Un augurio insolito e poco conformista per questa Pasqua
Quale augurio per questa Pasqua 2021 ! L’augurio di accogliere nel profondo il richiamo della verità, quella che ci fa veramente liberi e che per i credenti ha fondamento infallibile nella persona dell’uomo-Dio che è Gesù di Nazareth.
Questo Gesù che in questa settimana compassioniamo perché sottoposto ad ogni genere di umiliazioni, crocifisso e sepolto; ma che nel primo giorno della prossima nuova settimana contempleremo risorto, apparire alle donne ed ai suoi discepoli riuniti, ed ancora terribilmente scossi e paurosi, per augurare pace, infondere forza, fiducia, speranza perché con la sua morte, la morte è stata definitivamente vinta.
E come Papa Francesco ha voluto sottolineare, la Pasqua ci invita ad incontrarci con il Risorto nel mistero della Celebrazione eucaristica che è sempre una grazia, come è sempre grazia poter pregare insieme gli uni per gli altri, per le famiglie, per tutti coloro che sono impegnati sulla difficile frontiera della politica e del governo del Paese, e si impegnano a svolgere con forte senso del dovere e di responsabilità per il bene comune il loro impegnativo ruolo, ai vari livelli, nazionale, regionale, provinciale, comunale.
Per questa Pasqua, nella particolare situazione in cui ci troviamo, a me viene da pensare a quello che nella Bibbia il salmista invoca da Dio, al quale chiede di essere liberato dai “lacci dell’uomo iniquo…e preservato nella tenda dalla rissa delle lingue”.
Un’espressione quest’ultima che nell’attuale panorama politico-mediatico in cui ci troviamo, soprattutto in Italia e purtroppo non solo, sembra proprio adatta alla situazione, da scegliere quest’anno come un vero e proprio augurio pasquale.
Una “rissa delle lingue”, in atto in Italia, in cui abusando del prezioso dono della democrazia si provoca una crisi forse ancora più deleteria di quella della pandemia-coronavirus, che tanto ci sta provando e facendo soffrire.
Il Risorto ci assicura che solo “la verità ci farà liberi”. E sappiamo che la verità, non è qualcosa di teorico e di astratto, ma è Lui stesso, che perciò ci ha detto: “Io sono la verità”.
La fede e la ragione ci dicono che la libertà, come ogni altra facoltà, è stata data all’uomo per il suo bene. E se indubbiamente il bene della persona, come ha voluto precisare recentemente Papa Francesco, – (che segue con grande attenzione il guazzabuglio di idee che caratterizza l’attuale momento storico) – “ è tutto ciò che corrisponde a ciò che egli è per natura – cioè alla sua verità – allora solo se la libertà abbraccia la verità è buona, perché fa bene all’uomo, lo sviluppa, lo porta alla sua pienezza”.
Naturalmente sfuggendo alla “rissa delle lingue”. Auguri !
Diego Acquisto
29-3-2021
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