Dov’è il Natale?
Notiziario di Telepace – lunedì 27.12.2004
Dov’è il Natale?
servizio di don Diego Acquisto
“Dov’ è il Natale “? – e’ la domanda che, di fronte al continuo stillicidio di morti ammazzati in faide di camorra nel napoletano, si sono posti alcuni Vescovi della zona. “Dov’ è il Natale”? – si chiedono altri, se spesso la pace non regna neppure nelle famiglie. “Dov’ è il Natale”? di fronte a tanti fatti di cronaca, la cui efferatezza e crudeltà ci fa letteralmente rabbrividire. “Dov’ è il Natale”? Ci viene da chiederci oggi, con gli occhi pieni delle terrificanti immagini che continuano a giungere da tanti paesi del Sud-Est dell’Asia colpiti da un catastrofico maremoto di immane dimensione.“Dov’ è il Natale”? Il nostro pianeta terra vive davvero giorni difficili in tante parti, per l’accanirsi della violenza, causata dalla cattiveria umana. Violenza frutto del peccato che provoca tanto, troppo spargimento di sangue. Violenza questa che è la radicale negazione del Natale, che ci parla della dignità dell’uomo, di ogni uomo, che Cristo ha preso su di sé. Com’è triste vedere persone battezzate impugnare le armi contro altri fratelli. È la sconfessione più netta ed appariscente del Natale. Ed a questa violenza, adesso si è aggiunta quella della natura, con questo terribile maremoto che tanta distruzione, morte e sofferenza ha provocato e sta ancora provocando, in tante zone povere o in zone particolarmente suggestive e mete di notevoli flussi turistici. Non vogliamo minimamente cadere nella tentazione di dire che il peccato dell’uomo provoca gli sconvolgimenti della terra, anche se una qualche connessione sembra talora esserci, quando l’uomo non rispetta l’ambiente e forza e violenta la natura con le sue dissennate sperimentazioni. In questo momento, ci viene solo, quasi spontaneo chiederci ancora: “Dov’ è il Natale”? E la risposta non può che essere che quella della fede, che però poggia su una sicura base di razionalità. Anzitutto il verificarsi di questi eventi naturali così drammaticamente tragici, elimina il nostro senso di sicurezza che ci eravamo illusi di crearci, e ci ricorda che siamo diretti ad una meta che non si trova in questo orizzonte terreno. Poi, perché malgrado tutto, il Natale è necessario e resta comunque la festa della speranza. Dio si è incarnato, si è inserito concretamente nella nostra travagliata storia e non ci abbandona più; è con noi in questi giorni drammatici che vive il mondo, per la violenza provocata dagli uomini o dalla natura. Il Natale resta sempre la festa della speranza; contro la violenza provocata ci assicura che il progetto di Dio, che è un progetto di pace, di amore, di unità, di giustizia, si realizzerà nonostante le opposizioni degli uomini. Nel dramma della sofferenza provocata dalla natura, il Natale ci offre speranza e forza per superare questo momento particolarmente difficile di prova; il Natale suscita e moltiplica lo spirito di solidarietà, da parte di singoli e di nazioni, che in questi momenti si stanno ancora mobilitando per apprestare soccorso e fin da ora iniziare la difficile opera di ricostruzione e riparazione dei danni. Tutto un movimento di generosità in atto che ci sembra proprio direttamente o indirettamente frutto di un Natale, accolto nel suo messaggio essenziale e più profondo. La ‘buona notizia’ del Natale, insomma, non si lascia soffocare dalle cattive notizie di ogni genere, purtroppo numerose e vere, che riempiono le prime pagine dei giornali e dei telegiornali. L’innegabile elemento positivo, silenzioso e nascosto, che il Natale ogni anno semina nel cuore di tanti, si manifesta nelle opere di misericordia e di solidarietà.
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