AUGURI di BUONA PASQUA cioé di vita e di risurrezione
AUGURI PASQUALI nel fascino delle idee, da impattare con la realtà, passando prima dal Venerdì Santo…….!
Quello della Pasqua è un messaggio dal fascino meraviglioso, perché parla di risurrezione e di vita, passando però prima dal Venerdì Santo, che è l’ora delle tenebre, in cui la potenza del male sembra prevalere.
Quest’anno sul piano generale per l’Europa e l’Italia l’ora delle tenebre pare plasticamente significata oltre che dalle notizie terrificanti che arrivano dalla vicina Libia, dal recente, spaventoso incendio a Parigi della Cattedrale di “Notre Dame”, rimasta in piedi nella struttura essenziale.
Ma in mezzo a tanta rovina, davvero incredibile che, misteriosamente, sia rimasta salda la CROCE. Forse per ricordarci che davvero, come sempre ha suggerito la spiritualità cristiana, la Croce è l’unica certezza e la sola speranza da cui ripartire. E già pare che si stiano predisponendo al meglio le cose per la ricostruzione.
Passando dal grande-generale, al piccolo particolare della realtà quotidiana spicciola, sul piano locale, il messaggio pasquale deve confrontarsi con una realtà fatta di tanti magari insignificanti e piccoli, ma fastidiosi problemi che chiedono un supplemento di impegno sicuramente da parte di tutti, semplici e comuni cittadini e, ancora di più, da parte di chi è stato democraticamente chiamato a responsabilità di governo ai vari livelli.
La democrazia è un valore prezioso che la Pasqua vuole ogni anno rafforzare, raccogliendo anche spunti e suggerimenti che nel libero dibattitto vengono fuori sui mass media e sulla stampa; richiamando le persone che hanno responsabilità a tutti i livelli decisionali, politico, amministrativo, imprenditoriale, aziendale, ecc. mettendo decisamente da parte ogni forma di pigrizia per il proprio quieto vivere o peggio ancora per i propri interessi particolari.
Mi colpisce mentre scrivo questa nota un piccolo segno, che magari per tanti passerà del tutto inosservato !
Che cioè dalle nostre parti, proprio in questi giorni che ci preparano alla Pasqua, per mezzo di persone qualificate, già da tempo impegnate nel sociale con attenzione particolare ai problemi del nostro territorio, irrompa la notizia di una nuova forma di didattica, già altrove da qualche anno positivamente sperimentata.
Mi riferisco all’annuncio che parte da Favara su un volume di recentissima pubblicazione sulla “DIDATTICA DEL DIS-AGIO”, che nel suo dispiegarsi punterà soprattutto alla prevenzione, non solo attraverso la competenza emotiva, ma anche attraverso un controllo ed una serena e corretta gestione delle emozioni.
Augurando successo alle persone qualificate che la stanno lanciando, come l’autore Angelo Vita e Gabriella Bruccoleri, persone notoriamente impegnate nel mondo della scuola, con l’editore di Medinova Antonio Liotta, ci sembrano sicuri gli effetti positivi che nel tempo sul tessuto sociale si potranno riversare in tutti gli ambiti della vita sociale, compreso quello politico-amministrativo, a vantaggio della collettività.
Perché viviamo in un tempo in cui tante nuove idee fanno quasi irruzione, stravolgendo il nostro modo di vivere, provocando umori e reazioni emotive, che tentano di ridisegnarne uno nuovo nel concreto della vita spicciola, con inevitabili riflessi in tutti i settori, da quello ecclesiale a quello politico, a quello lavorativo, amministrativo e relazionale. Padroneggiare le emozioni e saperle correttamente gestire potrà evitare il disagio, ma non solo !
La Pasqua imminente, anche attraverso nuove intuizioni culturali, ci dia la gioia di essere fratelli, rispettandoci e volendoci bene nella diversità dei doni, delle sensibilità, delle emozioni ed opinioni.
Il Risorto vuole garantire la vita vera che è amore e servizio, contro ogni forma di egoismo comunque camuffato, risorgendo con forza nuova nelle cose qualitativamente migliori in cui crediamo.
Il mistero della morte-risurrezione di Gesù è il mistero della vita, dove ci sono segni di morte e segni di vita. E la Pasqua ci ricorda che la morte è solo la penultima parola, perché l’ultima è la vita. La cultura è la spiritualità cristiana hanno un fondamento sicuro ed incrollabile: il sepolcro vuoto, perché l’uomo-Dio, Gesù di Nazareth è risorto.
Diego Acquisto
17-4-2019 – giovedì santo
Comments are closed.