Festa di San Tommaso Apostolo
mercoledì 03.07.2002
Festa di San Tommaso Apostolo
servizio di don Diego Acquisto
Festa liturgica oggi di S. Tommaso apostolo, al quale si fa torto, ricordando solo il suo momento famoso di incredulità dopo la risurrezione. Perché, lui è ben altro che un seguace tiepido. Anche se credere non gli è facile, ed egli non vuol fingere che lo sia. Nel Vangelo vediamo infatti che Tommaso dice sempre le sue difficoltà, si mostra com’è, e con questo suo comportamento, ci aiuta, se come ha scritto S. Gregorio Magno “L`incredulità di Tommaso ha giovato a noi molto più, riguardo alla fede, che non la fede degli altri discepoli”. Nell’ultima Cena lo vediamo come interrogante un po’ disorientato. Gesù sta per andare al Getsemani e dice che va a preparare per tutti un posto nella casa del Padre, aggiungendo: “E del luogo dove io vado voi conoscete la via”. Obietta subito Tommaso, candido e confuso: “Signore, non sappiamo dove vai, e come possiamo conoscere la via?”. Come uno studente un po’ lento a capire , ma sempre schietto, quando non afferra bene una cosa, parla subito. E Gesù riassume per lui tutto l’insegnamento: “Io sono la via, la verità e la vita”. Una sintesi meravigliosa di tutto l’insegnamento del divino maestro, una sintesi che forse non avremmo avuto, senza l’apostolo Tommaso. Giudeo, nato in Galilea, di umilissime origini, Tommaso era probabilmente pescatore. Lo incontriamo tra gli Apostoli, senza nulla sapere della sua storia precedente.
Per il suo temperamento estremamente concreto, improntato al realismo e scarsamente portato all’entusiasmo facile, ci aiuta a maturare nella fede con la sua testimonianza specifica, offerta in rapporto alla sua sensibilità e personalità.
Riparò alla sua incredulità sulla risurrezione del Signore con la professione di fede fatta otto giorni dopo: “Mio Signore e mio Dio”.
La vita di Tommaso è un lungo itinerario di maturazione, che parte dal realismo umano e arriva alla conoscenza nello Spirito. Secondo la tradizione, dopo la Pentecoste, l’Apostolo Tommaso, pare che abbia varcato i confini dell’Impero Romano, annunziando il Vangelo in Persia e in India, dove coronò la sua testimonianza col martirio.
Ignoriamo quando e dove sia morto. Alcuni testi attribuiti a lui (anche un “Vangelo”) non sono ritenuti attendibili. A metà del VI secolo, un mercante egiziano scrive di aver trovato nell’India meridionale gruppi inaspettati di cristiani; e di aver saputo che il Vangelo fu portato ai loro avi da Tommaso apostolo. Sono i “Tommaso-cristiani”, comunità sempre vive nel XX secolo e fino ai nostri giorni, anche se di differenti appartenenze: al cattolicesimo, a Chiese protestanti e a riti cristiano-orientali.
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