Un problema delicato di valenza democratico-costituzionale :Ministro accusato di sequestro di persona
Qualche considerazione sul problema europeo di più scottante attualità, con un Ministro italiano accusato di sequestro di persona. Mi pare di cogliere il comune sentire della stragrande maggioranza che dice sì all’accoglienza ! ma un no deciso all’immigrazione incontrollata e clandestina, peggio ancora se finalizzata alla tratta.
E mi viene da chiarire subito però, che quel sì all’accoglienza, naturalmente, a giudizio unanime, non può significare che il peso dell’accoglienza debba ricadere su un solo paese.
E la nostra Italia, è quella che sicuramente ha fatto se non proprio di più di tutti i paesi europei messi assieme, certamente proprio abbastanza.
Come opportunamente ha voluto sottolineare anche Papa Francesco, quando a conclusione della GMG di Panama, ha affrontato ancora una volta questo spinoso argomento, nominando gli Stati a cui, su questo fronte, nulla si può davvero rimproverare.
Un’accoglienza che deve essere nel dna del cristiano ed anzi della persona umana, indipendentemente dalla fede che si professa,… ma che, come faceva anche notare qualche anno fa il direttore-Caritas di Agrigento Valerio Landri, deve essere accompagnata da una saggia politica che “non può mai prescindere dal tessuto sociale locale“.
Ed il riferimento preciso era allora alla protesta di Siculiana per il caso di Villa Sikania che ammassava il doppio o addirittura forse il triplo, se non di più ancora, di quante persone avesse potuto legalmente ospitare.
Ed ancora ! oltre a questo fatto di una gravità non trascurabile per tutti i problemi ovviamente connessi, è legittimo che il tessuto sociale non debba temere pericoli per la propria sicurezza, ….ma anzi , con l’osservanza della legalità e la necessaria informazione, potere vedere il migrante come una risorsa e non come un pericoloso invasore.
Una comunità quella di Siculiana che perciò – (a giudizio allora unanime, di cui si faceva interprete anche Landri) – aveva ragione di protestare, così come avveniva in tante altre parti d’Italia, indipendentemente dal colore politico degli amministratori locali, dove pure la legalità ed il rispetto della dignità delle persone si vedevano palesemente trascurati, se non proprio calpestati.
Sotto gli occhi di tutti era che favorire un’immigrazione senza regole, controlli e ragioni, spesso creava un vero e proprio business sotto mentite spoglie morali ed umanitarie. Non solo. Magari, non infrequentemente, si rendevano alcune tra le più belle città d’Italia spesso invivibili, ostaggio di un degrado e di una povertà importata da sbandati, forse anche criminali fuggitivi e campi rom.
Dopo l’esito delle elezioni politiche del 4 marzo dello scorso anno, in cui il problema migranti ha avuto sicuramente una notevole influenza, la politica al riguardo ha subito un brusco cambiamento, con altri problemi che hanno indotto una parte della magistratura inquirente ad ipotizzare il grave reato di sequestro di persona da parte di un Ministro in carica.
In attesa di sapere come la pensa il Parlamento, noi possiamo solo cogliere gli umori della pubblica opinione che ci sembrano quelli indicati all’inizio, subito dopo il titolo.
Un no deciso all’immigrazione incontrollata e clandestina; sì invece all’accoglienza nella legalità e nel rispetto delle dignità delle persone, anche di quelle che accolgono, la cui sicurezza non solo fisica deve essere tutelata. No ancora più deciso, senza se e senza ma, alla tratta con migranti che “accettano” persino di farsi espiantare organi pur di pagarsi la traversata del Mediterraneo. O peggio ancora con la prostituzione forzata, che diverse riviste descrivono come “un cappio” per un viaggio di sola andata verso un Paese immaginario e sognato migliore. Ed in questo modo – si scrive – che in Italia, sulle strade italiane si contano centomila donne costrette a vendere il proprio corpo, vittime quindi di un sistema che le riduce in schiavitù, stuprate, violate fisicamente e psicologicamente .
Proprio per questo Papa Francesco, nel corrente mese che ormai si avvia alla conclusione, ha affidato agli associati all’Apostolato della Preghiera, – (un’ associazione presente in tutte le parrocchie italiane e non solo) – l’ intenzione giornaliera di preghiera che sollecita all’ “accoglienza generosa delle vittime della tratta delle persone, della prostituzione forzata e della violenza”.
E con la preghiera l’invito del Papa ad approfondire il problema ed a trovare le migliori soluzioni, per risolverlo alla radice; ed intanto fare di tutto per arginarlo e ridurlo.
Diego Acquisto
16-2-2019
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