Lettera alla città dei Sacerdoti di Ribera
Allarme droga a Ribera con una “Lettera alla città”
Un richiamo forte a tutelare il bene sommo della vita. Una Lettera scritta e firmata dai sacerdoti di Ribera, che per questo hanno deciso di rompere ogni forma comunque camuffata di omertà, non infrequentemente praticata per tutelare o comunque mantenere un certo alone di perbenismo che però, come dimostrato, porta alla morte.
Insomma dopo le morti sospette dei giorni scorsi, che a Ribera si sono verificate di un 38 enne il cui corpo esanime è stato trovato all’interno della sua casa, e quindi il giorno dopo, la stessa cosa è avvenuta per un giovane di 21 anni, i sacerdoti riberesi hanno deciso di alzare la voce e mettere in guardia senza eufemismi su quello che sta accadendo in città.
E inutile a loro giudizio perdere tempo, e non prendere atto con un sussulto straordinario di corresponsabilità di quello che va avvenendo. E’ urgente confrontarsi con la cruda realtà.
Insomma, mentre le competenti autorità, – come è loro dovere – stanno avviando le loro ricerche con tutti i mezzi che hanno a disposizione, come prevedono le normative di legge, per i sacerdoti il problema è uno solo: lo spaccio delle sostanze stupefacenti, a cui bisogna subito porre rimedio con tutti i mezzi possibili, frutto di un impegno comune e condiviso.
Basta leggere la lettera per rendersi conto dello stato d’animo degli autori che parlano del “FENOMENO DROGA” “molto presente nel territorio riberese…sia a livello di consumo che di spaccio… che coinvolge adolescenti, giovani, adulti e giovani coppie”.
La richiesta che pubblicamente e comunitariamente fanno, senza possibilità di equivoci, i sacerdoti…. è chiaramente scritta. Ecco: “ Noi Sacerdoti desideriamo farci promotori attivi di interlocuzione con il Sig. Sindaco, le Forze dell’Ordine, il S:E:R:T:, le varie Istituzioni, le Famiglie e i Giovani per far fronte comune con una progettualità sinergica e condivisa per dare risposte valide che aiutino i nostri ragazzi e i nostri giovani a riappropriarsi della bellezza della loro vita e dei loro sogni…”.
Diego Acquisto
12-11-2020
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