritrovamento della CROCE
Arcidiocesi di Agrigento
Parrocchia S. Vito–Favara (AG)
COMUNICATO
Oggetto: 3 maggio: giornata del ritrovamento della Vera Croce.
La Vera Croce è il nome dato alla croce sulla quale Gesù fu crocefisso. La reliquia sarebbe stata ritrovata a Gerusalemme tra il 328 ed il 332 dalla madre dell’imperatore romano Costantino I, Flavia Giulia Elena. Il Vangelo dice che il luogo dove fu crocefisso Gesù si chiamava Cranio, in latino Calvarium, in aramaico Golgota.
Notizie storiche — Ricordiamo che l’imperatore Costantino, (imperatore dal 306 al 337), con il famoso Editto di Milano del 313 aveva concesso la libertà di culto a Cristiani, chiudendo cosi il lungo e terribile periodo delle feroci persecuzioni. Perciò furono possibili i lavori al colle di Gerusalemme, dove gli imperatori pagani per far dimenticare quanto era successo a Gesù di Nazareth, avevano fatto costruire un tempio pagano. –A tal proposito leggiamo che il vescovo di Gerusalemme Macario, durante il primo concilio ecumenico (Nicea 325), invitò l’imperatore Costantino a distruggere il tempio pagano nella Città Santa per ricercarvi, sotto, il sepolcro di Cristo. Così quello che l’imperatore Adriano aveva realizzato per far dimenticare quel luogo sacro, in realtà era servito precisamente per conservarne la memoria. Costantino tolse il simulacro di Venere sopra il Golgota e vi fece erigere la Basilica della Risurrezione, l’Anastasis. Ce ne dà notizia Eusebio, vescovo di Cesarea Marittima, nella sua Vita di Costantino, scritta verso il 340. I lavori furono diretti da S.Elena, la madre dell’imperatore.
La data del ritrovamento della Croce che va naturalmente fissata prima del 337, ha dato origine sin dall’inizio, in tante parti del mondo cristiano, a varie manifestazioni esterne di fede verso il Crocifisso e la Croce. E così anche in tanti nostri Comuni, come per esempio a Siculiana o Canicattì, dove però anche quest’anno bisogna fare i conti con le restrizioni alla libertà personale, previste dalla normativa in vigore per contenere i contagi del coronavirus.
AVVISO
A Favara il pensiero di tanti devoti lodevolmente va al Calvario dove sempre troneggia la CROCE. Così come avvenuto per il Venerdì Santo scorso, ognuno anche senza entrare all’interno del Calvario, (evitando ogni forma di assembramento e nel rispetto delle norme sul distanziamento), farà bene a sostare, in piazza cap. Vaccaro, un po’ davanti alla Croce in meditazione e preghiera personale, adempiendo così ad eventuali promesse e magari non trascurando le tradizionali preghiere devozionali che esprimono tanto amore alla Croce, fondamento della spiritualità cristiana.
Favara 30 aprile 2021
Il Parroco
Sac. Diego Acquisto
Parroco del Calvario ed Assistente Spirituale
della Confraternita della Santa Croce
Comments are closed.