Per i politici italiani, un corso di formazione con un unico insegnante
Se si seguisse l’esempio e l’insegnamento di Papa Francesco ! Con la sua disarmante semplicità di vita e di linguaggio, accogliendo e valorizzando l’aiuto di pochi, con coraggiosa tenacia, non c’è dubbio che Papa Francesco sia già riuscito e va riuscendo ad avviare quel salutare cambiamento di cui la Chiesa, avvertiva il bisogno per essere meglio “segno e strumento” di salvezza nel mondo.
Nella nostra epoca dei social, la sua parola semplice, scarna ed umanizzante incide non poco nel tessuto sociale, provocando sconvolgimenti più o meno immediatamente avvertiti sul piano politico.
Dove, gli esperti che sono nella camera dei bottoni, non riescono nemmeno a tagliare significativamente sprechi, privilegi, enti e spese inutili.
Sembra evidente la difficoltà in cui anche in Italia si muovono in questi giorni le forze politiche tradizionali cosiddette di destra, di centro o di sinistra. Forze che fino a qualche anno fa coagulavano il massimo dei consensi.
Diffusa e palpabile è la sfiducia popolare, in conseguenza del fatto che queste forze, ognuna con il proprio leader, alternandosi magari al potere, non hanno saputo approvare poche e semplici leggi “strutturali” per rendere più equa una società, in cui le diseguaglianze, specie nell’ultimo lustro, sono enormemente aumentate.
Come è del tutto evidente non sono serviti i bonus ed altri provvedimenti simili. E gran parte di popolo che non manca di fiuto, sin dall’inizio li aveva giudicati negativamente, come fumo negli occhi e solo per conquistare consensi in periodo elettorale.
Su tutta questa situazione, oltre alle parole e all’esempio di Papa Francesco non sono mancati altri appelli di autorevoli uomini di Chiesa, come quello del segretario della CEI Mons. Galantino, quando ha ammonito che “i populisti non si combattono con altri populismi, … populismi fatti da proposte campate in aria, ma con politiche attive per i giovani e il Mezzogiorno”.
Nel dibattito in corso mi pare di cogliere un anelito ed una convinzione che nessuno mette in dubbio. Che cioè la democrazia vive di ricambio…..tenta di cambiare….proprio nel ricambio ha il suo DNA …
E se i Partiti non rispondono, sorgono i Movimenti, accolti anche con tutte le incognite da mettere in conto !…….ed i politologi ammoniscono che sarà difficile anzi impossibile, senza un vero cambiamento di marcia, che i cittadini tornino rassegnatamente ai Partiti da cui sono stati abbondantemente traditi e dai quali dovessero ricevere ancora (incredibilmente) solo parole , parole….promesse ….. con strategie di distrazione di massa.
I grandi politici di oggi, quelli che sono sulla scena e si presentano più spesso alla TV, magari con spocchia e sicurezza, … che rappresentano o pensano di rappresentare davvero le esigenze del popolo sovrano, forse farebbero davvero bene ad organizzare un bel corso di formazione politica, – quella con la lettera maiuscola – e, come leggo da qualche parte, accogliere il suggerimento di scegliere “ come professore, un unico umile insegnante: Papa Francesco”.
Diego Acquisto