Festa della Repubblica con un Governo politico appena in carica
Un nuovo Governo che a breve – (pare tra martedì e mercoledì prossimi) – con la fiducia dei due rami del Parlamento sarà nella pienezza dei suoi poteri. Potranno così essere avviati gradualmente a concretezza i punti del “contratto” che le due formazioni politiche Lega e Movimento 5-Stelle hanno presentato agli italiani.
Due formazioni politiche assai diverse, che pure in campagna elettorale si erano fortemente scontrate, sono riuscite a trovare tuttavia la necessaria convergenza su alcuni punti.
Pare che sia prevalso proprio il senso di responsabilità al fine di dare un Governo al paese-Italia. Non solo ! anche , con l’ambizione consapevole e dichiarata di avviare per l’Italia una fase decisamente nuova, chiaramente sintetizzata nell’etichetta annunciata di “Governo del cambiamento”.
Dopo i tanti colpi di scena, i clamorosi rovesciamenti di fronte e le stesse violenze verbali poi rientrate, forse non poteva essere più palpabile, con soddisfazione quasi generale, l’affermazione democratica del senso di resposanbiltià per la positiva conclusione di tutto.
Ed è quello che ha tenuto a sottolineare il Presidente Mattarella, che cioè l’Italia democratica trova sempre il modo per comporre anche aspre tensioni guardando al bene comune ed al grande valore della coesione sociale .
Così come è avvenuto, in un contesto storico assai diverso e con uomini di diversa formazione e sensibiltà poltica, 72 anni fa, proprio all’inizio della nostra Repubblica.
Quando dopo una campagna elettorale rovente, in un contesto ideologico di forte contrapposizione, iniziando a lavorare per la nuova Costituzione, i componenti dell’Assemblea Costituente seppero trovare per senso di resposanbiltià le necessrie convergenze per approvare la Carta Costituzioanle, che ancora vige in Italia e che è considerata tra le migliori del mondo.
Cosi in questa occasione, proprio ieri, dopo quasi tre mesi dal voto del 4 marzo, e dopo tanti incontri e scontri, un governo politico che più politico non si può, si è riusciti a farlo nascere. E nel rispetto di tutte le procedure non solo sostanzaili, ma anche fornali, grazie anche alla saggia ed illuminata regia del Presidente Mattarella.
La qualifica di politico al Governo, pur in presenza di un presidente del Consiglio, come il prof. Giuseppe Conte, che alcuni si ostinano a considerare tecnico, risulta indiscutibile data la presenza come vicepremier dei due leader, Luigi Di Maio e Matteo Salvini; ministro del Lavoro il primo e dell’Interno il secondo.
Terminate tutte le discussioni, c’è da agurare solo buon lavoro; un lavoro sostanziato da molti fatti e da poche parole, specie se autoreferenziali.
In questo senso sarà assai oppoprtuno ricordare che il popolo nelle ultime elezioni ha bocciato l’auto-esaltazione degli uomini e del partito di governo, che fino all’ultimo hanno continuato a raccontare una realtà diversa, fatta invece di crescenti disuguaglianze, palesi sperperi ed ingiustizie, impoverimenti ed inarrestabile scomparsa della classe media.
Se il nuovo Governo avvierà decisamente una fase diversa staremo tutti a vedere e valutare.
Ed i primi a goderne –se in buona fede – dovrebbero esere anche quei politici che negli ultimi cinque anni sono stati al Governo.
N.B.– Dopo i festeggiamenti della Repubblica ……..una considerazione…….
Il PD farebbe bene ad ascoltare i suggerimenti di tanti che sono in sintonia con il consiglio dell’avv. Mimmo Russello, cosi come postato sui social, con l’invito accorato ad un’ampia riflessione, cnvocando il Congresso straordinario, cos’ come promesso, per riflettere seriamente sull’esisto disastroso del vito del 4 marzo u.s…..
Dannoso x l’Italia e controproducente anche dal punto di vista politico-elettorale favorire allarmismi o cercare di concentrare l’attenzione unicamente sui diritti cosiddetti civili, che da sempre pare proprio che siano stati usati, al momneto opportuno, per distrarre l’attenzione dai problemi concreti……l’esito delle elezioni e il contratto di Governo da parte della Lega e del Movim.5-Stelle dovrebbe insegnare qualcosa, se si vuole capire…Che cioè i cittadini sono concentrati sui problemi concreti di eliminazione dei privilegi, di sperpero del denaro pubblico, di giustizia sociale, del lavoro, della povertà spaventosamente aumentata, delle diseguaglianze mai così evidenti e scandalosamente ignorate……
Il futuro del consenso elettorale dei cittadini si gioca sulla concretezza e non sulla propaganda …e quando i cittadini decidono di punire un Partito che non ha risolto o non è riuscito a avviare seriamente a soluzione i problemi concreti, che anzi si sono aggravati, non si lascia intimorire o distrarre da nessuna ideologia….
È forse finito definitivamente il tempo delle contrapposizioni ideologiche……..il futuro poltico dei Partiti e/o Movimenti si gioca solo sui porblemi concreti che interssano e otccano la vita spicciola della gente. I gradni principi se mai devono portare ad una concretteza di impegno nel campo soprattutto della giustizia sociale !………mi pare che sia quello che ha cercato, spesso invano, di ricordare la DSC.
Diego Acquisto