NELLA BUFERA il COMUNE di FAVARA
Notiziario di Telepace – giovedì 12.06.2003
NELLA BUFERA il COMUNE di FAVARA CONFERENZA-stampa del Sindaco AIRO’
servizio di don Diego AcquistoNella bufera il Comune di Favara, per un blitz del Corpo della Forestale che, su mandato del PM Lucia Brescia, ha sequestrato telefonini e computer del gabinetto del Sindaco Lorenzo Airò, in conseguenza di un’indagine su una presunta lottizzazione abusiva a Timpa dei Palombi negli anni 1999-2000, con relazioni tecniche da lui firmate nella qualità di agronomo. In seguito al sequestro, risulta paralizzato, con le conseguenze di disagio facilmente intuibili per i cittadini, il Gabinetto del Sindaco Airò, che, questa mattina, nel corso di un’affollata conferenza – stampa , ha voluto chiarire, in modo pacato e sereno, i termini della vicenda, da cui risulta assolutamente estraneo il Comune di Favara, anche per quanto riguarda la territorialità in cui si sarebbero svolti i fatti illegali, e per questo appaiono davvero incomprensibili le decisioni del Magistrato.
Espressa amarezza per la spettacolarizzazione della vicenda, e qualche perplessità per la coincidenza di quanto avvenuto, esattamente col primo anniversario del suo insediamento, il Sindaco Airò ha voluto subito precisare di nutrire completa fiducia nella Magistratura e di essere assolutamente sereno e disponibile a collaborare per ogni possibile chiarimento. Il suo coinvolgimento, assieme ad altri 80 professionisti – ha precisato Airò – è come tecnico agronomo, la cui competenza non è affatto di natura urbanistica, ma unicamente verte sulle condizione climatiche ambientali, sulla natura dei terreni, sul loro rilevamento produttivo in relazione alle colture da impiantare. Le poche, quattro o cinque, relazioni da lui firmate nel periodo in cui esercitava la libera professione, libero da qualsiasi carica di carattere amministrativo, sono state fatte con impegno e professionalità. Ha tenuto a precisare di non avere personalmente proprietà alcuna, che alcuni appezzamenti da tempo appartengono ad alcuni suoi familiari, e che forse qualcuno ha voluto esportare i veleni di Agrigento a Favara, per finalità politiche non chiare. Per quanto riguarda il coinvolgimento del Comune poi, il dott. Lorenzo Airò, tenendo a precisare di parlare come Sindaco, riecheggiando il linguaggio di qualche altro ben noto personaggio, ha detto: “Non ci sto”, non ci sto che sia coinvolto il Comune di Favara che con la vicenda non c’entra proprio niente da nessun punto di vista. Anzi ha rivendicato al Comune di Favara, sin dall’inizio della sua gestione, esattamente un anno fa, dopo l’elezione al ballottaggio, con una larga messe di suffragi popolari, un nuovo impegno per la legalità, di cui l’assunzione in servizio della mamma di Stefano Pompeo, ha voluto essere un segnale preciso ed inequivocabile. Alla luce di questo ben visibile impegno per la legalità, portato avanti senza tentennamenti e con grande determinazione dalla sua Amministrazione, il Sindaco Airò ha fatto notare, come appaia giustificato lo sbigottimento ed il disorientamento di non pochi cittadini per quello che ha deciso la Magistratura, circa il sequestro dei computer del Comune. Ricordiamo che con l’elezione di Airò a sindaco, Favara, ha voluto mettersi alle spalle quella stagione di polemiche e di lacerazioni, che aveva caratterizzato la precedente legislatura.
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