“La funzione sociale ed educativa degli ORATORI”
Notiziario di Telepace – giovedì 26.8.2004
“La funzione sociale ed educativa degli ORATORI”
servizio di don Diego Acquisto
“La funzione sociale ed educativa degli ORATORI” è il tema di una tavola rotonda che si svolgerà a San Benedetto del Tronto, venerdì 3 settembre, nel quadro delle iniziative promosse dall’Azione Cattolica per presentare il progetto formativo del suo nuovo Statuto; iniziative che avranno il loro culmine domenica 5 settembre a Loreto, nel Santuario che ospita la Santa Casa di Nazareth, con la solenne celebrazione presieduta dal Papa, che beatificherà tre militanti dell’Associazione. Anche oggi, come nel passato, l’Azione Cattolica, spende gran parte del suo impegno per la formazione dei ragazzi, giovani ed adulti, sostenendoli nella loro crescita, non solo nella fede, ma anche nella loro coscienza civile di cittadini. Far crescere coscienze forti a partire dall’ordinarietà quotidiana. In questa ottica pedagogica, la programmazione della tavola rotonda sul ruolo degli oratori. A discutere si ritroveranno personalità espressive di diverse competenze: l’arcivescovo di Genova, Card, Bertone (salesiano), il Presidente del Centro Sportivo Italiano, la presidente dell’Azione cattolica, il Presidente della Regione Marche, che ha varato di recente un provvedimento di sostegno agli oratori, e il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Gianfranco Fini. Tutte persone istituzionali coinvolte nel problema. Fini, in particolare, è stato invitato perché il Governo, di cui è membro autorevole, ha promosso una legge che valorizza la funzione sociale degli Oratori. L’appartenenza politica è del tutto trascurabile. Come lo è l’appartenenza diessina del Presidente della Regione Marche. Contano insomma i fatti. L’aver prodotto qualcosa di utile per la Gioventù. Un tema, quello degli Oratori, particolarmente sentito nella nostra diocesi, dato che fin dall’inizio del suo servizio pastorale, il nostro arcivescovo Mons. Carmelo Ferraro, nel suo programma pastorale di attenzione ai giovani, ha puntato con particolare determinazione alla nascita degli oratori, come luogo non solo di incontro e di svago, ma soprattutto di riflessione e formazione, verso cui convogliare le risorse disponibili, umane ed economiche, destinando a questo scopo anche una notevole percentuale dei fondi dell’8 per mille, ricevuti annualmente dalla CEI. Così sono nate diverse realtà, nell’ambito di un preciso progetto mirato alla prevenzione della devianza minorile in zone particolarmente difficili della realtà agrigentina, dove maggiore era l’esigenza di avere un sicuro punto di aggregazione. L’oratorio agganciato alla rete capillare delle parrocchie, nella pratica concreta si rivela una delle più felici intuizioni “sociali” della chiesa e rappresenta un’opportunità di dialogo educativo soprattutto là dove tensioni e insofferenze ad ogni regola sfociano nella devianza. Farebbero bene tutti gli Enti Locali, spesso tanto solleciti a finanziare, anche eccessivamente, iniziative davvero discutibili, a prestare maggiore attenzione alla realtà degli oratori, riconoscendone anche con adeguati finanziamenti l’alto valore sociale.
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