L’America deve condannare più decisamente il razzismo. Su Radio RF 101 … ieri 15 giugno

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Nessuna tolleranza per il razzismo, ma no alla violenza…..forti e chiare le parole di Papa Francesco in riferimento alle proteste negli Stati Uniti per l’uccisione di George Floyd: “Non possiamo pretendere – ha aggiunto – di difendere la sacralità di ogni vita umana e chiudere gli occhi su razzismo ed esclusione”….quindi condanna  senza se e senza ma di ogni forma di razzismo ma anche della violenza che ne è seguita contagiando diverse città degli Stati Uniti.

Sono i pensieri che il Papanei giorni scorsi ha rivolto  ai fedeli di lingua inglese “Nulla si guadagna mai con la violenza e tanto, proprio tanto invece  si perde”.  E quindi la preghiera per il riposo dell’anima di George Floyd e per tutti gli altri che hanno perso la vita a causa del peccato di razzismo.

Parole proprio per gli Stati Uniti dove è dilagata la protesta per la morte dell’afro-americano George Floyd nel modo come tutto il mondo ha visto,con le immagini che tutte le emittenti televisive hanno mostrato …….. Terrificante vedere un uomo a terra già ammanettato con un poliziotto che gli mette un piede sul collo …. e quel malcapitato implorare …  “sto soffocando”…. “sto soffocando” … ed il poliziotto  che fa ?…. resta impassibile, non solleva il piede e quell’uomo muore soffocato ……Le poteste per il comportamento del poliziotto non potevano mancare a non sono mancate …… comunque non si può giustificare, anche se comprensibile la reazione violenta…..violenza poi chiama ancora violenza …..sangue chiama sangue, con una violenza ancora più assurda ed inumana di quella che si vuole e si deve condannare…..sempre condannare….  come pure si deve punire …….

Nella protesta generaleche  è dilagata ed in parte sta ancora dilagando non poteva mancare e non è mancata la voce dei Vescovi che senza incertezze subito hanno detto di non potere chiudere un occhio ed hanno alzato forte la voce per la morte di George Floyd, un afroamericano disarmato ucciso, durante un arresto a Minneapolis nello Stato del Missouri…… un episodio tristissimo che, ha riacceso una conversazione secolare e mai sopita sul razzismo in America. Mentre dilagano le manifestazioni pacifiche e le proteste violentissime. Tutto questo, nella nazione in cui gli afroamericani hanno il doppio delle probabilità rispetto ai bianchi di essere fermati dalla polizia e ricercati….; in particolare  sette vescovi statunitensi, a capo di altrettante Commissioni nella Conferenza episcopale, hanno voluto ricordare che il razzismo: “è un pericolo reale …. reale  e presente che, specie dopo questo episodio, senza perdere altro tempo,  deve essere affrontato frontalmente”.

Intanto le proteste violente che hanno incendiato le strade di una trentina di città degli Stati Uniti e le molte altre pacifiche che attraversano incroci e piazze in altrettante metropoli, e spesso contemporaneamente nella stessa, mostrano che questa morte di George Floyd, ha riacceso una conversazione secolare e mai sopita sul razzismo in America.

Al di là dei dibattiti sulle tattiche che i dimostranti stanno usando e su chi è e non è coinvolto, rimangono centrali i modi brutali con cui gli afroamericani vengo trattati nel Paese, soprattutto dalle forze di polizia.

Gli uomini di colore hanno una probabilità su 1.000 di essere uccisi dalla polizia. Gli afroamericani hanno il doppio delle probabilità rispetto ai bianchi di essere fermati dalla polizia e ricercati. Quando vengono uccisi, i loro omicidi hanno meno probabilità di essere risolti. Vengono inviati in prigione con più frequenza e ricevono pene detentive più lunghe, secondo alcuni  siti di informazione indipendente.

Le disparità razziali, poi, non si limitano solo alla giustizia penale. Le disuguaglianze sono presenti in tanti aspetti della vita americana,… non ultima la crisi del Coronavirus che ha ucciso più afroamericani e ha colpito le aree dove vivono assieme ad altre minoranze.—–Il caso della morte violenta di Floyd non è l’unico. Pochi giorni prima, c’erano stati qua  e là altri casi……e non era mancata la voce di chi aveva condannato il modo di procedere della polizia….

Per esempio aLouisville, una ragazza negra  era  stata colpita da agenti in borghese che hanno fatto irruzione nella sua casa senza bussare. Il fidanzato della giovane temendo una rapina ha aperto il fuoco e i poliziotti hanno colpito a morte la ragazza che lavorava come operatrice sanitaria nella gestione delle emergenze. L’arcivescovo del luogo, in una lettera al sindaco aveva espresso il suo sostegno alle proteste pacifiche “dando voce al dolore della comunità ed al desiderio di verità e giustizia”, ma espresso forte condanna per la “violenza insensata”.

“Il razzismo in America insommanon è una cosa che appartiene al passato o semplicemente una questione politica usa e getta da condannare quando è più conveniente. È un pericolo reale e presente che deve essere affrontato frontalmente”.A scriverlo sono sette vescovi a capo delle commissioni che nella Conferenza episcopale Usa si occupano di razzismo, sviluppo umano, affari afro-americani, ecumenismo e dialogo. “Siamo con il cuore spezzato, sofferenti, indignati –scrivono i presuli – dal guardare l’ennesimo video di un uomo afroamericano ucciso davanti ai nostri occhi ed è sorprendente che accada a poche settimane da molti altri eventi simili.—-Né in America, né altrove … e quindi neanche noipossiamo e dobbiamo chiudere un occhio …. Tutti abbiamo il dovere culturale,morale e spiritualedi sostenere   appassionatamente quanti lottano per la giustizia, per l’uguaglianza, contro ogni forma di razzismo comunque camuffato …. spiritualmente uniti anche con quei poliziotti che  abbiamo visto inginocchiati … per condannare l’accaduto. L’uccisione di George Floyd è stata insensata e brutale, un peccato che grida  vendetta – come si diceva – al cospetto di Dio …. Vendetta nel senso però non di rancore, odio …in questo caso ma di amore …. sì amore  per la giusta e severa punizione che  deve essere irrogata e  così poter portare chi ha mancato, chi si è reso colpevole  a ravvedersi …..  perché le pene hanno e devono avere funzione pedagogica e rieducativa …..insomma una punizione deve gridare amore al cospetto di Dio… amore per attuare  giustizia sulla terra ……..

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