FAVARA: 12° GIORNATA MONDIALE del MALATO
Notiziario di Telepace – giovedì 12-02.2004
FAVARA: 12° GIORNATA MONDIALE del MALATO
servizio di don Diego Acquisto
Con una suggestiva processione con le lampade accese, o – come si dice, con un termine ben noto a quanti si sono recati in pellegrinaggio a Lourdes – “aux flambeaux”, e con la solenne benedizione eucaristica, impartita dall’Arcivescovo, davanti alla Chiesa Madre di Favara, si è conclusa ieri sera, la 12° Giornata Mondiale del malato, che, a livello diocesano, quest’anno, ha visto direttamente coinvolta la Comunità Ecclesiale favarese, che, nelle sue varie componenti di laici impegnati, religiosi e sacerdoti, si è prodigata per la migliore riuscita. Una manifestazione “aux flambeaux“, davanti alla Chiesa Madre, che ha voluto far rivivere le grandi manifestazioni di fede che si susseguono a Lourdes, davanti alla grotta di Massabielle, dove è apparsa la Madonna alla piccola Bernadette e dove milioni di pellegrini e migliaia di ammalati, ogni anno si recano, per sentire alleviate le sofferenze del corpo e dello spirito. E la Comunità diocesana agrigentina, con il suo Pastore, l’arcivescovo Ferraro, ieri, memoria liturgica della Madonna di Lourdes, ha voluto ritrovarsi in preghiera, nella Chiesa Madre di Favara, per esprimere solidarietà a tutti gli ammalati, sofferenti e disabili, – una nutrita rappresentanza dei quali era presente in Chiesa, grazie all’impegno delle dame e dei barellieri dell’UNITALSI.
Una solenne concelebrazione, quella di ieri sera nella Chiesa Madre di Favara, in cui al centro dell’attenzione e della preghiera, è stato messo il mondo della sofferenza fisica, nel giorno in cui la devozione dei credenti ricordava la Beata Vergine Maria “segno della vittoria della vita sulla morte, dell’amore sul peccato, della salvezza su ogni malattia del corpo e dello spirito“, – come ha tenuto a sottolineare nell’omelia Mons. Ferraro, facendo eco alle parole del Papa – ma anche di “quanto Dio vuole donare ad ogni umana creatura: pienezza di vita, di gioia e di pace”.
E ieri, il Papa, salutando “con grande affetto” i malati presenti e “tutti i malati del mondo”, ha voluto ricordare che proprio vent’anni or sono, nella memoria liturgica della Beata Vergine di Lourdes ha pubblicato la lettera apostolica ‘Salvifici doloris’ sul senso cristiano della sofferenza umana, scegliendo allora questa data, per il particolare messaggio che da Lourdes la Vergine rivolse ai malati e a tutti i sofferenti.
A livello diocesano e locale, grazie alla presenza delle Autorità cittadine, dal Sindaco Airò, al Presidente del Consiglio Comunale Nobile, a diversi Assessori e Consiglieri Comunali, al Ten. De Luca della locale Stazione dei Carabinieri, e soprattutto grazie alla presenza di numerose Associazioni di volontariato, provenienti dai tanti paesi della nostra provincia, la manifestazione religiosa ha sicuramente segnato una tappa significativa nella crescita della cultura dell’attenzione e del rispetto verso le persone ammalate, anziane e disabili, verso le quali le pubbliche istituzioni devono sempre nutrire una particolare considerazione e tutti gli Amministratori locali prestare un supplemento di impegno per non fare restare sulla carta quello che le leggi, nazionali e regionali, prevedono, per alleviarne le sofferenze. La Chiesa Agrigentina, inoltre, ieri ha voluto riservare, anche quest’anno, una particolare attenzione ai 32 diaconi permanenti, ai quali, alla fine della celebrazione è stato consegnato il mandato per questo anno 2004, e la cui vocazione di servizio, nel posto in cui sono stati nominati – come ha detto Mons. Ferraro- deve essere anzitutto orientata verso gli ammalati.
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